"Questo pomeriggio, rivedrò i miei amici e gli comunicherò la bella notizia.
Ci siamo dati appuntamento al chiosco sulla spiaggia, a Brighton.
Clyde, dopo la mia telefonata si rincuora; visto che l'ultima volta, che ci siamo sentiti, io ero stato ferito ed ero quasi in fin di vita. E lui non aveva più avuto mie notizie.
Il mio amico aveva percepito che mi trovassi in pericolo, così aveva deciso di trovarmi e accorrere in mio soccorso.
Ma il destino decise invece, in un altro modo. Che quella sera, non furono i miei amici a salvarmi... ma che fosse stata proprio lei.Infatti da quel momento, quando ha capito di perdermi; ha finalmente compreso di essere innamorata di me."
I miei occhi si perdono ad osservare, l'azzurro empireo, irradiato dalla luminescenza che emanano i raggi del sole per poi tornare a fissare la mia donna compiaciuto; distesa su di una seduta a sdraio, con il viso rivolto verso il cielo, mentre il sole accarezza la sua pelle dorata.
Mi volto verso di lei e con tono pacato le comunico, piegando le labbra in un sorriso:
« Amore, tra poco dovrò andare. Vado a incontrare i miei amici. Ci vediamo più tardi » affermo, alzandomi di scatto dalla sedia.
« Ok, amore a più tardi! » di rimando risponde. Flette il busto in avanti, per accostare il suo viso al mio e lasciarmi un tenero bacio sulle labbra.
Subito dopo ritorna alla posizione di prima, tornando a distendersi."Oggi è stata una mattinata fantastica, soprattutto, l'improvviso cambiamento, che ha avuto nei miei confronti Alan. Sono tremendamente felice, del suo ripensamento. Non ci speravo sinceramente, in tutto questo. Come non speravo, che lei si innamorasse di me.
I miei amici dicevano sempre, che Pàmela Wilson, era un sogno irraggiungibile, che non avrei avuto speranze con una come lei.
Ma nonostante, avessi avuto i loro consigli, io non ho mai smesso di amarla e ho sempre dato retta a ciò che mi suggeriva il cuore."Mi affretto, a locarmi in bagno per fare una doccia rinfrescante.
Mi pongo davanti al grande specchio, mentre strofino la tovaglia sulla testa energicamente per asciugare i capelli.
Successivamente raggiungo la mia stanza. Spalanco le ante del grande armadio, tirando fuori da esso un outfit estivo semplice; maglietta bianca ( maniche corte) sagomata e bermuda di jeans leggeri.
Discendo gli scalini frettolosamente, portandomi verso il piano inferiore.
La servitù, mi rivolge un saluto, subito dopo essersi accorti della mia presenza.Ricambio sorridendo, accedendo fuori dalla villa a prendere la mia auto.
Todd, ( l'inserviente che si occupa a parcheggiare le auto dentro il garage), si accosta a me, comunicandomi:
« Signor Anderson, la sua auto la sta già aspettando! » afferma il rosso, fissandomi con i suoi occhi castani, con sguardo di gentilezza.
« Grazie Todd, comunque, non è necessario che mi chiami "Signor Anderson". Siamo coetanei più o meno... Chiamami semplicemente Jeff! » enuncio con cordialità, stringendogli la mano amichevolmente.
« D'accordo, se mi da il permesso! Ok, per me è un piacere! »Monto sulla mia auto, abbasso i finestrini, accendo l'aria condizionata avvio il motore e parto.
Durante il tragitto, abilito il mio telefono in modalità bluetooth; facendo partire la mia playlist.
Le strade sono affollate di tantissima gente; bambini che passeggiano con la propria famiglia, coppie che si fermano a guardare le vetrine dei negozi e chi invece, divora un delizioso cono gelato.
Tutto ciò che mi circonda in questo momento, trasmette una sensazione di gioia e allegria."D'estate le strade, sono sempre più affollate, soprattutto durante il pomeriggio. La gente preferisce, gironzolare per la città, per uscire e fare compere e prendere qualcosa di fresco.
E gli amici si riuniscono in gruppetti, organizzando di trascorrere tutta la giornata, fino al tramonto del sole in spiaggia.Purtroppo, io e i miei amici, non ci siamo mai svagati tantissimo. In orfanotrofio, nonostante Suor Miriam, cercasse in tutti i modi di trovare un modo per farci divertire, noi non siamo mai stati contenti.
Saltare con la corda era divertente e anche giocare a campana. Ma sinceramente non è mai stato nulla di eclatante.
Anche se alcuni momenti, trascorsi in orfanotrofio erano davvero divertenti a volte. "Mentre sono rimasto troppo tempo assorto nei miei pensieri, senza accorgermene, ho appena raggiunto la destinazione designata.
Parcheggio la vettura, di fronte al marciapiede e successivamente mi incammino per la spiaggia.Con lo sguardo, vado alla ricerca dei miei amici, cercando di trovare il chiosco di cui mi ha parlato Clyde.
« TANTO NON MI PRENDI! TANTO NON MI PRENDI! » dei bambini, corrono spensierati sulla sabbia calda, giocando a rincorrersi, ridacchiando allegramente. Mi urtano accidentalmente, provocandomi una pietosa caduta sulla sabbia.
« Ci scusi tanto signore! » afferma la ragazzina dalle treccioline, visibilmente dispiaciuta al contrario del fratello.
« Bambini, non dovreste correre così! Rischiate di farvi male seriamente. Continuate a divertirvi, ma senza esagerare! » prorompo, avvertendoli di essere prudenti e di essere meno vivaci.
« Ah, e non preoccupatevi per me, non è successo niente! » affermo sorridendo ad entrambi, con gesto apprensivo.La bambina arrossisce imbarazzata, affermando timidamente:
« Ci dispiace tanto signore! »
Il fratellino, al contrario della sorellina è molto più arrogante.
Con indifferenza, trascina la bambina per un braccio ribattendo:
« Andiamo! »
"Oggi alcuni bambini, sono proprio così vivaci e debosciati. Ricordo che alla mia età, quando ancora avevo sette anni, davo sempre ascolto alle suore e non gli disobbedivo mai. Oggi invece, i ragazzini vengono educati e cresciuti diversamente. "Le suole delle mie scarpe, si infrangono tra la sabbia bianca, mano a mano che cerco di avanzare, senza rischiare di perdere l'equilibrio.
Dopo aver camminato per un po', finalmente, riesco a vedere la grande insegna in legno, con su scritto " Kiosk Of Beach."
In lontananza mi sembra di scorgere le figure di quattro ragazzi. Per adesso non riesco ancora ad individuarli, per il troppo sole.
Ma sono quasi sicuro, siano loro.
Mi avvicino di più al tavolo e in quel momento uno di loro, si volta verso di me. Si tratta del mio amico Steven.
« Jeff, finalmente! » esclama sorridendo.
Robert, Clyde, Sly e Steven, mi vengono incontro tendendo le braccia verso di me, mi accolgono con un caloroso abbraccio.
« Ragazzi, sono contento di rivedervi! Abbiamo tante cose da dirci! »Scosto la sedia per accomodarmi al tavolo accanto a loro.
Robert, si eleva dalla seduta, annunciando:
« Io sto andando a ordinare, ditemi che cosa preferite, vi faccia portare! »
Il nostro amico, subito dopo, si allontana e va a richiedere l'ordinazione.
« A giudicare dalla tua espressione in viso, si direbbe che sei piuttosto euforico. Cosa ti è successo? » domanda assertivo Sly, ammiccando un sopracciglio.
« Beh, è una lunga storia, ma voglio raccontarvela! » affermo, poggiando entrambi i gomiti sul tavolino di frassino.
« Eccomi qua! » esclama Robert, entusiasta, poggiando le nostre fresche bevande sul tavolo, insieme ad un piccolo vassoietto, contenente un mix di stuzzichini.
Iniziamo a sorseggiare le bibite e ad assaggiare gli stuzzichini. Ed io continuo a raccontare la mia vicenda.
« Non mi sono arreso, ho continuato a seguire il mio cuore e alla fine sono riuscito a conquistarla! » concludo soddisfatto.
« Siamo felici per te Jeff, che il tuo sogno si sia finalmente realizzato. A quanto pare Robert, si sbagliava che fosse un'impossibile sogno da realizzare! » enuncia Clyde, rivolgendo uno sguardo di disappunto verso Robert.
« Non volevo che Jeff, soffrisse tutto qui! » risponde Robert, stringendosi nelle spalle.« Pàmela ed io, abbiamo deciso di sposarci fra due settimane! » esclamo entusiasta, con il cuore palpitante di gioia.
« Congratulazioni amico! » afferma Sly, battendomi un leggero colpetto sulla spalla amichevolmente.
« Bene, allora, devi festeggiare l'addio al celibato! » puntualizza Robert, con un pizzico di malizia.
« NO! Scordatelo! Non voglio assistere ad uno spettacolo di striptease erotico! » obietto, corrugando la fronte.
« Ma dai, Jeff, non si tratta mica di tradire la tua Pàmela. Devi soltanto, goderti gli ultimi istanti da single! » sorride sghembo Robert, piegando entrambe le braccia sulla nuca, dondolandosi con la sedia.« L'addio al celibato è una tradizione e non si può cambiare! » afferma Clyde.
« È proprio necessario? » domando infastidito.
« Va bene, d'accordo, ma basta che non vi mettiate strane idee in testa! »
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NEVER ENDING STORY (IN CORSO)
FantasyQuesto sembra essere l'introduzione o la descrizione di un romanzo o di una serie di racconti. Si tratta di una storia di amicizia tra cinque ragazze che si stanno preparando per il loro ballo di fine anno dopo aver appena completato il loro diploma...