Chapter 58 - Mutual Hatred

5 2 2
                                    

ROBERT

Sopraggiunti nel luogo, dove si terranno i festeggiamenti; varchiamo una mastodontica cancellata, per immetterci all'interno della villa.
Heather, mi stringe la mano e in quel momento avanziamo dentro il locale.
Il padre di Pàmela, una volta essersi accertato che gli sposi e gli ospiti, fossero arrivati dà il cenno ai musicisti, di poter cominciare a suonare.

Durante l'ingresso dei freschi sposi, l'orchestra comincia ad esibirsi. Della musica classica, risuona in tutto l'ambiente circostante. Jeff, prende Pàmela tra le sue braccia e iniziano a danzare sulle note di una melodia violinistica.
« Sono davvero adorabili! » afferma Heather, poggiando la testa sul mio braccio, mentre rimane intenta ad ammirare i due sposi danzare.
« Sì, Jeff non era mai stato così raggiante, in tutta la sua vita! » enuncio, notando l'espressione gioiosa sul viso del mio amico. Lo vedo sorridere, mentre la guarda negli occhi.

Tutti gli ospiti, vanno a sedersi ai propri tavoli, ammirando la bellissima coppia.
Il cameriere si accosta, a noi, domandando cordialmente:
« Buon pomeriggio signori, gradireste dello champagne? »
Versa all'interno dei nostri bicchieri, l'alcolico e si allontana galantemente.

La serata trascorre serena e abbastanza movimentata. Dopo gli sposi, tocca agli invitati continuare le danze. Io e Heather, durante il ballo, ci guardiamo intensamente negli occhi, sotto le luci colorate e ondeggianti che irradiano tutta la villa, in quest'occasione.
Mentre Clyde, Sly e Steven, essendo ancora single, rimangono seduti al loro tavolo e intraprendono una conversazione fra di loro.

                              SLY

Io e i miei amici, abbiamo preferito rimanere seduti, al nostro tavolo e conversare tranquillamente. Non ne vale la pena, ballare senza avere una dama.
« Brindiamo alla nostra amicizia e alla felicità, dei nostri amici Jeff e Pàmela! » esclama Clyde, innalzando il calice e lo stesso facciamo io e Sly.
Improvvisamente, avverto un po' di calore e sento il bisogno di volermi rinfrescare in piscina.
« Ragazzi, scusate, devo andare a prendere una boccata d'aria! Credo di aver bevuto un po' troppo champagne! » puntualizzo scherzosamente, mentre mi passo una mano frettolosamente sulla fronte, per asciugare il sudore.
« D'accordo, ci vediamo dopo Sly! » proclama Steven, mentre sorseggia il suo champagne.

Nel frattempo, mi allontano e proseguo verso la piscina.
Mi getto dentro quelle acque fredde e cristalline, con indosso gli abiti, però prima tolgo la giacca.
In quel momento di refrigerio, percepisco una sensazione di assoluto relax, prendere possesso di me.
Successivamente, esco dall'acqua e vado ad asciugarmi sul bordo piscina.
Mi libero della camicia, rimanendo con i soli pantaloni addosso.
Afferro dalla tasca della giacca, il mio accendino e il pacchetto di sigarette: ne sfilo una e me la porto alle labbra.

« Ciao, per caso ne avresti una anche per me? »
Mi distolgo di colpo dai miei pensieri, volgendomi immediatamente verso la ragazza che mi sta accanto.
« Eh! Ah, s-sì certo! » affermo balbettando, mentre la guardo in viso con espressione meravigliata. La donna mi scruta, da capo a piedi, esclamando:
« Bella serata, per decidere di fare una nuotata! » afferma, notando i miei abiti zuppi, gettati sul pavimento.
« Non ho resistito, sinceramente, fa' un po' troppo caldo questa notte. E sentivo il bisogno di rinfrescarmi! »
Affermo, mentre le porgo la sigaretta. Accosta il suo viso al mio, permettendomi di avvicinare l'accendino e accenderla.

Ci guardiamo negli occhi entrambi, senza proferire alcuna parola.
« Grazie, comunque io sono Edith! » enuncia la bionda, ammiccando un sopracciglio.
« Sly. Cioè, Sylvester, ma per gli amici, Sly! » affermo sinceramente, grattandomi il capo imbarazzato.
« Preferisco chiamarti Sly! Ti si addice di più! » dichiara scherzosamente.
« Stamattina, in chiesa, eri presente? »
Le chiedo, espirando il fumo dalla bocca.
« Ero con le mie due amiche, Stephanie e Angie, ci trovavamo un po' lontane dagli altri invitati. Sicuramente, non mi avrai notata proprio per questo!» dichiara.
« Ah, può essere. Ma comunque, resta il fatto che adesso ci siamo conosciuti!» proclamo sorridendo malizioso.
« Probabilmente, il destino voleva farci incontrare! » ridacchia divertita.
« Se vuoi torniamo dentro, e andiamo a ballare! » le propongo.

NEVER ENDING STORY (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora