Chapter 19 - Real Friends

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Raggiunta la nostra destinazione, ci avviciniamo all'entrata, suono al videocitofono e sul monitor appare il viso di mia cognata Barbie.
« Ciao Amber, che sorpresa! Entra pure!»
I suoi occhi color ambra, si illuminano mentre sul suo volto si forma un tenero sorriso.
Il cancello nero in ferro battuto, della grande abitazione, al passaggio della mia auto si spalanca; permettendoci di entrare all'interno della villa.

Parcheggio la macchina e un attimo dopo essere scese dall'abitacolo, veniamo accolte calorosamente dalla mia dolce cognatina.
I suoi capelli corti con taglio scalato biondo platino, si illuminano alla luce del sole, mentre si avvicina verso di noi abbozzando un gran sorriso tiene per mano la mia piccola e pestifera nipotina Milly.
Quest'ultima è una bella bambina dai morbidi capelli biondi, ricci; che le ricadono dolcemente sopra le spalle.
I suoi grandi occhioni blu, mi scrutano mentre abbozza un gran sorriso correndo verso di noi.
« Zia Amber! Sono così contenta di vederti! È una gioia averti qui! »
Mi salta in braccio e affettuosamente, la copro di mille baci sulle sue gote paffute.
« Milly! Tesoro! Ti stai facendo proprio grande! »
Lauren e Josie a loro volta volgendo uno sguardo tenero alla piccola, che lei ricambia subito salutandole:
« Zie, ci siete anche voi... che bello! »
Esulta " riccioli d'oro," saltellando su un piede sopra l'altro.

Barbie, riprende tra le braccia la bimba dicendole dolcemente:
« Ok! Milly, và a giocare in camera tua. Io e le zie, dobbiamo parlare! »
La bambina ubbidisce. Manda un bacio soffiato ad ognuna di noi e subito dopo corre allegra in camera sua.
La donna rimane poggiata sullo stipite della porta d'ingresso, incrociando le braccia sul petto chiede curiosa:
« Allora ragazze, qual buon vento vi ha condotte qui? »
Prontamente Lauren afferma:
« Per prima cosa, ci faceva piacere vedere te e la piccola, secondo perché abbiamo bisogno di un favore! »
Aggrotta un sopracciglio, corrugando leggermente la fronte, confusa in volto domanda:
« Che succede? Di cosa avete bisogno? »

Mi schiarisco la voce dichiarandole:
« Come vedi, April non è con noi! Non ti sei chiesta il perché? »
« In effetti è strano, visto che April è sempre stata unita a voi, come lo siete appunto tu e le altre»
Rimane interdetta, appena le racconto tutto.
« Vuoi dire che April, da quando è stata invitata a trascorrere un paio di giorni dai genitori, non si è fatta sentire? »
Annuisco sconsolata, ripensando alla visione mostratami da Taiki. Il suo viso così disperato, sembrava senza una via di fuga. Non riusciva a trovare alcun espediente per fuggire... povera April.
Chissà cosa sarà successo... immaginavo che l'improvvisa visita dai suoi genitori, fosse un tranello.

Era fin troppo evidente, ma sembra che a quanto pare lo abbia capito soltanto io.
April è stata fin troppo ingenua. Ovviamente non poteva aspettarsi che la sua famiglia le tendesse un tranello.
« Abbiamo bisogno del jet privato di Bryan, per recarci immediatamente in Texas! »
Affermo con la disperazione nel cuore.
Barbie mi guarda con sguardo compassionevole e subito dopo domanda preoccupata:
« Come lo piloterete? »
« Chiederò a un mio amico, ma per favore. Se puoi farci questa cortesia, te ne saremo grate! »
La donna volge uno sguardo verso di noi asserendo gentilmente:
« D'accordo... ma Bryan lo sa? »
Domanda dubbiosa.
« Ovviamente! »
« Bene, allora... però prima dovete trovare qualcuno che lo piloti. Non posso lasciarti guidare questo bolide, perché non hai il brevetto di volo, ma se qualcuno vi accompagnerà vi lascerò prenderlo! »
Afferma decisa, con tono autoritario e riflessivo.

"- È uguale a Bryan, lungimirante e con la testa sulle spalle. Non mi permetterà mai di guidarlo io sola, perciò dovrò chiedere il favore a Taiki. "
Mi affretto a comporre il numero del mio amico, ma stranamente non risponde lui, ma bensì Seiya; con voce calma e pacata chiede:
« Pronto, chi è? »
« Scusami Seiya, potresti passarmi un attimo tuo fratello, devo chiedergli una cosa importante! »
Rimane silenzioso per qualche istante e subito dopo gli sento proferire:
« Per il momento lui, non può rispondere. È parecchio impegnato, ma se vuoi più tardi potrai richiamarlo! »
Mi propone.
« Volevo chiedergli se, poteva portarci in Texas col jet privato di mio fratello»
Un lampo di genio improvvisamente mi prende, così chiedo a Seiya:
« Tu lo sapresti pilotare? »
« Io sì, ho preso il brevetto di volo qualche anno fa! »
« Fantastico allora ci porterai tu in Texas! »
« Dammi l'indirizzo e arrivo immediatamente! »
Afferma.
« Ti ringrazio infinitamente Seiya! »

Termino la chiamata e attendo il suo arrivo.
« Sta arrivando il mio amico, lui piloterà il jet! »
Le faccio notare, mettendola al corrente della situazione.
Lei annuisce con un cenno del capo.
Ci portiamo nell'hangar dove è riposto il jet di mio fratello.

SEIYA

Nel frattempo, dopo aver fatto una doccia veloce, mi appresto a vestirmi e dirigermi sul posto predestinato. Yaten notandomi andare di fretta, mi chiede:
« Seiya... dove vai? »
Gli rispondo, volgendo lo sguardo verso di lui:
« Devo aiutare un'amica! Ci vediamo dopo Yaten! »
Afferro la mia giacca rosso passione, annodo la cravatta color oro e subito dopo, ascendo gli scalini portandomi al piano inferiore, dove sta parcheggiata la mia auto.
Aziono il telecomando, aprendo lo sportello, inducendomi all'interno del veicolo.
Metto in moto e avvio verso casa Madison, dove Amber e le sue amiche mi stanno aspettando.

Arrivato sul posto, posteggio l'auto e mi avvio all'entrata della villa. Ascendo gli scalini di marmo lucido.
Le mura della villa, sono tinteggiate da un leggero color ocre.
Avanzando mi accorgo di una grande piscina sul retro, con tutt'intorno molti faretti ( spenti ovviamente, perché è giorno).

Una volta entrato, percorro un lungo corridoio e nel frattempo, una bambina molto carina, mi si pone davanti. Osservandomi confusa e contrariata in volto, mi chiede:
« Tu chi sei? »
Di rimando frettolosamente rispondo, abbozzando un gran sorriso:
« Ciao piccola, saresti così gentile da chiamarmi Amber? »
Diffidentemente senza ricambiare il saluto, incrociando le braccia al petto aggrottando un sopracciglio risponde:
« Cosa vuoi... da mia zia?! Chi ti ha fatto entrare in casa mia? »
Mi chino alla sua altezza, dichiarando:
« Ehi, puoi fidarti di me! Sono un bravo ragazzo e soprattutto un amico di tua zia!»
La bambina continua a guardarmi senza proferire parola, rimane lì a fissarmi per lungo tempo e dopo corre sù per le scale, urlando:
« Zia Amber, c'è un tuo amico che vuole vederti! »

La ragazza scende di fretta le scale, avvicinandosi di scatto a me asserisce:
« Seiya, grazie di essere venuto. Perdona i modi di mia nipote, ma devi anche capire...»
La interrompo con un cenno della mano, affermando:
« Tranquilla Amber, capisco perfettamente. Anzi fa' bene, a comportarsi così, visto che il mondo è pieno di gente malintenzionata! »
Si scosta una ciocca di capelli dal viso nel mentre sul suo volto si forma un timido sorriso.
« Ok, adesso seguitemi! »
Avanziamo di un paio di metri e finalmente troviamo il jet del signor Madison.
Subito dopo appena lei, saluta sua cognata e lo stesso fanno le sue amiche, saliamo sul velivolo.
Mi metto alla guida e avvio il motore.

Amber nell'attesa, rimane seduta accanto a me, comincia una conversazione chiedendomi:
« Seiya, posso sapere perché Taiki, non è venuto? »
Senza distogliere lo sguardo dalla cartina geografica, le rispondo:
« Ha avuto un impegno improvviso, non poteva proprio abbandonare. Ma fortunatamente io, ero l'unico libero e perciò mi sono offerto di aiutarvi! »
« Sei stato davvero gentile... troverò un modo per sdebitarmi! »
« Non serve, l'ho fatto con piacere! »
Asserisco.
Lauren con espressione preoccupata in viso, rimane ferma a fissare l'ambiente circostante, volgendo lo sguardo dalla parte opposta afferma:
« Spero che April stia bene e di arrivare in tempo lì! »
Josie e Amber per rasserenarla, le asseriscono:
« Non preoccuparti Lauren, vedrai che aiuteremo April. Stanne certa! Qualunque cosa gli sia capitata, noi la porteremo via da lì! »

Trascorse dieci ore, da quando siamo partiti, giungiamo finalmente a destinazione.
« Bene ragazze, siamo arrivati! »
Si risvegliano dal loro lungo sonno, stiracchiando le braccia sbadigliando chiedono:
« Siamo arrivati? »
Domanda Josie.
« Non perdiamo altro tempo... andiamo! Arriviamo April! »

NEVER ENDING STORY (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora