Abito a Lecce, una cittadina nel Salento. Vi racconterò di un evento tanto misterioso quanto raccapricciante che mi è successo in prima persona. Tutto risale a circa 7 mesi fa, io e la mia ragazza per 3 giorni a settimana andavamo a giocare a calcio nel campetto dell'oratorio, per arrivarci passiamo attraverso una strada dove si trovano molte attività commerciali come macellerie, negozi e tanto altro. Però non vi sono case popolari in quella strada, l'unica che c'è ha un ingresso interno coperto di ghiaia, il proprietario che ci abita è un anziano scorbutico che urla contro il primo che passa. Un giorno stavo andando come sempre verso l'oratorio, passando davanti alla casa vidi il vecchio che armeggiava con qualcosa di metallico, non riuscivo a capire cosa fosse a quella distanza, pensavo potesse essere una chiave inglese o un cacciavite. Ad un certo punto si voltò e mi guardò con sguardo intenso e serio così io rivolsi il mio verso un'altra direzione e lui inizialmente con voce pacata mi disse "ragazzo, ti serve qualcosa" io dissi "nulla, nulla, grazie mille". Poi in modo più insistente "allora cosa ti serve" "nulla", così andrai via di corsa. Una volta arrivato ne parlai con i miei amici ci scherzammo su ma al ritorno decisi di cambiare, per sicurezza, la strada per raggiungere casa mia. Il tempo passò in fretta e quando guardai l'orologio mi accorsi che era giunta l'ora di cena e mi apprestai a tornare subito alla mia residenza, ma dimenticai un particolare, il vecchio era ancora lì e con le stesse parole si rivolse di nuovo a me. Aveva di nuovo qualcosa in mano, stavolta sembrava più lunga, come una corda. Io non mi voltai e senti un brivido lungo la schiena, allora prosegui dritto fino a casa, che distava 800 metri da lì. Ogni tanto davo un'occhiatina dietro per vedere se mi stava seguendo ma nulla era lì fermo con la sigaretta in bocca e la mano destra occupata con quella cordicella. Tornai a casa con il cuore in gola, ero davvero spaventato. Qualche giorno dopo io e i miei amici andammo in giro per fare due passi e notammo un'auto che sostò poco distante da noi, quando abbasso il finestrino non si vedi nessuno. Era tardi e si stava facendo buio, perciò non ci facemmo molto caso a guardarla. Ci guardammo per qualche istante ma continuando a parlare tra di noi mentre essa piano piano si allontana. Io e il mio amico Carlo fummo gli ultimi ad andare via, dopo aver accompagnato Carlo proseguì verso casa mia, suonai il campanello e mentre stavo per chiudere il cancello d'ingresso la stessa auto che avevo precedentemente visto si accostò poco distante da me non feci neppure in tempo a voltarmi che una voce familiare e assai inquietante mi disse "ti serve qualcosa" chiusi il cancello è corsi in casa chiudendo a chiave porte e finestre, sbirciai da una di esse per vedere se era ancora la fuori, era sparito, non ve n'era traccia. Non lo rividi più però posso dire che ancora oggi ho il terrore di incontrarlo e di ciò che potrebbe farmi con quella corda.
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I Racconti del Delirio
Misterio / SuspensoUna raccolta di tutte le storie che ho scritto nel corso degli ultimi anni da quando ho sviluppato la passione per la scrittura. Le storie si differenziano per personaggi, ambientazioni ed eventi, oltre che per la loro lunghezza. Ogni racconto e fru...