Chapter 28 - Premonition Of Castiel

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Il mattino seguente, timidi raggi solari si posano sul mio viso e sul suo volto.
Osservo attentamente la mia futura sposa, riversandomi su un fianco, la guardo dormire.
Mi accosto di più lasciandole un delicato bacio sulla spalla, mentre lei sta quasi per svegliarsi; mugugnando stiracchiandosi le braccia, si volta lentamente verso di me e si incolla alle mie labbra.
« Buongiorno amore, dormito bene? »
Di rimando, mentre sul suo viso si forma un sorriso:
« A meraviglia! Con te accanto è tutto magnifico adesso... Prima nulla aveva senso, ma da quando ci siamo ritrovati, la mia vita ha preso una svolta davvero positiva! Credevo non mi volessi rivedere più, dopo il mio comp...»
La interrompo, poggiando delicatamente un dito sulle sue labbra le comunico:
« Io veramente avevo intenzione di venire a cercarti, ma l'orgoglio era più forte. È stata una fortuna, incontrarti sul ciglio della strada ieri sera»

Avvolgo entrambe le mie braccia possenti attorno alla sua vita esile, stringendola forte a me, mentre carezzo con movimenti dolci e delicati i suoi capelli biondi come spighe di grano e morbidi come la seta.
« Tu sei una donna straordinaria e sono felice di aver avuto la fortuna di incontrarti nella mia vita. Hai placato la tempesta che era rimasta in fondo al mio cuore per molto tempo. Ogni istante della nostra esistenza, dobbiamo viverlo al meglio»
Delicatamente avvicino le sue mani alle mie labbra lasciandole un leggero bacio.
« No, sono io ad essere stata fortunata di averti incontrato nuovamente... e soprattutto che tu mi abbia concesso un'altra possibilità, nonostante i miei sbagli! »
Replica con una nota di colpevolezza, volgendo lo sguardo verso il basso.
« Non pensarci più adesso... Ok? »
Concludo distanziandomi lentamente da lei, elevandomi dal letto.

« Ti stai preparando per andare al lavoro? »
Domanda interrogativa, tenendosi il lenzuolo stretto al seno.
« Sì, il tempo di una doccia e mi sbrigo»
Assertiva chiede:
« A che ora tornerai? »
« Sicuramente per cena sarò di ritorno! »
Di rimando rispondo per poi dirigermi nella stanza da bagno.

APRIL

"Sono al settimo cielo, non riesco a credere che mi abbia chiesto di sposarlo e soprattutto di aver avuto la fortuna di incontrarlo.
Devo riferirlo immediatamente alle mie amiche; dopo che andrà a lavorare andrò da loro, ( anche per scusarmi del mio comportamento di ieri, che ho avuto nei confronti di Amber). "
Mi accingo a trovare qualcosa di comodo da indossare, all'interno del suo armadio. Ciò che trovo sono soltanto abiti appesi alle gruccie; camicie, giacche.
Così decido di rovistare tra i suoi cassetti; riesco a trovare una delle sue magliette.
L'unica cosa che al momento io mi possa adattare, visto che la mia roba è rimasta a casa dalle mie amiche.

Subito dopo aver indossato una maglietta, decido di portarmi in cucina per preparare un buon caffè al mio futuro marito.
Nel frattempo avverto alle mie orecchie il rumore dello scroscì dell'acqua, verso la direzione del bagno.
"Ciò significa che Julian è ancora sotto la doccia."

Successivamente ( più o meno passati cinque o dieci minuti) Julian mi raggiunge in cucina, già vestito di tutto punto; indossa giacca nera, camicia bordeaux e pantaloni neri.
« Ti ho preparato il caffè, ne avrai bisogno visto che ancora sei molto assonnato»
Ridacchio osservando il suo viso ulteriormente stanco.
« Sì è vero hai ragione, infatti io se non prendo il caffè non mi sveglio! »
Poggio la tazzina sul mobiletto della cucina, mentre lui addenta un biscotto alle mandorle, attendendo che la sua bevanda si raffreddi.

Subito dopo aver fatto colazione e avermi dato un bacio a stampo, lascia l'abitazione e si dirige verso la sua macchina, mentre io agito la mano per salutarlo simulando un bacio soffiato.
Lui abbozza un sorriso, mentre compie il mio stesso gesto, avvia il motore e parte.

« Spero che adesso tu sia felice... April! »
Subitaneamente nel momento che rimango lungamente ad osservare la macchina allontanarsi, ritorno immediatamente in me non appena avverto alle mie orecchie il suono della voce autoritaria e decisa di Castiel.
Roteando gli occhi e incrociando le braccia sul petto, restando vicino alla soglia emetto un sospiro infastidita domandandogli :
« Ma non avevi detto che non saresti più intervenuto e che quella sarebbe stata l'ultima volta che ci saremmo visti!? Cosa vuoi da me!? »
Lui con aria di sfida, sogghignando afferma:
« Volevo solo avvisarti che "il tuo Julian, " presto ti pentirai di averlo conosciuto. Soffrirai come non hai mai sofferto a causa sua. Lo odierai e l'amore che adesso tu provi per lui... Svanirà! E tu sarai infelice per sempre! Mi dispiace, ma è il corso del destino, non è mia intenzione arrecarti dolore, è soltanto ciò che mi offre la mia premonizione! »
Adirata lo guardo con occhi di odio e con una rabbia immensa, puntandogli un dito contro latro:
« SEI VENUTO A DISTRUGGERE LA NOSTRA FELICITÀ?! VUOI TENTARE DI COSTRINGERMI A LASCIARLO, PER POI CREDERE DI FARTI AVANTI!? »
Senza indugiare mi avvicino verso di lui e con aria prettamente infuriata proclamo a denti stretti:
« Scordatelo! Ho sofferto moltissimo senza di lui e non permetterò mai e poi mai, ad un angelo di intralciare il nostro amore! Dimenticati di me, fingi di non esserci mai conosciuti e lasciami in pace! Per tutto quel tempo ho dovuto sopportare l'imposizione di mio padre e adesso tu vuoi tentare di ostacolare il nostro amore!? »

L'angelo senza proferire alcuna frase, rimane silente con sorrisino beffardo in volto, mentre è poggiato allo stipite della porta con entrambe le mani in tasca.
« Hai sentito cosa ti ho appena detto!? VATTENE! E NON OSARE MAI PIÙ TORNARE E RIMANI INSIEME AI TUOI SIMILI! »

Lui continuando a non pronunciare parola, mantenendo quell'espressione glaciale e beffarda, senza dire niente e benché meno rivolgermi uno sguardo, si innalza in volo e si dissolve avvolto da una miriade di piume nere.

Dopo essere rimasta sola avendo ancora le frasi pronunciate prima da lui, che invadono i miei pensieri e rimbombano alle mie orecchie; non posso fare a meno di pensarci.
"Cosa avrà voluto significare? Che lo abbia fatto per rabbia... O magari era davvero una premonizione?

NEVER ENDING STORY (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora