Dopo che Mattheo è venuto a consolarmi sono stata in camera mia e non sono scesa nemmeno a pranzo.
Se scendo sicuro mi trovo mia madre e gli altri che proveranno a parlarmi e al momento non mi va di parlare con nessuno.
O forse...con una persona parlerei...
Il rumore della mia porta che si apre mi fa voltare verso quella direzione.
«Ehy Beth!» entra Stefan correndo venendo verso di me. «Scendi di sotto?»
«Si stavo per farlo» dico mettendomi seduta.
«Dai Beth, oggi voglio stare con te e Mattheo!» dice tutto contento.
Quanto mi manca essere bambina e spensierata...
«Si tranquillo» sorrido per poi alzarmi.
«Andiamo!» mi prende per mano e mi trascina fuori dalla stanza di fretta.
«Ehy stai calmo!» rido quando usciamo dalla stanza e percorriamo i corridoi.
Passiamo davanti alla stanza di Mattheo e si ferma.
«Beth, chiamiamo Mattheo»
«Credo che sia impegnato...» dico sottovoce.
«No! Voglio che scende ora! Subito!» Stefan insiste urlando.
«Oh, va bene» busso alla sua stanza ma non arriva nessuna risposta.
«Vedi? A quanto pare non può rispondere adesso»Stefan sorride e guarda verso la porta che si è appena aperta.
Appare Mattheo con solamente addosso dei pantaloni della tuta e senza maglietta.
È cosi attraente, cazzo.
«Ma ciao piccoletto» Mattheo sorride a Stefan. abbassandosi alla sua altezza.«Facciamo che tu scendi un attimo e ci aspetti, che io devo parlare un attimo con Beth?»
Stefan annuisce per poi correre giù dalle scale come gli ha detto Mattheoo.
«Entra.» Mattheo cambia rapidamente espressione e torna serio come al suo solito.
Si sposta e io entro nella sua stanza.«Che c'è?» domando mentre guardo che va in bagno e torna dopo un secondo con il mio gatto in mano.
«Questa palla di cazzo o come cazzo la vuoi chiamare si continua a intrufolare nella mia stanza, quindi fammi il favore di tenerlo a bada.»
Fa una faccia disgustata, dandomelo in braccio.
«Prima cosa si chiama Willie e seconda cosa, non è colpa mai se viene sempre da te...a quanto pare gli piaci» dico mentre accarezzo Willie tra le mie braccia.
«Beh su questo non dico nulla, ha buon gusto.»
«Visto? Attiri pure i gatti» rido per poi voltarmi e andare verso la porta.
«Elizabeth aspetta» mi ferma prima di uscire, mi giro e lo vedo avanzare e fermarsi di fronte a me.
«Stai bene?» domanda, sembra quasi imbarazzato a farmi quella domanda.
«Ti preoccupi per me?»
«Rispondi alla mia domanda.» evita la mia.
«Si sto bene, perché non dovrei...» rispondo vaga.
«Non mentire, si vede che stai ancora male per ciò che è successo ieri»
Come ha fatto a capirlo?
«È acqua passata Mattheo, non ha senso starci male ok? Se vogliono che diventi mangiamorte...io forse...dovrei diventarlo»
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Dark Paradise | Mattheo Riddle
FanfictionElizabeth Mafloy è una ragazza di diciotto anni che vive la sua vita tranquillamente. Ha sempre fatto tutto ciò che i genitori e la società si aspettavano da lei al meglio delle proprie capacità. Ma questa vita che tanto può affascinare risulta fars...