ll ventriloquo

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Il ventriloquista è una figura appartenente al mondo dello spettacolo, una via di mezzo tra un attore e un prestigiatore, amato sia dal grande che dal piccolo pubblico, per via della sua abilità del tutto particolare, il ventriloquo è una persona in grado di emettere una o più voci senza muovere i muscoli facciali, illudendo lo spettatore e facendoli credete che la voce sia emessa da qualcos'altro, come ad esempio, un pupazzo. Ci sono ventriloqui con il talento di far sorridere il pubblico facendo spettacoli con i loro fantocci. Sebbene molti di questi tendano ad avere espressioni inquietanti, alla fine ci mostrano simpatia con le loro battute divertenti. Nel 1920, Charlie McCarthy fu riconosciuto per essere uno dei più grandi ventriloquisti di successo del 20° secolo, durante le sue esibizioni egli usava un burattino piuttosto particolare, il suo nome era Edgar. I suoi non erano solo spettacoli di magia, erano un'esibizione che mescolava divinazione, trasfigurazione ed evocazioni in giochi di prestigio che creavano un'unica surreale esperienza. Le cose sarebbero cambiate quando si fosse scoperto che McCarthy aveva un oscuro segreto che si portava dietro da tempo. Charlie divenne famoso in uno dei suoi primi spettacoli presentando Edgar, un burattino da ventriloquo con caratteristiche abbastanza diverse da uno normale. Esso rappresentava un bambino di circa 8 o 9 anni. Era un pupazzo così reale che molti dinanzi al suo cospetto credevano fosse vero. Con le sue caratteristiche uniche Edgar riusciva a catturare l'attenzione dello spettatore immediatamente. La sua carnagione era carnosa, aveva una bocca molto espressiva, i lineamenti del viso erano molto marcati, per certi versi agghiaccianti, e anche se i suoi occhi erano di legno, poteva riflettere uno sguardo di tristezza o addirittura di malvagità. Tuttavia, ciò che fece crescere la reputazione di McCarthy e lo trasformò in un maestro, è stata la sua capacità di cambiare la sua voce in un modo estremamente diverso e senza mostrare alcun movimento facciale quando interpreta la voce di Edgar. Questo è ciò che ha attirato l'attenzione di molte persone che lo hanno seguito nei suoi tour. Tuttavia, non tutte le persone pensavano la stessa cosa allora. C'erano molti superstiziosi che iniziarono a dire che Charlie fosse un apprendista di stregoneria, poiché credevano che usasse qualche trucco magico per far parlare Edgar. Questa voce si è diffusa così velocemente che la gente ha iniziato a vietare ai bambini di assistere alle sue esibizioni. Le persone hanno iniziato a parlare ancora di più dell'argomento quando si è scoperto che McCarthy aveva una strana ossessione per il suo pupazzo. Si prendeva cura di lui come se fosse suo figlio e non permetteva al pubblico o al personale dei teatri di avvicinarsi a Edgar. Era l'unico che poteva toccarlo e tenerlo dentro la sua scatola. La sua carriera si concluse una notte a New York, mentre McCarthy era in tournée negli Stati Uniti. Quando lo spettacolo finì, andò nel camerino e si chiuse lì dentro per ore. All'ora di chiusura, li addetti al teatro, si resero conto che si trovava ancora all'interno del locale, quindi bussarono alla porta del suo camerino per avvertirlo che stavano per chiudere, ma Charlie non rispose. Dopo innumerevoli voci negative che si erano diffuse, investendo la stella negli anni della sua carriera, ci si poteva aspettare che i dipendenti temessero di entrare nello stanzino. Decisero allora di chiamare la polizia pensando al peggio. Quando arrivarono le autorità e forzarono la porta del camerino, si scoprì qualcosa che li lasciò totalmente sotto shock... McCarthy giaceva a terra senza vita, il collo completamente spezzato, con diverse ferite da taglio e inzuppato nel suo stesso sangue. Dopo aver reagito alla terribile scena, le autorità si sono concentrate sulla ricerca di Edgar. Pensavano che qualche individuo fosse entrato nel camerino per prendere la vita di McCarthy e rubare il pupazzo. Ma quando trovarono la scatola e l'aprirono, il burattino era lì con uno sguardo penetrante e agghiacciante che anche gli stessi ufficiali temevano di afferrarlo, ma era necessario, poiché dovevano svolgere le indagini per scoprire chi aveva causato quell'orribile tragedia. Analizzando la scena del crimine fu chiaro che Charlie era stato torturato. Non fu tuttavia quella la cosa più inquietante che venne a galla durante i rilievi. Esaminando il pupazzo, scoprirono qualcosa di ancora più terrificante. Le indagini sulla morte del ventriloquo furono interrotte quando si scoprì che Edgar non era in realtà un fantoccio ma il cadavere di un bambino. C'erano delle impronte sulle dita del pupazzo e il suo viso era coperto da una maschera di lattice per nascondere il pallore. Non si riuscì a scoprire l'identità di quel povero ragazzo e la cosa più terribile è che nessuno sapeva come McCarthy fosse riuscito a mantenere il corpo di quell'innocente in uno status di conservazione oltremodo perfetto. Si ipotizzo che avesse imbalsamato il piccolo con l'intento di conservarlo, sfruttando una tecnica della tassidermia che si usa su diversi animali. La sua vicenda sconvolse l'intero modo dei ventriloquisti. Un fatto interessante è che all'epoca degli eventi esisteva un altro ventriloquista e il suo nome era Edgar Bergen, con un pupazzo di nome Charlie, quindi l'esatto opposto del protagonista di questa storia. Questo fatto fece pensare che Charlie McCarthy non fosse il suo vero nome e aveva deciso di invertirli con l'intento di non essere scoperto ma allo stesso tempo poter avere una carriera tutta sua nel mondo dello spettacolo. Inoltre la polizia ipotizzava che i bambini morti erano più di uno e che il modo atroce in cui era stato assassinato poteva indicare solo un profondo desiderio di vendetta. Forse opera di uno dei genitori di quei poveri pargoli scomparsi. Ma il rancore poteva venire anche da qualcos'altro. La testimonianza di un addetto alla manutenzione del teatro fece rabbrividire ancor di più la vicenda del prestigiatore, secondo quanto dichiarò egli quella sera passo davanti la porta del camerino e sentì due voci provenire dall'interno della stanzetta. Può darsi che quella notte, mentre egli si preparava, il pupazzo abbia deciso di regalare al ventriloquo un ultimo spettacolo, fatto di sangue, orrore e vendetta. Non essendoci prove concrete di ciò, si dice che la storia di Charlie McCarthy non debba necessariamente far pensare a lui come ad un mostro. Secondo alcune fonti consultate alcune settimane dopo le indagini dai giornalisti, venne alla luce il fatto che avesse perso suo figlio per ragioni purtroppo sconosciute e dopo molta tristezza e negazione non sia mai riuscito ad accettarne la perdita, perciò decise di mantenere il suo corpo intatto e trasformarlo in un pupazzo da ventriloquista in modo che potesse continuare a vivere ancora durante i suoi spettacoli. Spesso è difficile superare la perdita di un figlio. Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano prima, ma sono ovunque noi siamo.


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