Mary Black, dopo aver terminato le lezioni pomeridiane, stava andando a fare merenda nella sala grande, quando qualcuno la chiamò da dietro le spalle. Era Hunter Johnson, il suo migliore amico. Il ragazzo la raggiunse in fretta.
«facciamo merenda assieme?» propose Mary
«certo» rispose
I due si incammimarono silenziosi, godendosi quel silenzio assieme. Arrivati a destinazione, Mary si diresse verso la sua tavolata color verde smeraldo, ma fu fermata da il corvonero, che la prese per il braccio dicendole
«siediti con me»
«Adrian, per quanto io voglia non credo sia una cosa possibile» rispose Mary
«fidati» disse poi guardandola negli occhi.
Mary, nonostante non era d'accordo, si lasciò trascinare nella tavolata color blu petrolio. Hunter si sedette, e lei lo imitó. Pensava che non si sarebbe sentita al suo agio, ma invece si sentiva come se appartenesse a da sempre a quella casata. Dopo tutto Mary aveva molte caratteristiche di Corvonero, ecco perché il capello parlante ci aveva messo tanto a fare la giusta scelta. Anche se esso pensò che Corvonero stesso fosse la strada per la ragazza, Mary esitó ad andare in Serpeverde, più che altro per far felice la sua famiglia. Certo, era indiscusso che Serpeverde era un'ottima casata, e la stessa Mary aveva molte caratteristiche come furbizia e ambizione che riguardavano essa, ma Corvonero, beh, Mary si sentiva più una Corvonero. Difatti lei stessa era testurbante.
«vuoi un toast?» chiese il Hunter alla ragazza
«emh sì» disse Mary imbarazzata.
Prese un toast dal piatto d'argento, poi prese la marmellata di frutti di bosco e ne spalmó un po' sopra, per poi addentare piano piano la merenda.
Hunter le sfoggió un sorriso smagliante, il che diede conforto a Mary. D'un tratto due Corvonero, che sembravano avere addirittura più anni di Hunter Johnson, si sedettero davanti a loro. Non sembravano aver notato la presenza di Mary, e questo non gli dispiacque affatto.«programmi per questo pomeriggio?» chiese Hunter addentando un boccone di Pancakes
«Non lo so. Sicuro che io possa stare qua?»
«certo Regina, dopotutto questa è l'ora della merenda quindi è permesso spostarsi da un tavolo all'altro»
«e me lo dici solo ora?».
Mary guardò assente l'illusione del cielo limpido nel tetto, pensando se sua sorella Andromeda gli avrebbe mai risposto. Mary spostò il suo sguardo, e intravide dalla coda dell'occhio un Grifondoro che conosceva troppo bene: suo cugino Sirius. Si alzò in modo un modo un pò goffo dalla tavolata dei Corvonero, e senza che lui se ne accorse Mary lo abbracciò da dietro
«ti devo parlare» disse Mary
«ho scritto ad Andromeda» continuò subito dopo
Sirius si girò subito di scatto e la guardò negli occhi
«stai bene?»
«si,grazie. Ti volevo dire che le ho detto, in caso mi dovesse rispondere, di inviare le lettere nella sala comune di Grifondoro, così che Narcissa non sospetti nulla... È un problema per te consegnarmi poi quelle lettere?»
«scherzi? Ovvio che no, Mary tu hai la possibilità di risentire tua sorella e credi che io ti impedisca ciò?»
Mary lo guardò negli occhi e sorrise, per poi stringere Sirius in un forte abbraccio.
L'indomani mattina però, quando per Mary sembrò essere una giornata monotona come sempre, una lettera destinata a lei arrivò nella sala comune di Grifondoro.
Sirius Black, uscendo dal dormitorio maschile per andare verso la sala grande notò su uno dei tavolini della sala una lettera. Ricordandosi ciò che gli aveva detto Mary, guardò il mittente. Andromeda Black.
Uscì velocemente dalla sua sala comune, in cerca di Mary.
La trovò poco dopo vicino l'entrata della sala comune, da sola che canticchiava in silenzio. La prese per il braccio facendola spaventare.«SIRIUS PER LA BARBA DI MERLINO MI HAI FATTO PRENDERE UNO SPAVENTO»
Il grifone, che aveva il fiatone corto per la corsa, riuscì a formulare solo poche parole
«Andromeda... Lettera... Arrivata»
Mary capí all'istante, nel mentre che il cugino gli consegnò la lettera tanto attesa, piegandosi poco dopo dalla stanchezza.
La Black aprí la lettera, nel mentre che gli tremolavano le mani.
«aspetta non facciamo colazione?» chiese Sirius speranzoso
«al diamine la colazione, io devo leggere la lettera di mia sorella!».
Lasciò cadere delicatemente la busta per terra e incominciò a leggere la calligrafia ordinata di sua sorella.
Cara Mary,
è bello sentirti dopo quel brutto giorno. Sapevo che ti avrei risentita. Provo rancore che noi in questo momento non possiamo vederci, per ciò che impongono purtroppo i tuoi genitori, e mi sento in colpa per essere scappata senza darti una spiegazione, sapendo benissimo che tu da lì non puoi scappare come ho fatto io. Narcissa purtroppo è legata troppo alla ricchezza, ecco perché non mi ha risposto. Lei stesa sa che io non ho sbagliato, ma è troppo codarda per ammaterlo. Bellatrix invece è come loro. Tu però hai fatto la differenza. Ti prego ascoltami. Io non me ne sono andata del tutto. Probabilmente loro cercano di farmi passare come un mostro, un mostro che sta facendo gravi errori, una traditrice di sangue, ma tu non li ascoltare. Segui la tua strada, anche se questa potrebbe sembrare difficile da affrontare. Ho perso quasi tutto, e tu sei l'unica che mi rimane. Io e Ted ora ci siamo trasferiti in una casa tutta nostra, in campagna. Non è tanto grande, ma è casa. Spero un giorno di rivederti, e di stringerti a me.
Con tanto amore
La tua sorellina Andy.Appena Mary finí di leggere la lettera guardò Sirius negli occhi per poi scoppiare a piangere. Il cugino la abbracciò.
«hey stai tramando, stai calma. Hai letto ciò che ha detto Andromeda? Ti ha detto che non se ne è andata, e questa è una bella cosa» disse sempre Sirius consolando Mary
A quelle parole la Black singhiozzó forte, stringendosi sempre di più a suo cugino.
Spazio autrice:
Eii
Come passerete il Natale?
Niente questo capitolo l'ho scritto frettolosamente e quindi non è uscito come volevo. In questi giorni farò delle microscopiche modifiche alla storia ma state tranquilli, mdoificheró solo gli errori grammaticali e qualche modo di esprimermi che ho scritto male.
Ciauu 💓💘💗💕💞💝💖🥺
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The fourth Black sister
FanfictionMary Black, sorella della mangiamorte pluriomicida Bellatrix Lestrange, della traditrice di sangue Andromeda Tonks e della madre con un'amore ossessivo verso il figlio Narcissa Malfoy. Portatrice di uno dei cognomi purosangue delle sacre 28, ovvero...