AMBER
Davanti ai miei occhi si estende un'immensa distesa verde, adornata da una miriade di sedie disposte ordinatamente l'una accanto all'altra, pronte ad accogliere le famiglie dei neodiplomati. Le famiglie guardano con ansia e orgoglio verso un palco appositamente allestito, dove, uno dopo l'altro, gli studenti potranno finalmente ricevere il loro diploma.
Oggi è il giorno tanto atteso, il momento che abbiamo sognato per anni. Io, Amber, insieme alle mie quattro inseparabili amiche, stiamo per coronare il nostro sogno di diplomarci. È giugno, e il caldo è opprimente, ma ciò non ci impedisce di indossare le tradizionali toghe con il caratteristico copricapo, il "tocco", che conferisce un'aria solenne e festosa all'evento.
Dopo qualche attimo di attesa, noto che sul palco sta salendo il nostro rettore. Con un atteggiamento disinvolto, ma al contempo visibilmente emozionato, inizia a parlare al pubblico, esprimendo la soddisfazione e l'orgoglio che permeano gli studenti di questa scuola. Le sue parole risuonano nell'aria, creando un'atmosfera di celebrazione e commozione. Dopo una serie di elogi e riconoscimenti, finalmente arriva il momento culminante della cerimonia: la consegna dei diplomi.
Prima di salire in macchina per festeggiare, decidiamo di immortalare il momento con alcuni selfie. Con i diplomi in mano e sorrisi radiosi sui volti, ci scattiamo foto insieme, circondate dalle nostre famiglie, che applaudono e gioiscono per i nostri successi. Una volta completato il nostro servizio fotografico, ci liberiamo delle toghe, che risultano essere davvero pesanti e ingombranti, e ci sentiamo finalmente pronte a festeggiare questa nuova fase della nostra vita.
Il sole splende alto nel cielo, e il profumo del mare riempie l'aria mentre ci sdraiamo sui teli. La sabbia calda sotto di noi è un invito a rilassarci e godere di questo momento di libertà. Ridiamo e scherziamo, mentre i nostri pensieri si allontanano dalle preoccupazioni scolastiche.
«Dai, facciamo una gara a chi si tuffa per prima!», propone Mirna, e senza pensarci due volte, tutte noi ci alziamo in piedi, pronte a correre verso l'acqua. I nostri costumi colorati brillano sotto il sole, e il suono delle onde che si infrangono sulla riva accompagna le nostre risate.
Il tuffo è rinfrescante, e subito ci immergiamo in un gioco di spruzzi e risate, dimenticando il mondo esterno. Ogni tanto ci ritroviamo a galleggiare, guardando il cielo azzurro e le nuvole che passano, mentre ci lasciamo cullare dalle onde.
Dopo un po', risaliamo a riva, esauste ma felici. Ci sistemiamo di nuovo sui teli, e mentre il sole continua a scaldarci, condividiamo storie, sogni e progetti per l'estate. La sensazione di spensieratezza è palpabile, e il legame tra di noi si fa sempre più forte.
«Non vedo l'ora di tornare domani!», dice Lauren, mentre si aggiusta i capelli. «Questa è solo la prima giornata di tante avventure!» E in quel momento, tutte noi sappiamo che questa sarà un'estate indimenticabile.
Successivamente, esserci goduti degli attimi di assoluto relax in spiaggia, decidiamo di tornare a casa e di prepararci al grande evento che ci attende.
Una alla volta entriamo in doccia. Le mie amiche, si sono trasferite da me, da qualche mese. Siamo andate a vivere tutte insieme, a diciassette anni e mezzo.
Ognuna di noi è intenta ai preparativi, chi si trucca, chi acconcia i capelli, chi controlla l'abito, per vedere che non ci siano imperfezioni o abbia bisogno di qualche botta di ferro da stiro; oppure qualcuna intenta a scegliere i gioielli e gli accessori da indossare.
Alla fine, dopo questa "grande impresa" siamo tutte pronte.« Ho telefonato ad Alek, per sapere a che ora vengono a prenderci, ma non mi ha risposto! Gli mando un messaggio, per saperlo! Sperando che risponda» ci informa April, brontolando, scostandosi una ciocca di capelli dal viso.
Dopo mezz'ora, tutte agghindate, attendiamo invano il messaggio di risposta, mandato da April.
Trascorsi altri dieci minuti, spazientita, afferro le chiavi della macchina, sbottando infervorata:
« Andiamo noi! Se attendiamo ancora, di questo passo finiremo per passare la serata a casa!»Ci infiliamo in macchina, dirigendoci al luogo della festa. Una volta lì, ci investe il caos totale. Rombi di macchine e moto, chiasso di ragazzi che si immettono nella calca della folla. La villa dove si svolge l'evento è enorme; il proprietario è il padre di Colin, il ragazzo di Josie. Che essendo un uomo d'affari, non c'è mai e quindi, lascia tutto nelle mani del figlio. Anche pur sapendo che è parecchio irresponsabile, per la giovane età.
Accediamo all'interno, con molta difficoltà. Riusciamo ad addentrarci e nel frattempo, cercare con gli occhi qualcuno dei nostri ragazzi.
Josie avvista Alek e avvisa April, poi mano a mano, vediamo avvicinarsi anche Colin e gli altri. Li raggiungiamo e subito April, con la vocina smielata gli fa notare:
« Alek, ti ho mandato un messaggio, non l'hai visto?! »
Lui risponde con aria innocente:
« No, tesoro, sai tende a difettare ultimamente!» cercava di sviarla dai suoi dubbi.
« Davvero!? O c'è qualcosa che mi stai nascondendo?» gli lancia uno sguardo indagatorio ponendosi innanzi a lui, con entrambe le mani poggiate sui fianchi, continuando a scrutarlo sospettosa.
« Cosa vorresti insinuare amore mio!? Non potrei mai nascondere nulla al mio tesoro prezioso, lo sai che ti amo!» la attira a sé, cingendola dai fianchi, tenendola stretta.
« Non parliamone più, d'accordo? » la stringeva ancora di più a sé, avvicinando il suo viso a quello di April, sorridendo beffardo.
« D'accordo non ne parleremo fino alla fine della serata, ma dopo devi promettermi che mi dirai tutto! » afferma la mia amica con tono di voce piuttosto serio, mentre lo fissa con i suoi occhi azzurro cielo colmi di dubbiezza.
« Ma April, te l'ho già detto tesoro, non c'è niente di cui parlare, semplicemente non ho ricevuto le notifiche ecco la motivazione! » cercava di essere convincente, lo si intuisce dal suo tono di voce inquieto e alterato.
« Va bene, Alek voglio crederti! » appoggia le mani sopra le sue spalle e alza il viso per guardarlo con uno sguardo rammaricato e amareggiato.
" Sicuramente April, non crede ad una sola parola pronunciata da lui, ma al momento mantiene la calma, solamente per arrivare infondo a questa questione. Non convince neanche me, il comportamento di Alek, sono certa che stia tramando qualcosa. La verità prima o poi verrà alla luce."Percepisco delle mani sui fianchi ed è allora che realizzo; Francis, vi stava trascinando in pista. Tutte lo coppie di quel momento iniziano le danze.
Dopo il primo lento, si distanziano da noi, con una scusa, uno dopo l'altro.Passati cinque minuti, spazientita dalla situazione, decido di andare a cercarlo. Mi incammino portandomi verso l'esterno della villa e da tutta quella confusione.
Un enorme parco, illuminato solo da torce da giardino; tutt'intorno alla villa. Attraverso una grande fontana, raggiungo il gazebo, e da lì odo provenire dei lamenti alquanto sospetti. Di solito, non origlio una coppia che sta facendo sesso, ma trattandosi del fatto che i nostri ragazzi sono scomparsi, ho la sensazione che sia uno di loro.Mi avvicino di soppiatto e la luce fioca delle torce, e della luna mi rivelano le figure di due ragazzi: un ragazzo e una ragazza, si trovano in atteggiamenti apparentemente intimi e il ragazzo guarda caso, è Francis. Quando si accorge di me, velocemente si ricompone, cercando di raggiungermi, latrando:
« Amber, per favore, perdonami! È stata lei che mi ha provocato! »
Da lontano sento pronunciare la frase:
« Figlio di puttana! »
Lui, sempre correndomi dietro, mentre io avanzo imperterrita a volermene andare al più presto da quel luogo, esclama:
« Ti giuro, che non accadrà più! »Mi arresto di colpo, voltandomi verso di lui, annunciando cinicamente, con sguardo glaciale:
« Certo che non accadrà mai più! Perché da questo momento io e te, abbiamo chiuso! »
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NEVER ENDING STORY (IN CORSO)
FantasyQuesto sembra essere l'introduzione o la descrizione di un romanzo o di una serie di racconti. Si tratta di una storia di amicizia tra cinque ragazze che si stanno preparando per il loro ballo di fine anno dopo aver appena completato il loro diploma...