Sola coi bambini

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Ero solita fare da baby-sitter per una famiglia che viveva lontano dalla città avevano una bellissima casa due bambini fantastici e un cortile molto grande oltre il cortile c'erano tantissimi alberi. Stava ubicata in un posto pacifico e molto sereno. Era semplicemente stupenda, la sola cosa che un po' mi dava i brividi era la statua dell'angelo vicino all'entrata. I due bambini erano un maschio e una femmina entrambi dolci e ben educati ho fatto loro da babysitter per ben due anni ma poi è successo qualcosa. Una notte mi recai a casa loro perché i loro genitori sarebbero usciti e sarebbero rincasati a tarda ora mi diedero i soldi per la loro pizza e uscirono, prima di chiudere la porta la loro madre mi disse che probabilmente sarebbero stati fuori fino alle 3:00 o 4:00 del mattino, non era insolito per loro, amavano uscire partecipare a feste notturne. Mangiammo la nostra pizza, guardammo un po' di TV e poi verso le 23:00 mandai i bambini a letto, era quasi mezzanotte quando sentii dei passi provenire dal piano di sopra mi sembro subito strano che fossero i bambini di solito una volta coricati non si alzavano per usare il bagno, udii il rumore dei passi per qualche istante poi ritornò tutto di nuovo tranquillo forse davvero uno dei bambini si era alzato passarono circa 10 minuti e sentii di nuovo il rumore di qualcuno che camminava al piano di sopra questa volta però stava scendendo i gradini era la bambina che entrò nel soggiorno dove ero seduta a guardare la TV si stropiccio gli occhi e corse da me mi disse che c'era un uomo nel corridoio e la guardava nella sua stanza sentendo quelle parole cercai di restare calma le dissi di restare tranquilla, che si trattava solo di un brutto incubo e che sarei andata a controllare ero davvero convinta che la bambina fosse davvero spaventata dalle ombre o che avesse fatto un brutto sogno controllai l'intero appartamento e ovviamente non c'era nessuno in casa tuttavia anche dopo averglielo confermato lei era troppo spaventata per tornare nella sua stanza a dormire da sola e volle starmi accanto sul divano 10 minuti dopo aver finito di controllare la casa avvertì un forte urlo di un uomo provenire da fuori l'abitazione il bambino scese di corsa le scale lo feci sedere sul divano con sua sorella mentre andavo a dare un'occhiata avevo paura mentre uscivo ma dovevo assicurarmi che i bambini fossero al sicuro non ritenni opportuno chiamare la polizia dopo tutto si trattava solo di un urlo le luci del portico erano accese il mio sguardo cadde in direzione di un gruppo di alberi e ancora una volta un urlo simile a quello precedente proveniva proprio da quella direzione a quel punto mi si drizzarono i capelli dallo spavento riflettevo se fosse il caso di controllare meglio quello che stava succedendo fuori o se tornarmene in casa tuttavia mentre ci pensavo senti un altro urlo sempre in quell'area questo bastò a convincermi a tornare in casa dissi al bambino di chiamare la polizia e poi i suoi genitori Io nel frattempo dissi che avrei controllato tutte le stanze in modo da assicurarmi che la casa fosse protetta, afferrai un coltello da cucina senza che i bambini lo vedessero la prima stanza che controllai fù quella dei genitori mi inorridii nel trovare la finestra aperta, completamente spalancata la chiusi e la bloccai prima di sentire il quarto grido cercai di fare del mio meglio per chiudere tutti i possibili punti di accesso che permettessero a qualcuno di entrare in casa tuttavia non volevo passare troppo tempo lontano dai bambini così tornai da loro. Sapevo che il motivo per cui i genitori dei ragazzi mi avevano chiesto di venire quella sera era per potersi prendere una pausa dai figli e io li capivo. Non avevo intenzione di chiamarli. Decisi allora di sedermi e di assicurarmi che tutto andasse per il verso giusto. Più tardi la situazione si tranquillizzò e i bambini stanchi andarono a dormire. Mentre attendevo il ritorno dei signori decisi di guardare la tv. Però non avevo il permesso di farlo. I padroni di casa non volevano che i figli guardassero troppa tv spazzatura. A quel punto decisi di chiamarli per chiedergli il permesso, mi dissero "si". Giacché feci pure un'altra, gli domandai se potevo coprire la statua dell'angelo fuori dalla camera da letto perché mi rendeva nervosa. Ci furono dei secondi di silenzio al telefono, il padre, che stava parlando con me, mi disse "Prendi i bambini ed esci subito di casa, noi non abbiamo nessuna statua d'angelo". Quando corsi da loro vidi che erano spariti assieme alla statua. La polizia non trovò nessun altro, a parte me. Nessun indizio o traccia dei bambini o della statua. Da allora, ho rinunciato a questo lavoro.


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