CAPITOLO 73 • PERSEGUITATA DAL PASSATO

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I suoi sogni non erano altri che vecchi ricordi, sia belli che brutti.

Aveva talmente tanto pianto da essersi addormenta tra le braccia di Hunter, risvegliando la sua memoria grazie a quel tragico evento, portandola a sognare ciò che la l'aveva più segnata nel suo passato.

Inizialmente si trovò davanti a uno dei suoi ricordi più importanti. Era nel suo stesso corpo, in quel momento era solamente una spettatrice di quel sogno. Si trovava nel giardino di casa Black, era estate. D'un tratto due bambini di 11 anni camminavano nel prato, verso il bosco, parlando.

La ragazzina, dai lunghi capelli biondi parlava ininterrottamente, mentre il ragazzino a fianco, dai capelli scuri le prestava attenzione ascoltandola.

La piccola Mary e il piccolo Sirius si affretarono ad andare nella foresta, e Mary li seguí.

Da lì a poco Sirius avrebbe dato una possibilità a Mary, fidandosi di lei a poco a poco, dopo che lei gli aveva detto quanto ci tenesse a lui.

La Mary del presente poteva ancora ricordare quanto desiderava essere più di una semplice cugina per Sirius. Solo in quel momento si accorse di quanto fu sottovalutata la possibilità che il ragazzo diede a lei: si rese conto, a distanza d'anni, che effettivamente quella possibilità fu infranta più volte da lei stessa.

Il sogno cambiò.

Si ritrovò a Hogwarts, nel suo primo incontro del Lumaclub, quando ancora era un ospite. Davanti a lei la stessa Mary Black del passato si stava sedendo a tavola assieme agli altri membri del Lumaclub.
Per tutta la cena stette in silenzio, finché al dolce un ragazzo carino le chiese quali erano le sue passioni e i suoi hobby.
Quel ragazzo era Hunter Adrian Johnson.

La Mary Black ormai cresciuta sorrise. Da lì iniziò tutto.

Dopo la cena, tutti iniziarono a ballare, pure Lucius e Narcissa che avevano accompagnato la piccola Black, lasciandola sola.

Il tempo del sogno cambiò.

«gradirei parlare con te» disse il giovane Hunter.

Da lì a poco i due divennero migliori amici.

Il sogno cambiò di nuovo.

Si trovò nella torre di Astronomia.
Davanti a lei due ragazzini, il più grande era del quinto anno, la più piccola del quarto.
Era la notte del Ballo del Ceppo.

«mi piaci» disse la piccola Mary guardando il ragazzo.

A quelle parole Hunter smise di guardare la luna e posò lo sguardo sulla Black.

Passarono pochi secondi prima che lui potesse baciarla.

Nel mentre la vera Mary si sfioró le labbra. Ricordava benissimo il suo primo bacio avuto con il ragazzo: era stato tutto perfetto, troppo perfetto.

«mi piaci anche tu» disse Hunter staccandosi leggermente dalla labbra della ragazza.

Dopodiché le loro labbra si riunirono.

«ed ecco un altro dei motivi per cui dovresti metterti con me: pensavi veramente che gli interessava qualcosa di te? ora sta con Johnson, fattene una ragione» disse una voce femminile alle spalle di Mary.

La Mary cresciuta si girò, distogliendo lo sguardo dalla nuova coppia.

Sirius guardava la scena con il cuore spezzato, e affianco a lei Mary McDonald sogghignava.

Sirius si allontanò subito, ferito.

Mary si sentí profondamente in colpa. Alcune lacrime gli colarono nel viso.
Il sogno cambiò nuovamente.

Si trovava a casa Black.
Sirius era scappato di casa. Davanti a lei una giovane Mary, ancora incosciente, chiamava Sirius nella via di Grimmauld Place numero 12.
Sfioró la giratempo con la mano.

Il sognó cambiò.

Era passato un giorno. Hunter era seduto su un divanetto in casa degli zii della Black. Affianco a lui Mary disse decisa

«dobbiamo lasciarci».

Johnson guardò Mary. Le lacrime gli rigarono subito il viso e assieme a lui la Mary cresciuta, che stava piangendo.

Il sogno cambio ancora.

Si trovava spettatrice del suo matrimonio.
Sirius la bació all'altare. Si girò. Al suo fianco si ritrovò Hunter che guardava in disparte la coppia, piangendo silenziosamente.

Cambiò di nuovo la scena.

Mary stava abbracciando Regulus.

«ti voglio molto bene Mary, più di quanto voglio bene me stesso» disse Regulus.

Mary lo strinse a sé piangendo.

«promettimi che tornerai» disse la donna piangendo

«non posso promettertelo» disse il giovane Black.

Cambio nuovamente il sogno.

Il resto dei ricordi fu tutto sfocato e immediato: il funerale di Regulus, le nascite dei suoi tre figli, l'arresto di Sirius, le litigate con i genitori, il ritorno del marito e l'avvicinamento improvviso ad Hunter e il suo sacrificio per lei e i suoi figli.

D'un tratto la donna si svegliò con le lacrime agli occhi. Era notte fonda, la stanza era buia.
Mary Black si agitó, impanicata, cercando conforto e continuando a piangere.

«Regina, shhh, sono qua, non scappo» disse Hunter abbracciando la donna che pianse sulla sua spalla.

«ti sei addormentata addosso a me, eri molto stanca. Ti ho steso a letto e sono stato affianco a te tutta la notte... Cioè non è come sembra, io mi sono addormentato affianco a te, ma non c'è stato niente, ero semplicemente seduto sul letto e la stanchezza mi ha impossessato, ma non ti ho nemmeno sfiorato» continuó Johnson.

Ma Mary non lo ascoltó. Lo stringeva a sé come se da un momento all'altro potesse scomparire o scappare, come era successo in passato.

Il dolore che aveva fatto a lui e a tutte le persone che amava senza volere gli si stava ritorcendo contro. Rimpiangeva i suoi errori, affogando nei suoi ricordi. Il passato la perseguitava. Ma d'ora in poi le cose sarebbero cambiate. Non voleva perdere Hunter, o Sirius. Voleva essere libera e amare chi voleva.

Sfioró il viso del ragazzo con le dita bianche come il latte.

«scusami» disse Mary

Lui era tutto ciò che gli era rimasto.

«scusami per tutto ciò ti ho fatto» continuó la Black.

❦︎

Nel mentre a casa Black Sirius non dormiva. Era in biblioteca, cercando di non pensare alla discussione avuta con Mary.

Si sentiva escluso dalla vita della moglie, come se lui non contasse per poter prendere decisioni così importanti.

Ma un posto come la biblioteca non faceva altro che ricordagli lei.
Mary amava da sempre leggere. Sirius si alzò di scatto.

"È meglio che sia finita così... Non siamo fatti per stare assieme, siamo troppo diversi e troppo dipendenti da noi... Lei merita la sua felicità e io la mia" pensó l'uomo.

Spazio autrice:
CIAO GENTE
Come state? 💘💝💖💗💓💞💕
sono sparita per un po'
scusatemi tanto per questa inattività 🥺
e niente
QUESTO CAPITOLO NON MI PIACE PROPRIO AIUT
LOL
votate e commentate il questo capitolo, miraccomando ✨

VI SALUTO GENTE

-Mary Black 🖤✨

The fourth Black sisterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora