Capitolo 10.

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Dopo avere accettato questa idea folle di aiutare mio fratello Draco, entrambi stiamo aspettando da tutto il pomeriggio di vedere Mattheo.
Non lo vediamo da stamattina quando ci ha aiutato a sistemare la casa.

Ma finalmente la porta di casa si apre.
Io e Draco sobbalziamo di colpo.

«Io vado a distrarlo, tu sali di sopra, entra in camera, trova sto cazzo di diario e rimettilo a posto!» mio fratello va all'entrata mentre io mi piazzo dietro una colonna della casa mentre aspetto che lo porta altrove così che io possa andare di sopra.

«Mattheo, ti stavo cercando, ti devo parlare di...una cosa» Draco si avvicina a lui
«Prima fammi fare una doccia, mi sono fatto un bagno in piscina»
«Dopo, dai mangiamo qualcosa»
«Ho i capelli bagnati, mi ammalerò» risponde Mattheo.

Guardo il suo aspetto ed ha i capelli tutti bagnati, compresa la sua maglietta.

«Dai su! Beviamo qualcosa» mio fratello gli mette un braccio intorno al collo ed entrambi iniziano a camminare verso la cucina.
In quel momento Draco si volta per un secondo e mi fa segno di andare di sopra e non perdo tempo.

Salgo di corsa le scale e vado dritta nella camera di Mattheo.

La camera è grande come la mia, anche se è quella degli ospiti.
C'è un grande letto, una scrivania e al fianco di essa un grosso armadio.
Mi sbrigo e inizio a cercare nel suo armadio, nel comodino, insomma dappertutto.
Ma nessuna traccia del diario.
Ma dove diavolo l'ha messo mio fratello?!

Mi abbasso e guardo sotto il letto e credo di averlo trovato.
Allungo la mano ma prendo un altra cosa è non è un diario ma bensì un top di una ragazza.

«Dio santo, ma qua sotto c'è di tutto» continuo a cercare sbuffando.

Non mi stupirei se ci trovassi una ragazza in carne ed ossa.

Finalmente la mia mano tocca qualcosa che sembra appunto un libro.
Lo prendo e lo tiro fuori e si...ha l'aspetto di un diario, è nero ed è come l'ha descritto Draco.

Noto che sulla copertina in basso a destra ci sono due iniziali, appunto del suo nome.

M.M.R.

Mai avrei pensato che Mattheo avesse un diario...

Qualcosa attira la mia attenzione e sento dei passi e delle voci farsi più vicine.
Presa dall'agitazione mi alzo e il diario mi cade, e si apre.
Mi abbasso di fretta per raccoglierlo e una frase scritta su una pagina casuale attira la mia attenzione.

"Troppo spesso, l'unica via d'uscita è dormire."

Un altra frase sulla pagina affianco, mi colpisce, ma questa è diversa.

27 agosto.
"Le persone
possono salvarti soltanto con uno sguardo,
o ucciderti con una sola parola."

Questa data...è il giorno di quando io e lui abbiamo discusso in cucina.

«Si sì Draco, ci vediamo dopo, adesso devo farmi una doccia»
Sento la voce vicina di Mattheo.

Chiudo il diario velocemente e lo metto dove mi ha detto di metterlo mio fratello, ovvero nel comodino...tra le sue mutande.

Lo rimetto a posto e chiudo il cassetto e mi guardo intorno.
Ora cosa faccio?
Non posso di certo uscire, se no quello mi becca e mi fa mille storie.

Mi devo nascondere e in fretta.
Sotto al letto? No, mi vedrebbe.
Uhm...l'armadio!

Di corsa apro l'armadio, sposto dei vestiti lateralmente e mi siedo all'interno e chiudo le ante senza fare rumore.

Appena in tempo.
Proprio in quel momento Mattheo è entrato in camera.
Per un pelo.

Riesco a vederlo comunque dalla fessura dell'armadio.

Chiude la porta e si toglie la felpa e rimane in maglietta, ma poi si toglie anche quella.

Si toglie le scarpe le lancia vicino al letto per poi slacciarsi la cintura e i pantaloni.

Oddio adesso questo si spoglia davanti a me.
Non proprio davanti ma in un certo senso.

Ma come sono finita in questa situazione...

«Che vita di merda» impreca ad alta voce, per poi andare verso il bagno e non vederlo più.

Sento il getto dall'acqua accendersi e poi il silenzio., a questo punto credo che sia sotto la doccia.
Perfetto.
È il momento perfetto per scappare.

Aspetto diversi minuti per accertarmi che non esce da un momento all'altro e decido di uscire lentamente.
Esco dall'armadio e guardo verso il bagno dove c'è la porta avvicinata.

Cammino lentamente facendo attenzione di non fare nessun rumore.
Sento ancora l'acqua andare cosi mi avvicino alla porta.
Appoggio la mano sulla maniglia e la apro piano ma all'improvviso la porta si richiude di colpo facendola sbattere.

Sobbalzo e alzo la testa e vedo una mano proprio sopra la mia testa, sulla porta.
È la mano di Mattheo, bene...
Beccata.

Non poteva andare più peggio di così.

«Girati.» mi ordina.
Dal suo tono di voce mi sembra abbastanza arrabbiato così per non causare altri problemi mi giro e basta.

Mi giro e alzo lo sguardo di lui.
La sua espressione dice tutto.
Non l'ho mai visto così arrabbiato in vita mia.

Non l'ho mai visto così arrabbiato in vita mia

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E adesso...?


Ciaoo, spero che il capitolo vi piaccia, dato che questo capitolo è corto domani vi pubblico l'altro alla stessa ora.
( votate il capitolo)

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