Qualcosa per te

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Era la fine del 2012 ed avevo solo 15 anni in quel giorno. Io, mia madre e mio padre vivevamo in una piccola cittadina della Puglia, Alberobello, dentro ad una villetta. Una sera ero a caso da solo, questo perché i miei genitori decisero di andare a casa di mia nonna per vedere come stava. Chiesi loro se potevo restare da sola. Avevo solo 15 anni ma pensavo di essere troppo cresciuto per stare con una babysitter. Dopo circa un'ora, di richieste insistenti, mia madre si arrese e mi disse che potevo restare a casa da solo solamente se avessi tenuto la porta chiusa a chiave e le avessi garantito che non avrei aperto a nessuno. Era davvero eccitante per me, sono rimasto sveglio fino a tardi a guardare Anime giapponesi. Se ricordo bene stavo guardando Code Geass nel nostro salotto mentre mangiavo del gelato alla nocciola. Dopo circa 5 minuti sentì bussare alla porta d'ingresso. Non ci ho pensato molto e ho continuato a guardate la televisione. Passarono altri 5 minuti, circa, e sentì di nuovo bussare, ma questa volta molto più forte. Ero pietrificato dalla paura e ho aspettato che il bussare si fermasse. Dopo circa 30 secondi si fermò e l'unico suono che rimase era quello della TV. Chiamai mia madre e lei mi disse che sarebbe tornata a casa in 20 minuti circa. Perciò mi disse di andare nella mia stanza e di chiudermi a chiave. Sono andato subito lì e ho spento l'audio del televisore, dato che era troppo forte, in modo da non farmi sentire. Mi sono seduto e dopo due minuti ho sentito qualcuno battere di nuovo sulla porta, era davvero una bussata molto forte. Dopo circa 10 minuti ho udito muoversi la serratura della porta e ho capito che qualcuno stava entrando. Quella persona doveva aver scassinato la serratura, era in casa mia ed io ero da solo ad affrontarla. Mi trovavo seduto dentro la mia stanza terrorizzato. I passi erano sempre più forti e sembrava che stesse venendo proprio verso di me. Dopo pochi secondi i passi si fermarono e sentì dei colpi alla porta della mia camera. Una voce che sembrava quella di un vecchio mi disse: "Fammi entrare, ho qualcosa per te". Ho iniziato ad urlare e a piangere e l'uomo ha iniziato a scuotere la maniglia della porta con forza. Dopo due minuti ho sentito il rumore di un'auto ed ho guardato fuori dalla finestra, era mia madre. Ho aperto e gridato aiuto a squarciagola, dicendole subito che c'era un uomo in casa nostra. Mio padre è corso velocemente verso il capanno degli attrezzi per prendere la sua ascia ed è corso velocemente su per le scale. Quell'uomo allora scatto velocemente fuori dalla finestra più vicina e mio padre gli andò dietro come un cane col gatto. Uno di loro chiamò la polizia mentre l'altro cercava di calmarmi. Quella fu un'esperienza che non dimenticherò mai. Non ho neanche idea di che aspetto avesse quell'uomo, l'età o la sua carnagione. Passò un po' di tempo. I miei decisero di installare più di una serratura alle porte di casa e di far mettere delle sbarre alle finestre. Premetto che la mia camera da letto si trova al secondo piano della casa e non c'è alcun patio o sporgenza di alcun tipo sotto le mie finestre. Un paio di anni dopo stavo guardando la tv a letto intorno alle 2:00 del mattino. Lì ho sentito un suono più forte di quello che generalmente provoca un animale. D'altronde, dove abito io, non è raro sentire degli scoiattoli correre sul tetto, di tanto in tanto. Non ci pensai molto, così continuai a sentire il rumore sempre più vicino alla finestra della mia camera. Dopo almeno 40-45 minuti terribilmente irritato da quel suono ho sbattuto i pugni contro il muro per spaventare qualsiasi animaletto ci fosse, finché non sono riuscito ad addormentarmi. Solo due rapidi colpi con il pugno, a cui è stata data risposta sempre con due rapidi colpi dall'altra parte del muro. Proprio accanto alla finestra. Sono sceso dal letto, mi sono diretto barcollante verso di essa per vedere se si intravedeva la causa di quel rumore. Sbirciando fuori ho visto ciò che non avrei mai voluto vedere. Un ragazzo in piedi di fronte casa mia dall'altra parte della strada che separava il marciapiede nostro dal suo. Aveva la carnagione scura e impugnava un coltello da caccia in mano. Nel frattempo ondeggiava l'altra in un modo molto inquietante. Chiamai subito la polizia e decisi di rimanere la per tenerlo d'occhio. Come se avesse già capito tutto, lui si allontanò dalla casa lentamente, senza mai distogliere lo sguardo. Tutt'oggi, non ho idea di chi fosse.


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