Capitolo 61.

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«Svegliatevi ragazzi!» grida Stefan.

Ma perché urla in questo modo?
Ho così sonno...
Aspettate ma è già mattina?

«Venite a vedere dai! È meraviglioso! » grida di nuovo Stefan con fare contento.

Meraviglioso cosa?
Cosa devo vedere?

«L'unica cosa che voglio vedere per altri cinque minuti è il buio perché voglio dormire ancora un po'» bisbiglio con ancora gli occhi chiusi.

«Concordo con lei» mormora Lorenzo addormentato quanto me al mio fianco.

«Svegliatevi o vi lancio dei cuscini in faccia!» urla Stefan cambiando tono di voce assumendone uno più arrabbiato.

«No grazie!» apro gli occhi controvoglia e mi metto a sedere.

Sbadiglio e guardo Lorenzo che sta ancora dormendo a pancia in giù sul mio letto.

«Ehi rockstar, svegliati» lo chiamo e lui di rimando infila la testa sotto al cuscino.

C'è un motivo per cui lo chiamo così.
Ieri sera abbiamo fatto "nottata" e siamo andati a dormire molto tardi perché abbiamo parlato e ci siamo divertiti in qualsiasi modo.

Il motivo per cui lo chiamo rockstar è semplice, sa suonare la chitarra elettrica e ieri mi ha fatto vedere quello che sapeva fare e mi sono trovata davanti un professionista, è bravissimo a suonarla.
Così gli ho pregato di insegnarmi perché ho sempre voluto imparare, ma come risultato non è uscito un granché perché è più difficile di quanto pensassi.

«Beth vieni a vedere!» Stefan mi afferra per mano e mi tira giù dal letto.

Faccio attenzione a non prestare le mille carte sparse di schifezze che abbiamo mangiato ieri sera e infine arrivo davanti alla finestra.

«Guarda!» Stefan mi tira il braccio per dirmi di guardare all'esterno della finestra.

Alzo lo sguardo e spalanco gli occhi di gioia quando vedo tutti i prati davanti a me pieni di neve.

Sta nevicando.
Amo la neve.

«Che bello oddio» sorrido e guardo la neve scendere e coprire sempre di più i prati fino a farli diventare bianchi.

È meraviglioso svegliarsi e trovare la neve che copre tutto ciò che ti sta attorno.
È uno spettacolo.

«Oggi giochiamo e facciamo un sacco di cose» dice Stefan pieno di felicità. «Avanti dobbiamo sbrigarci!»

«Abbiamo tutto il giorno Stefan. Adesso vai a vestirti e andiamo a fare colazione, va bene?» gli dico come prima cosa. «Poi facciamo tutto quello che vuoi»

«Va bene vado» annuisce Stefan. «E tu svegliati!» urla contro Lorenzo.

«Vai a fare cupido e non rompere a me!» parla Lorenzo da sotto il cuscino e gli fa un dito medio.

«Stefan non si fa quel segno ok?!» gli copro la vista con una mano «Avanti vai a prepararti»

«Perché i grandi possono fare tutto quello che gli pare e i piccoli invece no?!» Stefan sbuffa uscendo dalla stanza.

Non possono fare tutto, fidati.
Lo capirai quando crescerai Stefan...

Resta piccolo fin quando puoi, perché è la cosa migliore. Perché da grande rimpiangerai i vecchi tempi e vorrai ritornare bambino...

La vita quando si è bambini la si vede diversamente, guardi la vita con un'altro occhio e con un'altra prospettiva. La vita ti sembra facile e ti accontenti con le piccole cose.
Dovrebbe sempre essere così.
Bisognerebbe vivere la vita con la spensieratezza di un bambino.

Dark Paradise | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora