Chapter 62 - Without A Reason

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Più i giorni passano, e più le condizioni di Robert, non sembrano migliorare affatto. Il suo viso è pallido e scarnito e i suoi occhi, sono cerchiati di nero e arrossati all'interno.
Nonostante le infermiere, lo forzassero a mangiare, lui non ingeriva mai il cibo.
Vedendo che la situazione, continua ad aggravarsi sempre di più, il dottore ha asserito che non vivrà ancora per molto. Nonostante sia alimentato dalle flebo e dalle sacche alimentari, non riuscirà a sopravvivere.

« Mi dispiace signor Bergman, ma se il suo amico non trova la forza di reagire, non potrà vivere ancora per molto» mi dichiara, il medico con lo sguardo amareggiato, mentre rivolge gli occhi verso il basso.
« Non c'è niente che possiamo fare!? » asserisco dalla disperazione.
« Tutto sta al suo amico. Se il suo amico, non ha alcuna intenzione di riprendersi e di farsi forza, allora, non ci sarà niente che noi possiamo fare! » mi confessa con immenso dispiacere.
« Quindi, il mio amico... Morirà!? » lo interrogo affranto.

Scuote la testa, fissandomi con aria rattristata, in segno di approvazione.
« Si faccia coraggio signor Bergman!» poggia le sue mani, sulle mie spalle, mentre continua a guardarmi negli occhi.
Successivamente si allontana, lasciandomi nuovamente da solo con lui.

Improvvisamente, Jeff, Pàmela, Sly e Steven, appaiono davanti la soglia.
« Ciao Clyde, come... » Jeff, non finisce di formulare la frase e subitaneamente getta uno sguardo al nostro amico. Lo fissa in volto, notando che il suo viso è mutato, ma non nel miglior dei modi purtroppo. Quando sono venuti a trovarlo due giorni fa', non avevano notato che si fosse scarnito in volto e che i suoi occhi fossero attorniati di nero.
Sly, sconcertato, mentre lo scruta dall'alto verso il basso esclama:
« Oddio! Ma che cosa gli è successo!? »
Di rimando chiarendo ogni suo dubbio, rispondo:
« Non ha chiuso occhio da tre giorni. Il suo sguardo è perennemente assorto nel vuoto. Non beve, non mangia e non sbatte neanche le palpebre! » dichiaro angustiato. Un nodo alla gola, si insinua rapidamente dentro di me.

« NON È GIUSTO POVERO ROBERT! NON DEVE MORIRE! » prorompe Pàmela.
« Non c'è niente che possiamo fare purtroppo! Il dottore è stato categorico! Se lui non troverà la forza di reagire, non ci sarà alcuna possibilità di salvezza! » confesso a malincuore.
Deglutisco a fatica, mentre torno a sedermi accanto a lui.
« Questo significa allora, che vuole lasciarsi morire!? » si interroga Sly, mentre rimane davanti alla grande finestra immobile.
Stringe i pugni lungo i fianchi, digrignando i denti.

« Noi non possiamo permettere che questo accada. Come si dice, "finché c'è vita, c'è speranza... Giusto? » proclama Steven, cercando di rincuorare se stesso e anche tutti noi.
« Finché c'è vita, hai detto bene. Ma lui non vuole vivere! Senza la sua Heather è caduto in un baratro, dal quale nessuno è in grado di uscirne! » afferma Jeff, volgendo lo sguardo verso Steven.

Dopo qualche minuto mi alzo dalla seduta e vado ad approssimarmi nuovamente verso i miei amici.
« Fra poco dovremo andare! » comunico con rammarico ai miei compagni.
« Oggi, si svolgeranno i funerali di Heather » aggiungo, con una nota di tristezza.
« Anche se rimaniamo qui, per quel che vale a cosa servirebbe? » enuncia Sly, incrociando le braccia sul petto, mentre continua a guardare fuori dal grande finestrone.

« Non possiamo mancare al funerale. Lo dobbiamo fare per Robert! Dobbiamo presenziare noi per lui! » dichiara Jeff, affranto.
« Ok, allora, andiamo! » di rimando Steven.
Ci portiamo immediatamente fuori dall'ospedale. Raggiungiamo le nostre vetture dirigendoci verso le nostre abitazioni per cambiarci d'abito.

Apro la porta della roulotte, dirigendomi a malavoglia nel mio vano e inizio a prepararmi per il triste evento.
Indosso giacca, nera, camicia nera e scarpe del medesimo colore. Mi guardo allo specchio, osservando la mia immagine riflessa. I miei occhi sono gonfi dal pianto e i lineamenti del mio viso sono piuttosto stanchi.
"Avrei bisogno di fare una bella dormita. Ma proprio, non riesco a farlo, sapendo il mio amico che è in quello stato. Preferisco rimanere tutte le notti, accanto a lui, che pensare di concedermi qualche ora di sonno."

NEVER ENDING STORY (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora