Capitolo 55.

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«Smettila Mattheo.» sospiro furiosamente contro di lui.

«Smettila tu.»

Afferra il lenzuolo e se lo tira dalla sua parte lasciandomi completamente scoperta.

Sarà da dieci minuti che continuiamo a discutere per questa sciocchezza inutile del lenzuolo.

Un giorno.
È passato un fottuto giorno dopo la nostra "lite"...anche se per me non è un vero litigio, perché ha fatto tutto lui. Lui si è creato questa cosa in testa che non esiste.

Io non ho litigato con lui. È stato lui a tenere giù il muso per un giorno intero. Un giorno intero senza rivolgermi la parola.

E poi sarei io la permalosa?

Non ho mai visto nessuno più permaloso di lui, e credetemi ne ho conosciute di persone nella mia vita.

Pensavo che Draco fosse il più permaloso di tutti ma adesso il trono passa a Mattheo senza ombra di dubbio.

Nonostante mi abbia ignorato...è comunque qui, nel mio letto; a dormire con me.
Non ha saltato nemmeno una notte dove non si è dimenticato di venire da me.

Anche se è ancora arrabbiato per il fatto di Tom e del presunto bacio mai esistito è venuto comunque a confortarmi se mai avessi avuto degli incubi...

Anche se adesso, penso che poteva anche non venirci.

Sembra che fa apposta a darmi fastidio durante tutta la notte.

Si gira e rigira nel letto come se fosse un cazzo di cavallo imbizzarrito e mi toglie in continuazione la coperta come sta facendo in questo preciso momento.

Menomale che è mattina ( presto ) e non ho sonno da recuperare.
Se no li sarebbero stati guai, e guai seri.

Puoi darmi fastidio in qualsiasi cosa Mattheo, ma non sulla questione del dormire.

Li mi arrabbio come non mai. Nessuno mi deve togliere le mie ore di sonno.

«Mattheo se non la smetti giuro che ti butto giù dal letto.» allungo il braccio verso di lui e riafferro il lenzuolo tirandolo tutta dalla mia parte e lasciando scoperto questa volta lui.

«Non prima di aver buttato giù te.» mi riafferra la coperta e con uno strattone se la riporta dalla sua parte.

Idiota.
Stupido.
Stronzo.

«Ti ricordo che questo è il mio letto!» esclamo riafferrando il lenzuolo e portarlo ancora dalla mia parte. «Perché non mi fai il favore di andartene?»

«Non credere che sto qua perché lo voglio.» sbuffa e resta con gli occhi chiusi rivolti verso il soffitto. «Non sono di certo io ad avere gli incubi ogni notte.»

Brutto ricciolino del cazzo.

Usi questo contro di me?

«Parla quello che da piccolo correva dal fratellino e si faceva raccontare la storia della buonanotte.» rispondo al suo stesso tono con una risata.

«Almeno io non mi facevo raccontare storie patetiche come fanno le ragazzine in calore e sentimentali come te.» mi punzecchia sul braccio con un pizzicotto.

Ahia!

«E cosa ti facevi raccontare tu? Immagino che tuo fratello Tom ti spiegava i modi per essere il più permaloso e avere sempre ragione.» gli rivolgo uno sguardo pieno di odio. «Anche quando la ragione non ce l'hai.»

Dark Paradise | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora