Capitolo 51.

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MATTHEO POV.

"Una mente che pensa troppo ha bisogno di emozioni forti per zittire i pensieri."

Tredici anni fa.

"Tom dove ti sei cacciato? Non riesco a trovarti" mi guardo intorno mentre cerco mio fratello maggiore nascosto da qualche parte nella sua camera.

Mi avvicino al suo letto e mi abbasso, alzando le coperte che arrivano fino al pavimento per vedere se è nascosto sotto il letto ,ma l'unica cosa che riesco a scorgere con la poca luce che riflette dalle finestre è la polvere ammucchiata negli angoli.

"Non riesco a trovarti...dammi un indizio. Solo uno" mi rialzo e guardo nella camera attorno a me, provando a immaginare dove potrebbe essersi nascosto.

Per sapere come pensa una persona bisogna pensare e comportarsi proprio come agirebbe lei stessa.

Seguo il mio istinto, che mi porta verso l'armadio marrone e lucido chiuso a chiave.
"Ti sento, sei qui dentro. Vero?" riesco a sentire la sua presenza all'interno dell'armadio chiuso.

"Apri la serratura." ricevo conferma dei miei sospetti quando sento la sua voce provenire dall'interno. "Non è difficile. Devi solo crederci"

"Non sono bravo come te, non so fare tutto quello che sai fare tu." dico insicuro.
Mio fratello è capace ad aprire questa serratura solo concentrandosi con la mente.
Io non ne sono ancora capace...ci ho provato diverse volte ma fallisco sempre.

"Provaci fratellino" il suo tono rassicurante riesce a darmi il coraggio che mi manca.

Guardo la serratura dell'armadio provando a concentrarmi per aprirla, ma ancora prima di iniziare vengo interrotto da un forte urlo proveniente dal piano di sotto.

Mi giro verso la porta e sobbalzo quando l'urlo si ripete facendosi più forte e solo ora riesco a capire che è di una voce femminile.
La sua voce femminile...quella della mamma.

Mio fratello esce di corsa dall'armadio.
Si volta verso di me, distraendomi dalle urla che provengono da sotto e mi tiene per le spalle per avere la sua attenzione.

"Vai dentro l'armadio e non uscire." mi ordina con la voce un po' preoccupata e tremante.

"La mamma ha bisogno di noi. Vengo anche io." dico preoccupato e impaziente di andarla ad aiutare.

Ma il mio aiuto non servirà perché improvvisamente vengo spinto dentro l'armadio da mio fratello stesso.

Chiudo gli occhi per un secondo per l'impatto e appena li apro trovo solo buio attorno a me.
Mi ha chiuso nell'armadio.

"Stai qui e non uscire per nessun motivo." mi ordina mio fratello stando da fuori.

"No! Ha bisogno anche di me!"
Picchio le mani fortemente sull'armadio ma smetto quando sento i suoi passi scomparire, segno che è uscito dalla camera lasciandomi qui da solo.

Continuo a battere le mani sull'armadio sperando che Tom torni a tirarmi fuori...
Ma non succede, e il tempo passa.
Ho paura che gli sia capitato qualcosa, così come a mia madre. Se a loro succedesse qualcosa non potrei mai perdonarmelo.
Io posso fare qualcosa e l'unico modo per aiutarli è uscire di qui.

Chiudo gli occhi e sospiro, pensando a mia madre e a mio fratello. Penso a come vorrei uscire e dare una mano in qualche modo...
Hanno bisogno di me.

Dark Paradise | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora