Chapter 72 - Sacrifice

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Robert, in quel momento di disattenzione, mentre ero sommerso dai miei pensieri, è entrato nella mia mente ed è venuto a conoscenza di una verità non ancora rivelata, per il quale, con tono indagatorio e sguardo dubbioso mi domanda nuovamente. Le sue sopracciglia si aggrottano.
« Di quale verità stavi parlando prima? Cosa mi stai nascondendo Clyde?! Che ti sei innamorato di Heather, forse!? È questo che vorresti dirmi?! »
Le sue mani afferrano entrambi i lembi della mia camicia, mentre mi approssima violentemente alla parete del locale.
Sly e Steven, a quel punto cercano di intervenire, ma invano visto che Robert sembra pervaso dall'ira e soprattutto è inconsapevole delle sue azioni, data la sbronza.

« Robert, adesso smettila! Perché te la stai prendendo con Clyde!? Lui non ha fatto niente! » chiarisce Sly, assumendo un espressione contrariata in viso.

Il rosso non demorde, continua a tenere i suoi occhi castani, fissi su di me.
Mi osserva con disprezzo, contraendo la mascella, mentre rafforza la presa sul colletto della camicia.
« Non so di cosa tu stia parlando, Robert. Le tue sono soltanto illazioni, smettila di dire certe assurdità! » affermo acido, mentre il mio sguardo glaciale lo fredda all'istante.
« Allora spiegami, a cosa ti stavi riferendo poco prima. Di quale verità parlavi? » prosegue imperterrito.
« Io, Sly e gli altri, stavamo pensando di fare una sorpresa a te e a A... A Heather, per il vostro regalo di matrimonio! » affermo sicuro, convinto che dopo questa rivelazione si sarebbe distolto dai suoi pensieri nefasti.

« Ah sì!? Ma tu credi di poter prendere per il culo me!? CI CONOSCIAMO DA ANNI, IL NOSTRO RAPPORTO È COME SE FOSSE FRATERNO, SAPPIAMO TUTTO L'UNO DELL'ALTRO. È IMPOSSIBILE NASCONDERMI NIENTE! » dichiara irato.
« Ti assicuro Robert, che è la verità! Non avrei alcun motivo di mentirti. Poi su cosa dovrei mentirti, avanti, dimmi cosa ti passa per la testa in questo momento? » enuncio guardandolo dritto negli occhi, senza temere alcuna delle sue minacce.

Improvvisamente, la presa che fino a pochi istanti prima si era fatta salda, adesso diventa sempre più debole e il suo corpo si distanzia dal mio.
Rimane immobile davanti a me, con lo sguardo riverso al suolo, non avendo il coraggio di rivolgermi la parola e benché meno di guardarmi negli occhi.
Stringendo i pugni sui fianchi, con aria prettamente adirata.
« È vero Robert, ciò che ti ha appena detto Clyde. Stavamo proprio pensando di farvi una sorpresa infatti. Ma tu con le tue accuse ingiustificate, ci hai costretti a dirtelo prima del previsto e ci hai rovinato la sorpresa» bofonchia Steven, fingendo di essere deluso dal fatto di aver tirato fuori l'argomento "sorpresa."

« M- mi dispiace ragazzi, davvero! Non avrei dovuto accusarti senza averne avuto prima la certezza. Perdonami Clyde, prometto che non accadrà più! E che prima di avventarmi contro di te e accusarti nuovamente, ne parleremo da persone civili! » afferma, piegando le labbra in un sorriso forzato.
Mi si approssima per accogliermi in un caloroso abbraccio.
« Perdonami fratello, non so perché ho reagito a quel modo. Probabilmente, l'alcool mi avrà dato alla testa! Forse è meglio terminare qui la serata, anche perché domani dovremo essere tutti in gran forma! » puntualizza Robert, staccandosi velocemente da quell'abbraccio, mentre si accinge a salutare Sly e Steven e si dirige alla porta, agitando la mano, lascia il locale, attraversando il corridoio, dove i faretti che emanano luci psichedeliche di vari colori lo investono.

Il suo comportamento lascia tutti noi attoniti e basiti allo stesso tempo. Non ci aspettavamo minimamente questo genere di atteggiamento da parte sua.
Io, non ho pensato neanche per un istante all'eventualità che potesse arrivare a captare i miei pensieri e riuscire a scoprire la verità. Ci è mancato veramente poco.
"Magari sarebbe stato meglio, se avesse saputo tutta la verità. Ma se il destino ha preso una simile svolta, ciò significa che non era ancora arrivato il momento per raccontargli tutto.
C'è tempo per tutto, e arriverà il momento in cui sarò pronto a confessargli ogni cosa.
Comunque è molto strano il suo modo di fare, che fino a pochi istanti prima si era scagliato contro di me come un leone inferocito con il suo nemico e adesso tutto d'un tratto ha deciso di farsi perdonare e di chiedere scusa come niente fosse.

Sono sicuro che in qualche modo sia riuscito a captare qualcosa, riguardo ai miei pensieri. Anche se non è riuscito a decifrarli sicuramente avrà capito che io insieme agli altri lo stiamo tenendo all'oscuro da una certa situazione, anche se non ne conoscerà la ragione ma resta il fatto che adesso inizierà a dubitare di noi e sulla nostra fiducia. "

Senza proferire alcuna parola, i miei amici si elevano di scatto all'impiedi, scambiandosi un frettoloso saluto con me per poi distanziarsi l'uno dall'altro e dirigersi verso l'uscita.
« Ci vediamo domani, Clyde! » asserisce Sly e subito dopo, rivolgendo uno sguardo verso il suo orologio da polso afferma ridacchiando:
« Anzi, più tardi, visto che si sono fatte quasi le tre e mezza » sottolinea Steven, sorridendo.
« D'accordo, andiamo!» affermo, per poi dileguarmi e incamminarmi verso la mia vettura.

Durante il tragitto, mentre sono intento alla guida, ancora una volta, la mia mente rammenta l'accaduto di pochi istanti prima; riguardo il comportamento di Robert e il timore che prima o poi, possa venire a conoscenza della verità da un momento all'altro, mi logora i pensieri.
Nonostante volessi che accadesse da una parte, da un'altra non voglio, perché questo significherebbe dare un nuovo dispiacere al mio amico e magari questa volta, senza alcuna possibilità di ripresa.
E questo mi rattrista, perché in fin dei conti, io e Robert, ci conosciamo sin da quando eravamo due bambini in fasce e abbiamo imparato a volerci bene come fossimo fratelli di sangue.

Come potrei dirgli, che per salvargli la vita sono stato costretto a fargli credere una realtà diversa e fargli vivere una vita piena di bugie e menzogne. Come posso spiegargli che la sua amata, è morta da tempo ormai e che quella ragazza che sta per sposare - anche se per finzione - non è altri che Angie, é che purtroppo Heather è stata uccisa nel giorno in cui era andata a scegliere l'abito nuziale.

Mentre questi pensieri si insinuano prepotenti, come un potente uragano, le note della canzone del mio artista preferito " Vancouver Sleep Clinic " Through The Night, mi aiuta a riflettere su molte cose ma allo stesso tempo anche a rilassarmi.

Premo sul tasto per abbassare i finestrini, per permettermi di accendere una sigaretta e aspirare il fumo all'aria aperta.
"Non mi va di impregnare l'interno della mia auto con il forte odore di tabacco."
Osservo fuori dal finestrino, il cielo nero costellato, senza distogliere lo sguardo dalla strada e ripenso ad Angie e all'unico bacio che ci siamo scambiati ieri.
"Anche se breve, ma è stato intenso. Avremmo voluto che quel momento non finisse mai, ma purtroppo i migliori istanti hanno sempre le ore contate."

I miei occhi luccicano, mentre si colmano di lacrime.
Mi lascio coinvolgere dai ricordi, accompagnati dalle note di quella canzone, mentre le lacrime continuano a rigare il volto copiose.

Dopo poche ore di tragitto, decido di tornare alla mia "dimora" - la stanchezza ha appena preso il sopravvento. -
Arrivato alla mia roulotte, accedo all'interno e mi trascino in camera mia.
Prima di sdraiarmi sul letto e finire tra le braccia di Morfeo, vado in bagno a fare una doccia calda e rilassante, per smaltire la sbornia e calmare i nervi.
Alla fine, senza curarmi di indossare i soliti indumenti che uso di consuetudine, senza accorgermene mi distendo sul letto, cadendo in un sonno profondo.

FINE FLASHBACK

NEVER ENDING STORY (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora