Hunter Johnson e Mary Black si smaterializzarono davanti a Villa Malfoy, mano nella mano. I due si diressero all'entrata dopo che gli elfi aprirono le porte dell'imponente cancello.
«Aspetta» disse Mary fermando il ragazzo davanti all'entrata;
Poggió delicatamente le labbra su quelle di Hunter, dandogli un dolce e timido bacio. Lui la prese per i fianchi e glieli strinse delicatamente, nel mentre che lei gli mise le braccia attorno al collo, approfondendo il bacio. Si staccarono poco dopo, rossi in viso e Hunter disse
«perché lo hai fatto...?».
Mary sorrise e disse staccandosi lentamente
«da quando siamo nel loro territorio risultiamo una coppia e poi...»
continuó abbassando il volume della voce
«c'è qualcuno che ci osserva dalla finestra».
Mary fece l'occhiolino ad Hunter e lui guardò sopra in una delle finestre: c'era Bellatrix, che appena incroció il suo sguardo si allontanó furtivamente.
Il ragazzo gli sorrise e i due entrarono.
Furono accolti da Narcissa, che subito li condusse in una delle stanze più isolate di Villa Malfoy.
Sibiló solo
«Lucius e gli altri vi stanno aspettando».
Era pallida, la pelle era come la cera, gli occhi spenti, ma rossi dal pianto e vigili, come se potesse capitare un pericolo imminente da un momento all'altro.
Narcissa aprí una porta in fondo ad un cordoglio isolato e fece entrare i due, per poi chiudersi la porta alle spalle.
Seduti su un divanetto di pelle nera v'erano Bellatrix e Rodolphus Lestrange, e su una poltrona di tessuto color verde catrame c'era Lucius Malfoy, con tutta la sua imponenza, tenendo in mano il suo bastone d'argento dalla parte superiore a forma di testa di serpente, con due smeraldi incastonati negli occhi.
Il padrone di casa si alzò in piedi, assieme ai Lestrange e disse con un briciolo di persuasione
«vi stavamo aspettando. Prego, accomodatevi».
Indicó ai due un divanetto. Mary e Hunter presero posto, così come le due coppie, Narcissa su un'altro divanetto, sola.
Bellatrix si schiarí la voce e Lucius disse
«il Signore Oscuro ci ha affidato una missione, la più importante, che ci permetterà di dare a lui ciò che vuole di più, per poi fargli prendere potere. Tuttavia, prima di questo, il sommo Signore chiede un ultimo atto di sottomissione, perlomeno simbolico, per avere la conferma che voi due, essendo nuovi, gli garantiate l'eterna servitù, solo nei suoi confronti»
«È necessario che venga solo Hunter, lui può garantire per tutte e due» disse Rodolphus Lestrange.
Hunter lo guardò e disse prendendo la mano di Mary
«se questo può garantire la sicurezza di Mary allora preferisco fare io tutto quanto»
«che cosa? No, non puoi fare tutto tu, non è giusto nei tuoi confronti» protestó Mary.
Bellatrix, Rodolphus, Lucius si alzarono ed Hunter li imitó, e disse alla ragazza
«tornerò presto, sarò da te il primo possibile, promesso. Ti amo».
Il ragazzo diede un bacio sulla fronte della ragazza e se ne andò insieme ai tre mangiamorte.
Subito le guance di Mary si rigarono di lacrime, nel mentre che Narcissa si sedette vicino a lei, abbraciandola e consolandola.
«Vedrai, andrà tutto bene. Hunter lo fa per te».
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Passarono ore, e si avvicinava la notte. Mary camminava per tutta la stanza, con un libro in mano. Aveva provato a distrarsi leggendo, ma fallí.
Narcissa la raggiunse e disse
«smettila di agitarti, è con loro, ti puoi fidare»
«no, ci stanno mettendo troppo tempo, sono ore fuori...».
«vieni o la cena si raffredderà,vedrai che tra poco verranno».
Le due sorelle si sedettero a tavola, in silenzio. Mary non toccò niente, nonostante Narcissa la incoraggiasse a mangiare.
