Capitolo 12 • UNA MANGIAMORTE IN CASA BLACK

1.1K 57 13
                                    

Il tempo ad Hogwarts passò in fretta. Mary frequentò con gioia le lezioni. Li piaceva imparare sempre qualcosa di nuovo che non gli era permesso di imparare in casa Black.
Era diverso però da quello che si immaginava. Fare un incantesimo richiedeva pazienza, cosa che Mary non aveva, concentrazione e molto studio dietro.
Come non detto, Mary mostrò ciò che aveva imparato con la sorella Narcissa alla prima lezione di incantesimi, tant'è che il professor Flitwick rimase sorpreso e sbalordito, dandogli 10 punti a serpeverde, e facendo Mary orgogliosa.
Dopo tutto andava molto bene in tutte le materie, ed era sempre messa in buona luce dai professori. Il tempo passò talmente veloce che arrivò persino il banchetto di Halloween.

Ormai però era il periodo di Natale.
Hogwarts non era mai stata così bella. Era piena di addobbi e decorazioni. Inoltre le armature di Hogwarts vennero incantate, e nel mentre che gli studenti passavano tra i corridoi, loro cantavano canzoncine di Natale.
Mary si stupì molto quando una delle armature disse "Mocciosus non si lava", che poi si scoprì essere idea di Sirius e James Potter. E non si poteva non parlare degli alberi di Natale. La sala grande e il giardino avevano degli alberi giganteschi, pieni di palline di Natale e qualcosa che luccicava, che Mary giurò aver visto muovere. Inoltre Hogwarts era piena di vischi, e le coppie di fidanzati oramai erano troppe, ma ciò rendeva la scuola ancora più magica. Lo stesso James Potter girava a zonzo verso una ragazza di nome Lily Evans, anche se lei stava sempre con un ragazzo un po' goffo di Serpeverde, Severus Piton.
Mary conosceva il ragazzo perché lo vedeva a volte nella sala comune, o comunque lo vedeva sempre a fissare la Evans.
Nonostante ciò, Mary doveva tornare a casa Black per i soliti balli tra purosangue. Non ne era tanto felice, visto che anche gli stessi amici di Sirius restavano a Hogwarts per le vacanze, ma vide il lato positivo a passare come sempre il Natale con suo cugino Sirius. Fino a quando

«non puoi stare qua per le vacanze di Natale! Devi tornare a casa per i balli e le cene in famiglia!» disse Mary, ad alta voce, rivolta a Sirius

«Mary, a me non interessa di quegli stupidi balletti tra persone snob. Me ne starò qua, ad Hogwarts, con James, Remus e Peter. Ci divertiremo»

«scusa, ma con chi passerò il Natale in quella stupida casa gelida e vuota?»

«perché, non puoi stare qua? Con me?»

«no! Sai che devo fare la mia figura, come dice Cissy, è il mio dovere da purosangue!»

«ah ma per favore. Vorrà dire che passerai il Natale con le tue sorelle, insieme a mio fratello Regulus»

«ma perché non vieni?»

«ah. Sai che già non ero beneamato in famiglia, figuriamoci ora che sono in Grifondoro. Quindi preferisco rimandare la mia punizione in estate. Me ne starò qua ad Hogwarts. Dopotutto questa per me è come una casa. E poi non ho tanta voglia di andare in uno stupido balletto. Ti ricordi cosa è successo l'ultima volta, al ballo organizzato da tua madre?»

Mary rise leggermente al pensiero di quando Sirius, quasi un anno fa, stava correndo per tutto il salone da ballo, fino a quando non sbatté contro un elfo domestico con un vassoio che portava bicchieri pieni, e lo fece cadere a dosso ad una grassa e vecchia signora vedova dalla faccia da tegliera, che si offese. Inutile dire che, grazie o per colpa di Sirius, quel povero elfo di casa Black incontrò la morte prima del dovuto, e venne decapitat0 come di tradizione della famiglia Black, e in un modo macabro, appesa la sua testa nelle mura della casa, come tutti gli altri elfi vecchi. Crudele.
Nonostante ciò Mary era quasi obbligata andare a quelle stupide cene, quindi si arrese all'idea di passare un Natale un po' diverso dal solito.

Era sullo scompartimento insieme a Dorian, Narcissa e  Lucius Malfoy, che guardava il vetro gelido.
Al di fuori del Hogwarts Express, Mary osservava Sirius che la salutava, sorridendo debolmente, nel mentre che la sua sciarpa rossa, insieme ai suoi capelli castani, svolazzavano grazie al vento. Sembrava un dio greco.
Il treno iniziò a partire, e Sirius cercò di rincorrere il treno, finché non arrivó alla fine. Mary lo guardava silenziosamente, con la testa poggiata sul finestrino, per poi poggiarsi con la testa sulle gambe della sorella.
Lucius era difronte alla ragazza, e parlava con lei su roba come il Quidditch, mentre il suo gatto Dorian dormiva in un sedile.
Mary, che era totalmente assente, si stupì quando il giovane Malfoy gli chiese una domanda.

The fourth Black sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora