APRIL
Da quando ho scoperto cosa stanno tramando i miei genitori, insieme al padre di Piet, sto pensando ad un modo per fuggire via di qui e ritornarmene a Londra.
Devo fare in modo di non farmi accorgere, da mia sorella ( non perderebbe un attimo ad avvisare mio padre e per me sarebbero guai, se lo scoprisse ).
Non ho intenzione di sposarmi senza averlo conosciuto e soprattutto, non mi piace il suo modo di fare.
Odio ammetterlo, ma sono follemente innamorata di Julian. Non posso negarlo.
Quando ripenso al suo modo sprezzante di guardarmi e alle parole taglienti pronunciate dalla sua bocca... questo mi fa star male.Provo rabbia per me stessa, quando penso al modo che ho avuto di trattarlo. Sono stata ingiusta!
« Ormai quello che è fatto, è fatto April! Non si può tornare indietro e rimediare agli errori. Non pensarci più! »
Le parole appena proferite da Castiel sono state dette con astio... prova un odio immenso per Julian, ovviamente.
Se potesse ucciderlo, lo farebbe senza rifletterci più di tanto.Anche se è un angelo non rinuncia all'amore che prova nei miei confronti. Sento che mi desidera ardentemente, ma io, mi dispiace per lui, non è lo stesso per me.
Io amo tanto Julian, ma devo anche pensare che effettivamente Castiel non ha torto, ha pienamente ragione al riguardo, sul fatto che lui non voglia vedermi più.
È tutta colpa mia, mi pento di averlo trattato a quel modo.
Ma adesso sembra tardi, visto che non ha più nessunissima intenzione di perdonarmi.Dopo aver cenato insieme a Piet, mi sono diretta in camera mia gettandomi sul letto, piangendo a dirotto per tutto ciò che sto vivendo in questo momento.
Il mio angelo, vuole tentare di consolarmi ma io non riesco a non smettere di piangere!
Sono troppo afflitta.
« Detesto vederti buttare lacrime per lui! Fattene una ragione... Julian appartiene al passato! Non pensarci più! »
« Così non mi aiuti affatto, Castiel! Anzi sarebbe opportuno che te ne andassi e mi lasciassi da sola! »
Lui dopo essersi reso conto di aver sbagliato, senza proferire parola con espressione visibilmente angosciata si dissolve in una tempesta di piume nere.Rimango assorta nei miei pensieri, senza smettere di piangere.
In quel momento mi tornano in mente i pochi momenti passati insieme a Julian.L'istante in cui l'ho conosciuto, a quando abbiamo ballato per tutta la serata e dopo mi ha mostrato i fuochi d'artificio, lasciandomi un dolce bacio sulle labbra.
Tutto era magico, lui, il suo modo di fare... e tutto è svanito come un battito d'ali a causa mia.
Adesso vorrei tanto avere la vicinanza delle mie care amiche... sicuramente saranno preoccupate per me, visto che non ho potuto contattarle in alcun modo.Vengo riportata bruscamente alla realtà, dalla voce di mio padre e in più mi sembra di udire le voci delle mie amiche.
Sicuramente mi starò sbagliando, magari la stanchezza mi sta facendo brutti scherzi.
« NOI VOGLIAMO VEDERE LA NOSTRA AMICA... PER FAVORE! »
Avverto la voce disperata di Amber, implorare.
« Forse non sono stato abbastanza chiaro... vi ho detto e ripetuto, di andarvene da qui! E di non ritornare mai più ad importunarci e tanto meno importunare mia figlia! »
Appena mi rendo conto di tutto ciò che sta succedendo, mi affretto a discendere gli scalini e precipitarmi al piano inferiore.
« Papà?! Che sta succedendo!? »
Domando furiosa, rimanendo in bilico tra uno scalino all'altro tenendomi salda dal passamano con aria infastidita.
Noto le mie tre amiche, conferire insieme a mia madre, pregandola di farle passare che hanno urgenza di parlare con me.
« April! Tornatene in camera tua! Non immischiarti! Tanto tra poco andranno via!»
Tra le lacrime guardandolo dritto negli occhi, affermo angosciata:
« Tu non puoi impedirmi di vedere le mie amiche... questo è troppo adesso! NON AVETE ALCUN DIRITTO DI COMANDARE SU DI ME E SULLA MIA VITA! ADESSO BASTA! IO ME NE VADO E NON MI VEDRETE MAI PIÙ! »
Tento di raggiungere le mie amiche, ma mio padre si sovrappone fra di noi, afferrandomi bruscamente dal polso, proclama a denti stretti:
« NON OSARE MAI PIÙ RIVOLGERTI A NOI IN QUESTO MODO! SIGNORINA CARSOL! TU DEVI OBBEDIRMI! NON ANDRAI PROPRIO DA NESSUNA PARTE INSIEME A LORO! »
Mi trascina lontano, continuando a stringermi fortemente dal polso. Cerco di divincolarmi dalla sua presa, ma purtroppo per me lui, non si arrende.Comprendendo di non avere alcuna possibilità di fuga, volgendo uno sguardo dispiaciuto alle mie amiche, gli faccio cenno di andarsene.
Lauren serrando i pugni lungo i fianchi, con espressione rabbiosa in volto, si appropinqua spedita verso di me.
In quel momento mia sorella, la allontana sbattendo la porta in faccia ad ognuna di loro spingendole fuori con veemenza.
« Mi dispiace ma non vi è più permesso frequentare mia sorella. Addio! »
Con la disperazione e l'odio nel cuore, volgo lentamente uno sguardo disperato verso i miei genitori, con gli occhi velati di lacrime.Mia madre con espressione amareggiata in viso, senza proferire parola, si allontana da me, lasciandomi discutere insieme a mio padre.
« Visto che hai tentato di scappare, domani tu... sposerai Piet! »
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NEVER ENDING STORY (IN CORSO)
FantasyQuesto sembra essere l'introduzione o la descrizione di un romanzo o di una serie di racconti. Si tratta di una storia di amicizia tra cinque ragazze che si stanno preparando per il loro ballo di fine anno dopo aver appena completato il loro diploma...