In molte occasioni il mio interesse per il soprannaturale mi ha portato a far visita ad alcune delle più prestigiose sedi di studio del Regno Unito. Dalle venerande sale di Oxford e Cambridge ai più umili dintorni dei college, ma le mie ricerche sono state quasi sempre infruttuose tuttavia mentre esploravo l'università di Saint'Andrews, in Scozia, trovai qualcosa di piuttosto interessante nascosto in un angolo polveroso della biblioteca del campus. Era un libro dalla copertina rilegata in pelle logora e annerita che indossava senza vergogna le rughe e le pieghe del tempo, risaliva al Sedicesimo Secolo e sembrava contenere i resoconti della storia di una piccola cittadina di nome Hendrick. Il suo contenuto non era molto interessante poiché conteneva più che altro informazioni di vita quotidiana dei cittadini. Concludendo velocemente quella lettura, davvero poco interessante, notai che verso la fine del libro qualcuno aveva disegnato un'immagine. Era elegantemente raffigurato un uomo alto, con braccia e gambe lunghe e sottili, la sua faccia era parzialmente oscurata da una delle sue mani ossute e pallide, ma quello che si riusciva ad intravedere era veramente mostruoso. Dalla sua fronte sporgevano prepotenti vene che conducevano ad una testa calva. I suoi occhi erano profondamente incassati nel suo cranio ed il bosco circostante sembrava torcersi ed allungarsi da lui con estremo timore. Pensai dapprima che fosse un'orribile disegno di poco conto, poi notai che infondo alla pagina vi era scritta la data del 1578 ed un nome piuttosto insolito"Herbert Solomon". Così decisi che il libro richiedesse ulteriori approfondimenti mosso da un'irrefrenabile curiosità verso quella strana figura. In seguito scoprì che secondo il libro nel dicembre del 1577, ad Hendrick, cominciarono a sparire dei bambini: la prima fu Alana Sutherland, stava giocando con alcuni amici nelle vicinanze di un piccolo pozzo, quando gli cadde accidentalmente la bambola, incapace di recuperarla tornò a casa, prese in prestito una corda ed un vecchio gancio e tornò indietro con la speranza di recuperarla ma sparì nel nulla e vane furono le disperate ricerche dei concittadini e del padre. Alcuni giorni dopo tocco ad un ragazzo di nome Eric Kennedy, mentre faceva una commissione per conto di sua nonna. Il sole stava tramontando quando svanì misteriosamente nel nulla. Poche settimane più tardi fu il turno di Beth McCann, mentre tornava da una passeggiata nei boschi. E continuò così nei mesi successivi per almeno altri tre bambini: Martin Kollar, Dominic Stahl e Cecile Vallin. Alla fine di gennaio, un inverno insolitamente aspro aveva causato danni significativi a cittadina ed abitanti. Grandi e spessi strati di ghiaccio e neve coprivano ogni casa e ogni edificio diverse persone morirono solo per il freddo e l'umore generale della città era cupo. Nonostante i tempi difficili i cittadini erano più preoccupati della sicurezza della loro prole, dato che in totale sette bambini erano scomparsi senza una ragione. Intere famiglie piansero nella disperazione e altrettante cominciarono a guardarsi sospettosamente l'un l'altro. Conoscevano la verità, qualcuno rapiva i loro figli. Il Sindaco di Hendrick, a quel punto, prese la decisone di far arrestare il principale sospettato di essere il rapitore, tuttavia, vista l'insufficienza di prove, non si poté procedere legalmente e la polizia fu obbligata a fare marcia indietro. Seguirono numerose discussioni burocratiche, convocati i gruppi ecclesiali e in ogni casa, strada o angolo di Hendrick un solo nome cominciò a circolare sulle labbra degli abitanti "Herbert Solomon". Più il nome veniva menzionato più la sua colpevolezza appariva certa, era un estraneo che abitava in una piccola capanna di legno tra i boschi che circondavano la città. Egli tendeva ad evitare sempre il contatto umano, purtroppo a quei tempi la gente non era a conoscenza di certe cose e molti credevano fosse stato maledetto. Occhi moderni lo avrebbero classificato immediatamente come la sfortunata vittima di una terribile malattia. L'uomo entrava di rado ad Hendrick, tranne che per scambiare provviste, in quelle occasioni si copriva il volto con un cappello marrone annerito e un pezzo di stoffa grigia che oscurava i suoi lineamenti sotto due occhi profondi ed oscuri. Molti dei cittadini cominciarono a raccontare storie sul suo conto, secondo questi resoconti si fermava spesso ai margini della foresta per guardare gli agricoltori e i loro bambini giocare nei campi, era proprio il suo fascino per i bambini che lasciava molti a disagio. A volte i piccoli tornavano a casa dopo aver giocato vicino al bosco con bambole o giocattoli meravigliosamente lavorati con estrema cura, erano un regalo da parte di Herbert Solomon ed essendo bambini innocenti non potevano sapere del pericolo a cui andavano incontro. Quando queste povere creature iniziavano a scomparire gli occhi si rivolsero subito verso quello strano uomo che se ne stava nei boschi. Le accuse venivano portate dai sussurri dei genitori terrorizzati e man mano che i bisbigli aumentavano di numero aumentava anche il loro volume, finché non fu deciso che Herbert Solomon doveva essere fermato. Durante una fredda notte di febbraio: il dolore, la rabbia, il risentimento e la paura divennero febbrili a tal punto che la gente si riunì attorno all'abitazione di Solomon, l'assassino di bambini. I dettagli su ciò che accadde esattamente quella notte sono scarsi, tuttavia quello che si sa con certezza e che la popolazione locale decise di eliminare per sempre l'uomo appiccando un incendio. Si racconta che la folla applaudì mentre le fiamme divampavano e le sue urla disperate echeggiavano per tutto il bosco, quando finalmente vennero messe a tacere dalle fiamme i cittadini furono convinti che finalmente giustizia era stata fatta, mentre il dolore dei genitori che avevano perso i loro figli non poteva essere placato, c'era almeno la soddisfazione di sapere che il responsabile di tale atrocità era morto. Nei giorni che seguirono iniziò a calare una strana nebbia su Hendrick e cominciarono a diffondersi delle voci riguardanti strani incontri raccapriccianti nelle strade durante la notte. Si vociferava di una figura spettrale che stava cominciando a perseguitare tutti gli abitanti, il suo aspetto era terrificante: alto, magro con la pelle del volto avvizzita e con arti e mani scarni. Nel buio della sera si poteva udire un lamento malinconico che echeggiava in diversi quartieri. Presto cominciò a circolare la voce che Herbert Solomon era tornato ed esigeva vendetta per la sua morte. Notte dopo notte iniziò a terrorizzare intere famiglie, fu visto vagare tra i campi di grano, cantine e loft delle case di campagna. I suoi passi venivano uditi per le strade della città come un'abitudine, arrivando alla consapevolezza che fossero stati tutti maledetti. Il clima di terrore continuò finché una notte una giovane orfana, che spesso si trovava a vagare per i vicoli quando non riusciva a trovare un posto dove dormire, venne sentita urlare per la sua vita. I cittadini si precipitarono per guardare fuori dalle loro finestre, ma nessuno osò darle una mano, paralizzati per la troppa paura. Le urla cessarono subito e pochi istanti dopo vagando senza metà nella nebbia arrivò la figura minacciosa di Herbert Solomon. Si precipitò giù per la strada e iniziò a raschiare le porte e le finestre con le sue dita rigide ed emettendo urla innaturali di rabbia e di odio contro gli abitanti. La ragazza se ne era andata e la gente si addolorò ancora una volta. Le speranze dei cittadini erano quasi sparite quando un uomo di nome Angus Mackenzie chiese alla popolazione di aiutarlo nel tentativo di distruggere o perlomeno di bandire lo spirito di Solomon. Il giorno dopo il vicario e alcuni individui scelti si armarono di torce, spade che erano state benedette e di fiale d'acqua santa, a quel punto attesero che calasse nuovamente la notte. Quando finalmente fu il momento, Mackenzie fu il primo a confrontarsi con lui, nonostante la sua volontà venne scossa dalla vista dell'orrenda faccia marcia e devastata di quello spettro. Il vicario ordinò agli uomini di circondarlo e mentre pronunciava un salmo cristiano un altro uomo lo colpì con la sua torcia facendogli prendere fuoco. Gli applausi cominciarono a risuonare per la strada, ma l'entità fuggì, al suo rapido passaggio l'ombra delle sue gambe afflosciate e delle braccia agitate sembravano proiettare ragni sulle pareti e sulle strade acciottolate. I cittadini continuarono a dargli la caccia, seguendo la figura che tentata di sfuggire nuovamente alla loro rabbia e in un attimo tutte le persone si riversarono in strada portando qualunque cosa potesse somigliare ad un'arma e alla fine Herbert dovette fermarsi. Mackenzie si fece strada verso la parte anteriore della folla chiedendo tranquillità e calma mentre si avvicinava a quella figura sconfitta e ricurva. L'uomo tornò nuovamente a recitare versetti della Bibbia mentre lo spettro era intento ad osservare rannicchiato i volti della gente che lo guarda ancora una volta con odio e vendetta. Poi rapidamente, in una finestra di opportunità, entrò veloce in una porta aperta vicino a lui, la gente ansimò e Mackenzie e i suoi seguaci si precipitarono nell'abitazione. All'interno trovarono una ragazzina pallida distesa sul pavimento di legno, gli uomini credevano che fosse morta, poi accadde qualcosa di miracoloso, si mise ad ansimare, ebbe giusto la forza di pronunciare una parola "sotto" e la gente si fiondò nella cantina di quella casa, trovandosi di fronte ad una scena orribile. L'intero pavimento era ricoperto di una sostanza gialla puzzolente proveniente da un secchio riverso per terra ed il cadavere di un uomo che vi giaceva a faccia in giù. Incatenati, in quel luogo buio, c'erano i bambini che erano stati presi. Erano parzialmente drogati, malnutriti e traumatizzati, tuttavia ancora vivi. La città si rallegrò della notizia, le famiglie si riunirono e la nebbia che li aveva inghiottiti si dissolse lentamente e tutto sembrò tornare alla normalità. Dopo aver riacquistato le loro forze, i fanciulli raccontarono cosa avevano passato in quei terribili mesi. Erano stati rapiti da Tom Sutherland, il padre della prima ragazza scomparsa, l'uomo consumato dal senso di colpa e dall'assassinio dei suoi figli aveva iniziato a rapire bambini per rimpiazzarli e a chiuderli nella sua cantina. Lì li faceva fare tutto, mangiare, dormire e anche i propri bisogni in un secchio. Il giorno in cui i bambini furono trovati Sutherland entrò nella cantina ubriaco portando un coltello ed una corda, poi cominciò ad infierire su tutti loro e ad affermare che ne avrebbe ucciso uno. Slegò una delle bambine e le passo il coltello vicino al collo ma proprio mentre stava per affondare la lama qualcuno sfondò con violenza la porta, il rapitore divenne feroce per la rabbia e si diresse verso i piani superiori tuttavia si fermò quando vide che in cima alla scalinata c'era l'alta figura sfregiata di Herbert Solomon, alla sua vista la bambina sia arrampicò rapidamente tra le sue lunghe gambe e fuggì al piano superiore, ma svenne poco prima di poter fuggire di casa. I dettagli di ciò che accadde a Tom Sutherland furono infangati dalla condizione instabile semi-cosciente dei piccoli testimoni tuttavia era chiaro che il suo collo era stato spezzato e la sua testa distorta in modo tale da essere stata completamente ruotata nella direzione opposta. Si pensa che spezzare una vita sia un atto inaccettabile e non esista una ragione valida per farlo. Io non sono d'accordo. C'è solo un motivo per cui togliere una vita potrebbe essere giustificabile, sapete quale? Salvare un' altra vita. Se Sutherland fosse ancora in circolazione chissà quanti altri bambini sarebbero potuti sparire. Nel libro trovai altri resoconti di avvenimenti successivi riguardo Solomon, in alcuni di essi i bambini sostenevano di aver trovato bambole e giocattoli meravigliosi ai margini del bosco ma naturalmente questo non può essere dimostrato. In effetti avrei giurato anch'io che l'intera storia non potesse essere provata se non fosse che per gli eventi che mi capitarono diversi mesi dopo aver letto quel vecchio libro. Un mio caro amico mi aveva invitato per qualche giorno nella sua casa di campagna, l'abitazione si trova ai margini del bosco nei pressi di Hendrick, a circa trenta minuti di macchina per cui ne approfittai per dare un'occhiata più da vicino all'intera area. Ero riuscito a persuadere la biblioteca dell'università di Saint'Andrews a prestarmi il volume per mostrarlo al mio collega, dato che lui era molto interessato a quella storia. Dopo averlo letto mi disse che era affascinante e conosceva un poema locale che era stato scritto nel 17esimo secolo su un uomo chiamato proprio Herbert Solomon, ma non sapeva dirmi altro. Il giorno dopo sentì delle urla provenienti dall'esterno della casa, era la figlia del mio amico, corremmo fuori e seguimmo le sue grida d'aiuto fino ad un fiume tortuoso, era caduta e si era aggrappata ad una grande radice di albero che si protendeva dall'argine apposto nell'acqua. La radice era bagnata e il mio amico emise un urlo disperato quando la figlia lasciò la presa e venne trascinata dalla corrente verso la grande formazione di rocce taglienti che sporgevano da sotto la superficie dell'acqua. Eravamo terrorizzati e consapevoli che non avremmo potuto fare niente, se non guardarla morire. All'improvviso la nostra attenzione venne catturata da una figura alta e magrissima che uscì rapidamente dal bosco, con un movimento rapido immerse la sua mano sottile ed ossuta e tirò fuori la bambina dall'acqua e infine la portò al sicuro. Era spaventata ed in lacrime ma viva ed incolume, la figura pallida ed emaciata posò rapidamente la piccola sul terreno, poi ci fissò dall'altra parte del fiume con i suoi occhi scuri e malinconici per poi scomparire nel boschetto. Si dissolse così come un ricordo, persino nella morte, Herbert Solomon, era il più gentile tra le anime.
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I Racconti del Delirio
Mistério / SuspenseUna raccolta di tutte le storie che ho scritto nel corso degli ultimi anni da quando ho sviluppato la passione per la scrittura. Le storie si differenziano per personaggi, ambientazioni ed eventi, oltre che per la loro lunghezza. Ogni racconto e fru...