Ad un tratto, si sentí aprire il portone di casa e chiuderlo fortemente, facendo un acuto rumore.
«sono arrivati» disse Mary alzandosi da tavola impaziente.
Le due sorelle Black si diressero all'entrata di casa.
Davanti a loro, Bellatrix, Rodolphus, Lucius ed Hunter, quest'ultimo sporco totalmente di sangue, che cercava di non incrociare lo sguardo di Mary.
La Black si avvicinò lentamente a lui; gli strinse la mano e li poggió la mano sulla guancia, costringendolo a guardarla. Tutti e due si facevano forza a non piangere.
Mary si girò verso Bellatrix, e disse rabbiosa
«cosa li avete fatto!?»
«lui ha fatto di sua spontanea volontà ciò il Signore Oscuro gli ha chiesto di fare, quello non è il suo sangue, ma bensì quello di tutti quei babbani che ha ucciso, da solo» disse Bellatrix come se fosse una cosa normale.
Mary guardò Hunter, che guardava il pavimento.
«è meglio andare a casa, vogliamo stare da soli» disse Mary
«non rimanete a cena?» chiese Bellatrix
«No!» rispose Mary trascinando Hunter con sé.
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Si smaterializzarono difronte alla Reggia dei Johnson. Gli elfi aprirono l'imponente porta, e Mary entrò per prima, seguita da Hunter.
Si chiusero le porte della grande abitazione.
«Smettila di evitarmi, dimmi la verità» disse Mary
«te l'ha già detta Bellatrix»
«voglio sentirla da te»
«non cambierà niente» rispose Hunter.
«ti prego» disse Mary con le lacrime agli occhi, a pochi centimetri dal viso del ragazzo.
Hunter sospiró e disse
«avevo già immaginato cosa riguardasse quell'ultimo atto di sottomissione. Il loro compito era di creare il caos in una via popolata di negozi babbani e di fare da testimoni visivi dei miei crimini, nel mentre che io pensavo ad uccidere tutti quei poveri innocenti. Loro hanno rotto vetrine, spintonato la gente. Appena era arrivato il mio momento mi stavo per tirare indietro, ma Bellatrix mi ha urlato, mi ha detto che dovevo farlo se no le mie azioni ricadevano su di te e i tuoi figli... Appena mi ha ricordato il motivo per cui sono diventato uno di loro ho agito; ricordo pochi istanti, quando ho sentito una voce nella mia testa che mi diceva di farlo, che era la cosa giusta. È stato terribile. Ho ucciso madri, bambini, anziani, non ho risparmiato nessun babbano che mi stava davanti. Cercavo di farmi forza pensando a te, ma era come una lotta contro me stesso... Non so dire come ho fatto: se fossi stato costretto tramite maledizione senza perdono, l'incantesimo Imperius, sarei un debole che non sarebbe nemmeno in grado di proteggerti, se l'avessi fatto di mia iniziativa significa che sono un psicopatico e che tu dovresti starmi lontano. Nonostante ciò rimango sempre un assassino di gente innocente, e tu non dovresti stare qui con me, dovresti stare con la tua famiglia a festeggiare Natale, sei troppo pura per stare qua al mio fianco, non dovrei nemmeno sfiorarti...».
Le loro labbra si sfiorarono, i loro occhi erano lucidi.
«smettila di dire così, tu non sei come loro»
Spazio autrice:
Capitolo con finale in suspanse, ma ci sta perché Mary finalmente sta uscendo dalla sua fase "the Other Woman" ✨🎉
SIAMO A 40K, NON CI CREDO ANCORA AHHAHAHA, GRAZIE MILLE, VI VOGLIO UN MONDO DI BENE 🖤🖤🖤- Mary Black 🖤✨
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The fourth Black sister
FanficMary Black, sorella della mangiamorte pluriomicida Bellatrix Lestrange, della traditrice di sangue Andromeda Tonks e della madre con un'amore ossessivo verso il figlio Narcissa Malfoy. Portatrice di uno dei cognomi purosangue delle sacre 28, ovvero...