Chapter 4 - At The Dance

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CLYDE

Mi chiamo Clyde, ho diciotto anni, fin dalla tenera età ho vissuto in un orfanotrofio. Lì, ho conosciuto altri quattro ragazzi con i quali ho legato tantissimo. Uno di loro è stato trovato insieme a me, davanti alla porta dell'istituto e da quel momento siamo diventati inseparabili.
Oggi è il giorno che dobbiamo lasciare la struttura perché diventati maggiorenni. Le suore ci hanno comunicato che è tempo di prendere la nostra strada.
Dopo averle salutate e ringraziate per quello che hanno fatto per noi e per averci cresciuti, andiamo per la nostra via.

Per tutto il giorno girovaghiamo alla ricerca di un lavoro per mantenerci, ma nessuno intende darcene uno, forse perché ci vedono in cinque e credono che siamo una "gang." Così più passano le ore e più la fame si fa sentire, dichiaro ai miei amici:
« Le suore ci hanno insegnato a essere rispettosi del prossimo, di osservare i comandamenti, ma soprattutto di non rubare»
Interviene Robert ( il rosso del gruppo):
« Ma le suore non ci hanno detto cosa fare in caso di fame, non potendo pagare da mangiare, perché non abbiamo trovato lavoro... questo non ce lo spiegano! »
« E quindi cos'hai intenzione di fare!?»
Chiede ( Sylvester detto Sly, moro con i capelli nero ebano e gli occhi blu notte.)
« Ovviamente per vivere, non possiamo far'altro che trasgredire alle regole! »
Ribattono Jeff, Robert e Steven. Anche se io non sono d'accordo, non credo abbiamo altre alternative, quindi mettiamo in atto un nostro piano per racimolare qualcosa da mangiare.

Tutt'e cinque entriamo in un ristorante, ci sediamo e cominciamo a ordinare delle pietanze. Dopo esserci rimpinzati a dovere, chiediamo per ultimo una zuppa di funghi. Quando ci viene portata ne gustiamo un cucchiaio e subito dopo, uno di noi grida gettandosi a terra, perché accusa un forte mal di stomaco.
Dal frambusto che si crea, si portano a noi alcuni camerieri. Subitaneamente arriva anche il proprietario; io che ancora non ho assaggiato la zuppa dichiaro all'uomo:
« Vedendo i miei amici latrare e contorcersi dal dolore, non posso far altro che pensare, che la sua zuppa sia stata cucinata con dei funghi velenosi... caro signore! Io non accuso nessun dolore, perché non l'avevo ancora assaggiata! »
« Ma cosa vorrebbe insinuare!? I miei funghi sono freschissimi! »
Sbraita il proprietario.

Alla fine dopo un continuo battibeccare, ecco che il tipo esclama:
« Ho capito cosa volete fare! Perché guarda caso nessuno dopo il dolce, chiede una zuppa di funghi! Questo fa presagire che voi, avete premeditato tutto per non pagare! A questo punto "cari ragazzi" le cose stanno così, o pagate, o chiamo la polizia e finite dritti in prigione, o vi faccio malmenare da Gart»
« E chi sarebbe Gart? »
Esclama Steven con curiosità.
Dopo questa domanda avanza verso di noi, "un armadio a quattro ante" con la faccia da scimmione. Jeff si avvicina all'uomo e gli dice:
« Qualche altra alternativa? »
L'uomo si accarezza il mento, volgendo lo sguardo insù pensando:
« Ci sarebbe un' altra alternativa! »
E improvvisamente ci ritroviamo tutti e cinque, in cucina a lavare una montagna di piatti e pentole.

Finiamo il lavoro riscattando il nostro pranzo; sfiancati e esausti, cerchiamo un posto dove poter andare per dormire. E non intendiamo più fare i furbetti, quindi ci accontentiamo delle panchine di un parco. Ma anche lì militari a cavallo, ci vietano di dimorare. Sconsolati, stanchi e irritati cerchiamo un altro posto per dormire, ma non troviamo niente che faccia al caso nostro.
Robert si lamenta dicendo:
« Sono troppo stanco, non ce la faccio neanche a tenere gli occhi aperti! »
Io proclamo ai miei fratelli:
« Non possiamo continuare così! Dobbiamo trovare un posto e accamparci per la notte!»

Vagabondiamo per ore alla ricerca di un luogo che possa fare al caso nostro, sino a quando giungiamo di fronte ad un maestoso edificio, illuminato da moltissimi faretti che emettono delle luci psichedeliche di ogni colore.
Alle mie orecchie giungono delle urla di euforia provenire da dentro il locale.
« Ehi ragazzi! Che ne dite di imbucarci in quella festa laggiù? »
Propone Robert entusiasta.
Sto per rispondergli, quando mi arresto di colpo non appena mi accorgo delle figure di coppiette inoltrarsi per l'ingresso.
Sly sottovoce annuncia:
« Magari se rubiamo i vestiti a quei tipi, potrebbero scambiarci per gli invitati e così avremo libero accesso, senza che nessuno si accorga di nulla.

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