Capitolo 43.

49.1K 1.2K 5.8K
                                    

[🔴]

MATTHEO POV.

«Tutti siamo distrutti.
La soluzione è trovare la persona
i cui pezzi rotti si adattano ai tuoi.»

«Terra chiama Mattheo? Ci sei?» Madison mi schiocca le sue dita davanti al mio viso.

No non ci sono, per niente.
È tutto il giorno che penso alla cazzata che ho detto la sera precedente.

Perché ho detto di volermi allontanare da Elizabeth?
Non lo voglio fare, non è questo quello che voglio.

L'ho detto solo perché ero sopraffatto dalla disperazione.
Ieri sera ero ancora incazzato con lei perché aveva raccontato a quell'idiota del suo migliore amico il mio segreto.

Ha sbagliato a farlo.
E credetemi che ero arrabbiato dalla testa ai piedi, tanto da far uscire frasi che non pensavo minimamente dalla mia bocca.

Non penso che lei sia come tutti gli altri, perché non è così.
Era la mia rabbia a parlare.

E quando l'ho vista mi sono reso conto che non riesco a stare arrabbiato con lei per più di dieci minuti.

È da pazzi vero?
Credo di sì.

Non mi ha dato fastidio, di più.
Mi sono incazzato con lei ma non riuscivo a tenere l'incazzatura per il giusto tempo necessario.
L'ho visto sul suo viso che era pentita di ciò che aveva fatto e non sapeva più come rimediare.

Si ha sbagliato ma non posso condannarla per tutta la vita.
Siamo umani e sbagliamo tutti.
L'importante è sapere di aver capito l'errore e non commetterlo più.

Quando l'ho vista al Lago Nero volevo lasciarmi tutto alla spalle e baciarla.

Ma non l'ho fatto perché sono fatto così, penso ad una cosa ma poi faccio tutto il contrario.

Poi siamo andati sul discorso di Madison e mi sono concentrato su di lei.

«Si ci sono. Siamo già arrivati?» rivolgo lo sguardo al finestrino per vedere dove siamo.

Ma se siamo appena partiti.
Avanti così Mattheo.

«Siamo partiti da poco, mica voliamo» ride Madison.

Sono felice di vederla sorridere dopo ieri.

Quando Elizabeth mi ha detto che si era comportata in modo strano con lei, ho capito solo che Madison ci era ricaduta dentro, di nuovo.

Si fa del male da quando le ho portato via la persona che più amava al mondo.

L'ho scoperto un giorno per sbaglio.
Lei non ha mai fumato e mi sembrava strano il fatto che portasse un accendino con lei, ovunque andasse.

Così l'avevo tenuta d'occhio e quel giorno l'avevo vista farsi del male sui polsi.
E non solo lì, ovunque le capitasse.

Mi sento così in colpa, perché tutto questo non sarebbe successo se non fosse stato per colpa mia.

Io la sto portando alla rovina, come sto portando alla rovina tutti quelli che mi stanno attorno.

Persino Elizabeth è d'accordo sul fatto che vuole allontanarsi da me.
Mi evita e non vuole nemmeno ascoltarmi.

Nemmeno io mi sopporto, come pretendo che vuole sopportare me?
Gli tengo nascoste mille cose e aggiungiamo il fatto che sono così complicato cazzo.

Non ha mai meritato i miei attacchi di rabbia.
Non ha mai meritato i miei continui sbalzi d'umore.
Non ha mai meritato i miei comportamenti strani.
Sono una persona che può diventare tanto cattiva e dare tanta delusione se viene ferita.

Dark Paradise | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora