Nella boscaglia

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Le campagne pugliesi sono una vasta area costituita da selvaggi angoli di macchia mediterranea, estese colture di vite e di tabacco e anche da querceti ed uliveti primigeni. Sono sempre stato curioso di esplorare queste estese aree. Era un pomeriggio d'autunno, io e i miei amici eravamo usciti per andare a giocare in campagna in un posto che per noi era come una seconda casa. Le nostre abitazioni erano a circa 500 metri di distanza tra loro e le potevi scorgere senza difficoltà. Vicino a casa, a circa 1 km iniziava un particolare bosco, la Foresta di Mercadante, che d'autunno sembrava incantato, si riempiva di foglie colorate, era un periodo in cui pioveva spesso e l'erba di conseguenza era molto verde, quel pomeriggio io e i miei amici non sapevamo cosa ci sarebbe accaduto. Entrammo nel bosco e ci riunimmo al solito posto, era un tronco cavo di un albero secolare, molto bello e suggestivo. Solo tu e l'aria aperta, vento fresco sulla faccia. Guarda quei pini, crescono da prima che siamo nati e cresceranno ancora quando non ci saremo più. Hanno visto la stessa roba che abbiamo visto noi. Ma loro ballano ancora al vento. Non pensi a nient'altro, tieni i pensieri lì e andrà tutto bene.

Ad un certo punto sentimmo dei rumori insoliti ma pensammo che fosse solo il vento, e andammo avanti con la nostra esplorazione, costruivamo cassette con i rami e giocavamo a carte, a un certo punto sentimmo una voce femminile che disse "ciao" noi ci guardammo intorno, ma non vedemmo nulla, mettemmo da parte l'agitazione e tornammo a farci i fatti nostri, dopo un po' sentimmo la stessa voce che diceva "aiuto" e fu in quel momento che la vedemmo, era una ragazza, vestita di foglie, chiudemmo gli occhi increduli ma lei era sparita, allora iniziammo la ricerca, cercammo per 2 ore circa e la vedemmo sopra un albero al calar del sole, e in un secondo spari sotto il nostro sguardo, era tardi e decidemmo di andarcene. Mentre tornavamo a casa intravedemmo una figura fuoriuscire dal bosco, era un uomo di circa 30 anni con la barba lunga e vestito con una camicia a righe rossa, aveva con se una scure e portava con l'altro braccio un tronco di legno molto pesante appoggiandolo sulla spalla. Era un po' lontano ma essendo appena usciti dalla boscaglia non vi erano alberi che potessero ostacolare la nostra vista. Ricordo bene il suo volto perché egli si girò verso di noi e ci vide uscire dalla macchia mediterranea. Il suo sguardo era piuttosto gelido, non ci rivolse nemmeno un saluto e se ne andò senza dire una parola. Non ci feci particolarmente caso e mentre tornavo a casa ripensai ancora a quella ragazza. Non sono un tipo molto religioso, ma credo in Dio, tuttavia non ho mai voluto credere ai fantasmi. Un mio conoscente mi suggerì di provare a contattarla usando una tavola ouija, ma io rifiutai perché non mi interessava la cosa. Quel che ricordo di quella ragazza è che era molto bella​, bassa e con occhi viola. Io e i miei amici andammo a casa e l'indomani ci incontriamo per discutere dell'accaduto, ricordammo tutti la stessa versione dei fatti. Non riuscendo a trovare una spiegazione sensata dell'accaduto lo abbiamo messo da parte. Ancora oggi a distanza di 20 anni quando ci incontriamo a volte ne parliamo. Dopo quel fatto la nostra amicizia è diventata molto forte. Eravamo dei ragazzi a quei tempi, ma sappiamo benissimo cosa abbiamo visto. Un giorno durante una delle nostre scampagnate ci siamo imbattuti in una vecchia casa. Notai subito che servivano un bel po' di lavori di ristrutturazione. La cosa interessante e che ogni parete e soffitto era tappezzato, un lavoro stancante ma efficiente. Si poteva vedere però in una parte del muro un pezzo che si stava staccando. Sotto di esso vidi un nome e una data. Strappando con forza vedemmo che vi erano molti altri nomi e date, ma non ne comprendemmo il significato. La mia curiosità mi ha portato a cercare su Google uno dei nomi e ho scoperto che apparteneva ad una persona scomparsa, la data corrispondeva al giorno dell'ultimo avvistamento. Controllai pure gli altri, stessa cosa. Abbiamo avvisato la polizia che ha inviato immediatamente una squadra per investigare. Durante il periodo in cui ci interrogarono sentì un poliziotto della scientifica dire "E' umano!". All'inizio non capì, poi mi disse "Ragazzo, dove ha messo il materiale che ha rimosso dalle pareti? Quella non è carta da parati".

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