Chapter 55 - Bachelor Party ( part two)

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La prima settimana della fine di giugno, è già trascorsa velocemente. Manca solo un altro weekend e dopo finalmente, arriverà il giorno tanto atteso con ansia.
Il giorno che potrò rivedere la mia Pàmela, quello in cui ci scambieremo gli anelli, per dichiarare il "sì," tanto sospirato.
"Come da tradizione, ci è proibito vederci anche una settimana prima del matrimonio. Così Alan, mi ha dato il permesso di alloggiare da solo, dentro la sua dépendance per evitare di incontrarci.
Anche se io non sono un tipo scaramantico, che sta a credere a queste usanze antiche, però lei sì.
E comunque, è meglio rispettare sempre le tradizioni. "

Questa mattina, mi sto recando al lavoro come al solito.
Alan ed io, ci troviamo bene l'uno con l'altro. Collaboriamo insieme ormai, da più di dieci giorni. È sinceramente il lavoro che si deve svolgere qui, non è affatto pesante, anzi è molto divertente e mi aiuta a distogliermi dai pensieri per un po', per allontanare il desiderio di andare da lei o di chiamarla al cellulare.
Il mio lavoro consiste nel gestire le spedizioni di tutto il mondo.

Sfinito dal lavoro sfiancante di stamattina, al momento della pausa, mi reco in un fast-food, per mangiare qualcosa di veloce e subito dopo a tornare in fabbrica.

PIET

Da quando Tommy è stato arrestato, e April ha avuto il coraggio necessario di mollarlo e di denunciarlo; siamo andati via da New York e siamo tornati a Londra; nella mia città natale.
"Ho intenzione di chiedere l'annullamento del mio matrimonio, cosicché possa celebrarne uno vero ."
April, mi ha sempre dimostrato, sin dal primo istante in cui abbiamo deciso di andare a vivere insieme, di ricambiare profondamente nei miei confronti.
Al contrario della mia ex moglie; perché lei è già innamorata di un certo Julian.

"Ma se magari le cose erano diverse fra di noi, sicuramente April avrebbe potuto essere felice con me. Ma sono contento comunque che le cose abbiano preso questa svolta, perché ha riservato per me, qualcosa di meraviglioso e di indescrivibile. La gioia più grande che la vita mi abbia concesso. La donna che ha aperto la porta del mio cuore, che da tempo era stata oscurata, adesso è stata irradiata dalla luce che emanano i suoi occhi; sinceri e limpidi come le acque dell'oceano."

Ogni giorno è un dolce risveglio, con lei accanto a me.
La osservo dormire di spalle. I suoi boccoli dorati, si spargono sul cuscino di seta bianco.
Un timido raggio di sole, che irrompe impetuoso dalle tapparelle della finestra, illumina il colore intenso dei suoi capelli, morbidi e lucenti.
Si rigira nel letto, mugugnando come una dolce creatura delle fiabe; come la bella addormentata.
« April» le sussurro dolcemente, solleticandole l'orecchio.

Arriccia il nasino, portandosi le coperte sul petto, sorridendo, mentre si stiracchia teneramente.
« Mi stavi osservando? » chiede dolcemente.
« Non ne potevo fare a meno, di ammirare la tua serafica bellezza! » affermo, voltandomi verso di lei, poggiando le mie labbra sulle sue con dolcezza in un passionale bacio.
« E tu sei il principe delle fiabe, che ho sempre sognato sin da bambina. Quel principe valoroso, che un giorno sarebbe accorso a salvarmi e a liberarmi dalla mia prigione! » enuncia con flebile voce.

« Ti amo, April, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata! E ho avuto la fortuna di incontrarti, soltanto a causa di quel viaggio! Ma se non mi fossi trovato a bordo di quell'aereo, sicuramente non ti avrei mai vista! » confuto tristemente.
Appoggia la testa sul mio petto, tenendo la sua mano sul mio torace, mentre mi fissa negli occhi senza dire neanche una parola.
Allungo la mano verso il comò, e da esso afferro una scatolina.
La mia donna, continua a scrutarmi curiosa, domandando:
« Che cosa contiene all'interno? »
« Chiudi gli occhi! » le enuncio.

Mentre le infilo l'anello al dito, il mio cuore comincia a dettarmi le frasi da pronunciare:
« Non c'è nulla di più bello che guardarsi negli occhi e sapere di amarsi. April Braxton, vuoi unire la tua vita alla mia e fare insieme un lungo viaggio, che non abbia mai fine? »
I suoi occhi blu, divengono lucidi e si riempiono di lacrime. Le sue labbra si piegano in un bellissimo sorriso spontaneo e sincero. Tende le braccia verso di me, accogliendomi in un travolgente abbraccio mentre mi bacia con impetuosa bramosia.
« Ti amo Piet, non sai quanto tu mi renda felice! È il mio più grande desiderio e diventare tua moglie! » esclama, con le lacrime agli occhi, colma di gioia.

« Magnifico! Celebreremo il fantastico matrimonio più bello di sempre e inviteremo tutti! » enfatizzo con festosità.

JEFF

"Finalmente, dopo questa notte, arriverà il giorno più bello di tutta la mia esistenza."
I miei amici, questa sera hanno organizzato una festa in mio onore; l'addio al celibato.
"Anche se sinceramente, non mi piace la loro idea. Perché conosco bene Robert e di certo, non si limiterà ad una semplice festa basata solo sul divertimento. Sicuramente, starà tramando qualcosa."
Comincio a prepararmi velocemente.
Sbuffo seccato, mentre apro le ante dell'armadio. Scelgo una camicia semplice color salmone, pantaloni bianchi, mocassini scamosciati ai piedi, ecru, e una spruzzata del mio profumo Versace; un regalo della mia Pàmela.

"Spero che questa pagliacciata, finisca al più presto. Così me ne torno a casa a dormire. Perché domani mi aspetta il grande giorno."
Mi avvio sul portico, incamminandomi verso la mia auto.
Monto in macchina e mi dirigo verso il locale, predestinato "il Flashdance".
Dopo qualche minuto di tragitto, finalmente raggiungo il luogo. Parcheggio la vettura e scendo, dirigendomi all'interno del locale.

Robert, Clyde, Sly e Steven, mi vengono incontro, posano le mani sulle mie spalle, trascinandomi e gettarmi nella mischia.
La musica progressive risuona in tutto il locale e i faretti delle luci psichedeliche, irradiano l'ambiente circostante di ogni colore che emettono i riflettori.
La gente si scatena sulla pista da ballo.

« Dai, andiamo a ballare anche noi! » afferma Steven, mentre si distanzia da noi.
« Voi, cosa volete ordinare? » chiede Robert.
« Quattro birre gelate, snack e patatine! » afferma Clyde.
Robert, si perde tra la folla, raggiungendo il bancone.

ROBERT

Cerco di crearmi un passaggio, scostando la gente, che intralcia il mio cammino, per uscire fuori da quella folla.
Fortunatamente, riesco a sorpassare tutta quella calca di persone e mi dirigo al bancone.
La ragazza addetta al banco, sembra al momento piuttosto occupata a sistemare i liquori sopra lo scaffale.
A voce alta urlo, cercando di attirare la sua attenzione. Visto che il volume della musica è davvero alto. È impossibile capirsi.
« Scusa signorina! » la osservo, mentre si volta e in quel momento il mio cuore per qualche attimo, è come se si fosse fermato in petto.
La ragazza, mi fissa stranita, mentre mi guarda a sua volta in attesa di una risposta.
« Buonasera signore, cosa posso fare per lei? » mi chiede con voce candida e soave.
I suoi occhi nocciola, continuano a guardarmi inquieti. A giudicare dalla sua espressione, si direbbe che sia piuttosto turbata dal mio atteggiamento. Immediatamente mi ricompongo, cercando di tornare alla realtà presente:
« Mi scusi signorina, non volevo spaventarla. Comunque, volevo ordinare due birre, cioè quattro birre alla spina e degli snack con patatine! »
La bionda, annota l'ordinazione sul block notes per poi annunciare:
« D'accordo, signore! Ve li faccio portare subito! »
D'istinto senza pensarci, le chiedo:
« Come ti chiami? »
« Heather! »

NEVER ENDING STORY (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora