Chapter 39 - The Truth (1 Parte

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LUPIN

La serata continua a proseguire normalmente, accompagnata dall'ininterrotta sinfonia suonata dall'orchestra, che ravviva la sala da ballo.
Jeff e Pàmela, danzano sotto i riflettori, dal quale riflettono luci abbaglianti che ornano tutto l'ambiente circostante, sulle note di un valzer. I presenti ammirano la giovane coppia, meravigliati per il modo poetico che adottano nel danzare, acclamando freneticamente, mentre si complimentano con i genitori della signorina Wilson, fantasticando sul bel nipote del Conte.

Per tutta la sala si ode il vociferare degli ospiti e i loro sguardi fissi sulla giovane coppia di ragazzi, che sta danzando al centro degli invitati.
Improvvisamente Mellory, rivolgendo uno sguardo al consorte, senza distogliere gli occhi dai due ragazzi dichiara orgogliosa, professando insieme a me:
« Conte Nippen, devo complimentarmi con lei. Suo nipote formerebbe una splendida coppia, insieme a nostra figlia... Non trovi Alan? »
Il consorte, increspa le labbra in un fievole sorriso, scuotendo il capo in un cenno d'affermazione, mentre versa dello champagne all'interno della coppa.
« Mellory, noi non possiamo decidere per lei. Non siamo nell'epoca del 1700, nel tempo in cui i genitori si prodigavano a scegliere marito per i figli. Adesso tutto è diverso. Lei è libera di fare le proprie scelte. Se dovesse nascere qualcosa tra i due, allora ben venga... Ma comunque, sì sono d'accordo anch'io con te! »
Conclude, fissando la sua donna radiosamente.
« Signor Wilson, mio nipote sono sicuro che sia attratto da sua figlia! Ne sono certo, visto il modo che ha di guardarla e di danzare. Oh! Oh! Mi ricorda me, da giovane! »
Affermo, volgendo uno sguardo ai ragazzi, mentre fingo di perdermi tra i ricordi.
« Ma è da così poco tempo che si conoscono. Perciò non credo provino qualcosa l'uno per l'altra. Non le sembra fin troppo prematuro? »
Dichiara tranquillamente, voltandosi verso la mia direzione.

« Inoltre questa sera, sarà ancora più speciale visto che in occasione di questo evento, oggi è il suo compleanno. È in occasione mostreremo un grande oggetto di valore - il diamante, la rosa del deserto! È un regalo per la mia adorata figliuola, che sono sicuro rimarrà affascinata! »
"Bene, al momento giusto senza che nessuno si accorga di nulla e appena le luci si offuscheranno, io e Fujiko entreremo in azione. Mi dispiace per la ragazza, ma anche per la mia adorata Fujiko. Non posso deluderla, le ho promesso che avrei rubato quel diamante per lei e lo farò!"

« Oh, capisco! Questo è il miglior regalo, che potesse farle. Sono sicuro che la ragazza sarà felice di questo dono! »
Alan, mi osserva serenamente mentre abbozza un modico sorriso.
Prende per mano la sua consorte, ed entrambi dopo essersi scusati con noi, si allontanano per gettarsi anche loro a danzare.
Lasciando me e Margaret ( alias Fujiko) in un angolo isolato della sala.
Nel frattempo, approssimandosi al mio orecchio, sussurra chiedendomi:
« Lupin? Cosa facciamo? »

La fisso per qualche istante e subito dopo le enuncio sottovoce:
« Attendiamo che vengano consegnati i regali alla ragazza, cosicché dopo possiamo agire! »
Fujiko, osserva attentamente gli invitati intenti a danzare, per poi asserire:
« Questo non sarebbe il momento propizio? »
Chiede, inarcando un sopracciglio con fare furtivo.
« Desteremmo dei sospetti, se guarda caso, proprio nel momento il diamante venisse rubato, si accorgessero della sparizione dei conti. Perciò, per questo è meglio essere prudenti e muoverci con cautela»
La rossa, piegando le labbra in un sagace sorrisino, lentamente poggia le labbra sulla coppa di champagne per berne un sorso e subito dopo, fissandomi afferma:
« Hai ragione! »

JEFF

Continuo a fissarla estasiato, mentre la afferro, poggiandole una mano sopra la schiena e delicatamente si piega verso il pavimento con sinuosità, terminando la danza in un romantico caschè. Per poi senza accorgermene e controllare i miei impulsi, fiondarmi sulle sue labbra e baciarla con enfasi.
I suoi occhi viola mi fissano stupefatti, incrociando i miei neri e profondi - come il buio in una foresta.
Pàmela, mi osserva sorpresa, senza emettere alcun fiato e bloccando ogni movenza. Stranamente, forse per il solo motivo che in quel momento tutto stesse accadendo sotto gli sguardi compiaciuti e allo stesso tempo attoniti dei presenti. Sarebbe risultato poco gradito, se mi avesse mollato uno schiaffo oppure si fosse distanziata bruscamente.
"O magari, in fondo, anche lei desiderava essere baciata? Si sarebbe aspettata questo genere di atteggiamento visto il mio comportamento e il modo che ho avuto di fissarla mentre ballavamo.
Ma se gli rivelassi la mia vera identità, sicuramente non sarebbe così estasiata, visto che io sono considerato, "plebeo."
Sinceramente ho un po' di paura a dirle la verità, ma prima o poi dovrò pur farlo. Lei deve innamorarsi di Jeff Anderson, non di Jeffrey Nippen.
Qualunque cosa accada, io non posso nascondermi ancora. Devo dirglielo e ho deciso di farlo proprio questa sera."

Pàmela, arrossisce di botto e timidamente, si distanzia lentamente da me e senza pronunciare alcuna parola, velocemente si dilegua tra la folla e va a rifugiarsi in giardino. Nell'immediato seguìto a raggiungerla, sotto gli sguardi interdetti dei presenti.
« Pàmela, ti prego, aspetta! Scusami, non so perché io ho... »
Di colpo mi arresta, allungando una mano verso di me, rassicurandomi:
« Perdonami Jeff, se mi sono comportata a quel modo. Ma è, che mi sono sentita in imbarazzo, circondata da tutta quella gente in quel momento! »

Entrambi andiamo a sederci, sopra il bordo piscina, giungendo le nostre mani una sopra con l'altra e in quell'istante i nostri occhi si fissano nuovamente.
« Perché in realtà quel bacio, non mi ha turbata affatto. Anzi, ne sono stata felice. Per essere il nipote di un conte, sei un ragazzo abbastanza semplice e speciale. Il tuo gesto mi ha lasciata, davvero senza parole! »
Dubbioso e impensierito domando, deglutendo faticosamente:
« Non ti è stato gradito quel gesto?»
Pàmela, abbozzando un dolce e comprensivo sorriso, mentre accosta il suo viso al mio afferma:
« Altro ché! Però, non me l'aspettavo, questo sì! Ma comunque è stato fantastico!»

Congiunge le sue labbra sulle mie, mentre le sue mani si incrociano tra le mie.
« Pàmela, c'è una cosa che devo dirti! Ma ti prego di ascoltarmi e di comprendermi. Poi, se non vorrai più avere a che fare con me, lo capirò. Ma devo dirtelo! »
Proseguo, mentre avverto i battiti del mio cuore pulsare sino alle mie orecchie, sfondando i timpani.
« Jeff? Che succede? »

LUPIN

Dopo che i due ragazzi hanno lasciato la sala, a seguito dell'inaspettato bacio.
I genitori della ragazza, insieme agli altri invitati continuano a discutere sul comportamento avuto di Pàmela.
« Probabilmente, sarà stata in imbarazzo per la presenza degli ospiti e soprattutto... Di noi! »
Puntualizza la moglie, fissandolo con i suoi occhi glicine, portandosi una ciocca di capelli rosso mogano dietro l'orecchio, toccandosi nervosamente i pendenti che indossa in entrambe le orecchie.
« Come si è permesso di turbarla così?! »
Afferma contrariato Alan.
« Stai calmo, sono sicura che non è stata affatto turbata. Ovviamente è stato un bacio inaspettato, perciò è normale che abbia avuto quella reazione! »
Sovrapponendomi alla loro discussione, dichiaro tranquillamente:
« Sono sicuro, che risolveranno. Non è necessario che si intrometta. Sua figlia oramai è abbastanza adulta, perciò è capace di sbrigarsela anche da sola»
« Comunque sia, adesso andrò a chiamarla e le dirò di rientrare. Visto che tra poco si doneranno i regali! »
" Finalmente, si va in scena! "

Abbozzando un leggero sorrisino malizioso.

PÀMELA

« Jeff, cosa succede? Avanti, non tenermi sulle spine! »
Lo prego di proseguire nel discorso, curiosa e al contempo spaventata da cosa dovrà rivelarmi da un momento all'altro.
« Io non sono Jeffrey Nippen! Non sono un nobile. Sono un orfano e il mio nome è Jeff Anderson! »
Alla sua rivelazione, lo osservo interdetta, mentre mille dubbi assalgono la mia mente.
"Mi ha mentito!? Per tutto questo tempo!? Mi aveva nascosto la verità!? Perché lo ha fatto?! "
« TU!? MI HAI MENTITO!? SIN DALL'INIZIO!? E NON SOLO HAI PRESO IN GIRO ME, MA ANCHE I MIEI GENITORI! SEI STATO MESCHINO JEFF, NON MI ASPETTAVO QUESTO COMPORTAMENTO DA PARTE TUA! E DIRE CHE FINALMENTE, SEMBRAVA ESSERE CAMBIATO QUALCOSA IN ME... MA ADESSO! »
Jeff, mi osserva con gli occhi velati dalle lacrime, dichiarando con voce strozzata dal pianto:
« Perdonami Pàmela! Ma dovevo farlo, altrimenti, non sarei potuto essere il tuo accompagnatore la sera del ballo di fine anno e non avrei potuto conoscerti. Era l'unica scusa, per non farti allontanare da me! »
Esalando un profondo sospiro, si inginocchia dinnanzi a me, prendendo entrambe le mie mani sulle sue, poggiandole sul suo petto.
« Io ti amo, Pàmela. Sin dal primo giorno! Da quella sera del nostro primo ballo. La prima sera in cui ci siamo conosciuti! »
Alle sue parole appena proferite, continuo a fissarlo confusa.
Percependo sincerità nelle frasi appena pronunciate.

"Forse, veramente lo avrà fatto solamente per non perdermi. Magari, è innamorato di me.
Cosa dovrei fare adesso?

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