CAPITOLO 33 • UNA GITA AD HOGSMEADE ANDATA MALE

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Mary e Hunter vagano per le vie di Hogsmeade. Finalmente la Black era al terzo anno ad Hogwarts e poteva passeggiare nell'incantevole e magico villaggio che ogni studente visitava.

«che ne dici se andiamo ai Tre Manici Di Scopa? Là hanno la Burrobirra più buona che abbia mai bevuto» disse Hunter tenendo per mano Mary

«io avevo un'idea migliore... E se andassimo nella Sala Da Thé di Madama Piediburro? Insomma a te piace il caffè ma pensavo fosse un'idea... carina» disse arrossendo Mary.

La sua idea era infatti di portare Hunter nel classico posto dove gli innamorati passano il tempo.
Ormai si era accorta di avere una piccola cotta per Hunter, ma cercava di nasconderlo in tutti i modi possibili.

«va bene» rispose il ragazzo sorridendole e cingendole il braccio attorno alle spalle.

I due si diressero verso in negozio, ed entrarono.

Appena dentro furono colti da uno strano profumo di rose che emanava il posto, e dai coriandoli rosa a forma di cuore che ricadevano sulle coppiette sedute ai tavoli.
A quella vista Mary si pentí di aver fatto quella proposta così stupida.

Hunter le prese la mano e si seddettero. Ordinarono il Thé e nell'attesa, dopo un vuoto di silenzio, Mary cercò di farsi perdonare dicendo

«ti prego Adrian scusami, non era mia intenzione metterti in imbarazzo, puoi perdonarmi?»

Il ragazzo rise e gli disse prendendoli la mano

«Regina guarda che mi sto divertendo, anzi forse dovevo farti io la proposta di venire in questo posto»

La Black sorrise e Hunter disse

«senti... Ti volevo parlare del pranzo di questa estate... Quelle cose che hanno detto i nostri genitori ... Ho paura che ti hanno allontanato da me»

«mi vedi distaccata? Voglio la verità»

«ultimamente, da quando siamo tornati ad Hogwarts sembri... Diversa, ma forse è solo una mia impressione!»

«come diversa?» chiese Mary con un'espressione seria in volto, ma allo stesso tempo comprensiva

«sei più gentile, ma allo stesso tempo quando ti vedo in giro ti pietrifichi, ed eviti il contatto fisico come se ti imbarazzasse tenermi per mano» disse Hunter stringendo le mani di lei.

La Black sospirò, e disse

«mi dispiace di averti dato questa impressione, io ti voglio bene, tanto bene. Sei il mio migliore amico e non voglio distaccarmi da te in qualche modo. Pensavo che ti servivano i tuoi spazi e avevo paura di risultare appiccicosa»

«ma Regina per me sei perfetta così come sei... » disse il ragazzo posando la mano sulla guancia della ragazza.

Pian piano i due si avvicinavano sempre di più. Le labbra di Hunter sfiorarono quelle di Mary.
Sembrava tutto perfetto, quando però furono interrotti dalla cameriera che disse con il vassoio di Thé che fluttuava

«il Thé è servito cari»

La Black e Johnson si allontanarono subito, rossi in viso, e dissero all'unisono

«grazie».

Bevvero il loro Thé, Mary cercando di non incrociare lo sguardo di Hunter.
Finito il Thé i due pagarono e se ne andarono.

Passeggiarono per le vie di Hogsmeade, fin quando Mary vide difronte ad un negozio un manifesto che riportava le notizie del giorno.
Fú una particolare scritta a richiamare l'attenzione di lei, che citava "Seguaci dal mantello nero attaccano i nati babbani. La caduta di Grindelwald non è conclusa?".
Alla Black salirono i brividi sulla schiena: stavano parlando dei Mangiamorte, di sua sorella.
Hunter se ne accorse, e le disse poggiandogli la mano sulla spalla

The fourth Black sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora