Chapter 39 - Without Giving Up

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                                NICK

Il mattino seguente, dopo aver trascorso una splendida nottata di focosa e rovente passione, ci svegliamo l'uno accanto all'altro, sorridendo felici mentre le nostre mani si intrecciano e i nostri nasi si sfiorano.
Osservo Amber in tutto il suo splendore, illuminata dai raggi del sole che - filtrano dalle tapparelle della finestra - posandosi sul suo viso, sino a baciare anche il suo corpo mozzafiato.
I suoi capelli corvini sparsi sul cuscino maculato, ad ogni timido luminescente raggio di sole, alcune ciocche -giá schiarite - divengono di un biondo miele intenso.
Le sue labbra toccano le mie e nel mentre la attiro verso di me, stringendola fortemente con le mie braccia possenti e tatuate.
« Adoro questo tatuaggio, ti rappresenta per quel che sei! »
Afferma, tratteggiando con le sue lunga dita affusolate i lineamenti del Dio del mare, Poseidone ( simulacro del mio tatuaggio).
« Non lo avevi mai notato prima d'ora?»
Domando sornione, increspando le labbra in un sorriso.
« Nick, fai meno lo spiritoso! »
Replica, aggrottando le sopracciglia, mentre diviene seria improvvisamente.
« Ancora ripensi a quello che ti ho fatto? »
Si accoccola al mio braccio, tornando a fissarmi con i suoi occhi neri, dallo sguardo seducente.
« No, non voglio ritornare a parlare del passato. Però, ovviamente non si può neanche dimenticare dall'oggi al domani! Comunque no, non avevo notato molto bene i tuoi tatuaggi! »
Afferma, per sviare da questo discorso ad un altro.

« Quando ci sposiamo? »
Mi domanda, sospirando assumendo un espressione tenera sul viso.
« Visto che April e Julian, si sposeranno anche loro tra meno di tre settimane, ho pensato che sarebbe una bella idea sposarci tutti quanti lo stesso giorno! »
Dichiaro, mentre le mie labbra si formano in un lieve sorriso.
« Sì, grandioso! April ne sarà entusiasta, quando oggi gliene parlerò!»
Esclama la mia donna, pervasa dalla gioia, abbozzando un gran sorriso.
« Bene, allora ci sposeremo lo stesso giorno! »
Di rimando rispondo.

Amber, si distanzia delicatamente da me comunicandomi, mentre rimane poggiata sul bordo del letto:
« Io sto andando a fare una doccia... Tu, che farai mi raggiungi? »
Domanda con tono sensuale e provocante.
« Ti seguo!»
Entrambi ci avviamo verso il lungo corridoio, imboccando la direzione del bagno.
Guardandomi con sguardo seducente, continua ad avanzare, ancheggiando i fianchi sinuosa.
Mi lancia un'occhiata sensuale, voltando il capo verso di me, implorandomi di raggiungerla.
Nuda, si indirizza verso l'entrata della stanza da bagno, mordendosi il labbro inferiore, senza arrestarsi nemmeno per un istante.
Il suo corpo statuario, come la Dea Aphrodite, viene investito dalla fioca luce dei raggi solari, che trapassano dai vetri opacizzati delle porte - nonostante sia in stato di gravidanza avanzata, il suo fisico è meraviglioso, rendendola incredibilmente raggiante.
Lentamente mi approssimo verso di lei, e con impeto la prendo delicatamente da un polso, portandomela verso la mia direzione.
I suoi occhi bramosi, mi fissano con ardore.
Poggia entrambe le mani sui miei pettorali ben scolpiti, carezzando i miei muscoli, con movimenti lenti ed eccitanti, provocando scariche di libido per tutto il mio corpo; il tocco delle sue mani, mi trasmette continue scosse di piacere.
Lei ha la capacità di farmi finire all'inferno.
Disserro con veemenza le ante della doccia, portandoci all'interno del box.
Il getto d'acqua calda, ricade sui nostri visi, discendendo sino ai nostri corpi nudi e desiderosi di noi.
Si addossa alla parete, senza distogliere i suoi occhi scuri dai miei castani.
Con irruenza, mi spinge verso di lei afferrandomi con entrambe le mani dalla nuca, avvolgendole attorno al collo.
Accosta le sue dolci e calde labbra sulle mie, inserendo la lingua con impetuosità all'interno della mia cavità orale; le nostre lingue intraprendono una passionale e sinuosa danza frenetica, mentre si attorcigliano tra di esse.

Avvoltola le sue gambe intorno ai miei fianchi, aggrappandosi dalle spalle.
Continuiamo a baciarci senza inibizioni, sotto lo scroscio d'acqua calda, che tende ad aumentare la tensione.
Distacco le mie labbra dalle sue, cominciando a discendere al suo splendente corpo; lascio caldi e umidi baci all'addome, mentre le mie mani freneticamente si impossessano dei suoi prosperosi seni e la mia lingua sfrisa leggiadramente la punta dei suoi capezzoli, fino a farli divenire turgidi.
I suoi gemiti sono soffocati dal fragore dell'incessante getto d'acqua che ci investe.
Ritorno alla ricerca delle sue labbra, come fossi un vampiro con la sua preda, lanciandomi con fervore su di lei.
Il suo sguardo è languido. Le sue mani si poggiano entrambe sulle mie guance, continuando a baciarmi con frenesia.

NEVER ENDING STORY (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora