Capitolo 23.

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La ricerca di Stefan prosegue e quando arrivo al laghetto dietro casa ovviamente di Stefan nessuna traccia.
Speravo di trovarlo almeno qua e invece...
Dove potrebbe essere...

«Visto? Non c'è. Se mi avresti dato ascolto l'avremmo già trovato» dice Mattheo stando dietro di me.

Mi ha davvero stufato con i suoi comportamenti da "io ho sempre ragione."

«Dobbiamo continuare a cercare»

Non so dove sia e se gli fosse successo qualcosa non me lo perdonerei mai.

Mia madre mi ha affidato la sua fiducia e ora non so nemmeno da che parte cercare.

Grandioso direi.

«Secondo me è tornato a casa. Come vedi si sta facendo tardi»
Mattheo guarda il cielo che si sta scurendo sopra di noi.

«Mattheo se pensi che io tornerò a casa senza di lui ti sbagli» dico mentre riprendo a camminare e a guardare tra gli alberi circostanti.

«Dio santo» sbotta guardandosi intorno «Dove cazzo può essere finito»

«Questo lo domando a te. Ma a quanto pare eri così impegnato a fare altro che a tenerlo d'occhio, perché a proposito che facevi eh?»

«La smetti? I tuoi modi di fare mi hanno stufato»sbuffa nervosamente.

Anche i tuoi.

«Ma che cosa devo dirti Mattheo? Siamo in questa situazione per colpa tua e non hai nemmeno la decenza di ammettere che hai sbagliato»

«Parla quella che vuole sempre avere ragione, precisina di sto cazzo» dice sottovoce con voce strana.

«Scusa cosa hai detto?» mi fermo, fissandolo.

«Sei così fastidiosa, vuoi sempre avere ragione.» si riavvicina a me. «Sei una so tutto io.»

«Una cosa?» gli chiedo arrabbiata.

«Una so tutto io. 'Andiamo di qua, andiamo prima al laghetto'» mi imita facendo varie smorfie.

«E quindi? Era meglio controllare per sicurezza.» dico in mai difesa.

«Lo vedi? Sei sempre sulla difensiva.»

«Non è vero.»

«Non sei mai e dico mai d'accordo su quello che dico.» dice avvicinandosi.

«Smettila non è vero» ribatto.

«Si che è vero»

«Forse perché tu fai cose senza senso!»

«Scusami?» mi domanda confuso.

«Tu inviti la mia migliore amica ad uscire quando in realtà...ti piace un'altra» cambio discorso.

Ma perché parlo di questo.

«Te l'ha detto lei? Certo che voi ragazze a furia di leggere troppi libri romantici confondete la vita reale con quella immaginaria» commenta lui ridacchiando.

«Dovresti leggere anche tu, sei così stupido da non sapere nemmeno cosa vuoi!» dico indietreggiando.

«Per tua informazione io leggo, ma non libri romantici. Sono troppo ovvi.
Mi piacciono più i generi thriller...e sai perché?»

Si avvicina ancora e io indietreggio ancora.

«Perché non sai mai come finiranno...» sussurra ad un palmo dal mio viso.

È troppo vicino a me.
Sento mancarmi il fiato.

Indietreggio di nuovo e per sbaglio metto un piede male, sono sul punto di scivolare ma lui mi afferra mettendo una mano dietro la mia schiena tirandomi contro di sè.

Dark Paradise | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora