Chapter 9 - The Couldness Of Julian

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Non appena gli sento pronunciare queste frasi a bruciapelo, i miei occhi cominciano a pizzicare e a bruciare.
« Julian davvero, mi dispiace, non avrei dovuto dubitare di te! Ma cerca di capirmi, in quel momento vedendo la mia amica Amber, con l'abito a brandelli, e le lacrime agli occhi, non capivo più nulla. Provavo soltanto rabbia... infatti non mi sono resa conto, che stavo commettendo un grosso errore ad accusare anche te»
Affermo con gli occhi lucidi, lui con sguardo furente in volto, mentre i suoi profondi occhi castani vengono inghiottiti dai miei azzurri, replica:
« Io, mi sono comportato bene con te, per tutta la serata, non ho osato neanche sfiorarti con un dito! Invece mi hai classificato tale e quale, a Nick! Ti ho dimostrato mi pare, che sono un bravo ragazzo e per niente simile a lui. Mi dispiace April, ma, non ti sarà concessa alcuna chances. Adesso torna dalle tue amiche, e sparisci dalla mia vista! »
Il cuore sembra essersi collisionato in mille pezzi, tutto pare essersi fermato. Nella mia mente, sopraggiunge soltanto il flashback di quella sera.
" Come facevi a sapere, che indossavo un vestito carta da zucchero? "
Lui rispose abbozzando un sorriso, mentre i suoi occhi scintillavano di felicità.
" Intuito! "
Avvolse un'orchidea di ugual colore del mio abito, intorno al mio polso.
Ballammo per tutta la serata, lui mi teneva stretta, senza distogliere il suo dolce sguardo da me.
" Julian sei una sorpresa! Non credevo sapessi anche che mi piacessero tanto i fuochi d'artificio "
Sorrideva mentre poggiava delicatamente le sue labbra sulle mie.

« Addio April! »
Dopo aver pronunciato questa frase per la seconda volta, lentamente e mesta, mi allontano da lui. Volgo un ultimo sguardo, notandolo tranquillamente, riprendere la conversazione insieme al suo amico.
Senza perdermi voltarmi indietro, a passo spedito mi reco dalle mie amiche.
Asciugo le lacrime, con il dorso della mano.
Non riesco a dimenticare il modo freddo e distaccato che ha avuto nei miei confronti.
Non sembrava più il Julian, che ho conosciuto la sera del ballo di fine anno, ma un'altra persona, esattamente la parte glaciale di lui.
"Addio April! "
Rimbombano ancora queste parole, dentro la mia testa.
"Addio Julian! "

Senza far trapelare il mio stato d'animo, sposto la sedia accomodandomi.
« April, finalmente! Si può sapere dove diamine ti eri cacciata? Ti sei alzata improvvisamente da tavola... che succede?»
Esclama Amber preoccupata.
« Ho incontrato Julian, ho tentato di chiarire con lui. I miei tentativi non sono valsi a nulla, sembra fermo nelle sue decisioni. Non ha nessuna intenzione di riprendere la nostra conoscenza e benché meno, di perdonarmi! Ormai l'ho perso per sempre! »
Josie tenendo una patatina fritta tra le sue mani, con sguardo rammaricato afferma:
« Mi dispiace tanto April...non credevo che Julian fosse così "iceberg", quella sera non sembrava, anzi pareva il contrario. Era così dolce e premuroso con te»
« Ovviamente non ha digerito il fatto che io, abbia dubitato di lui classificandolo come il suo amico. Sono stata una stupida! »
Affermo rammaricata, scuotendo la testa continuamente.
« Come hai potuto valutare una cosa del genere, Julian mi sembra che per tutta la serata, si sia sempre comportato bene... o sbaglio? »
Assevera Lauren, volgendo lo sguardo verso di me.
« Hai ragione, ma ormai lui, non vuole saperne più nulla di me. Gli ho fatto troppo male! »
Affermo sconsolata, battendo i pugni sul tavolo in legno.

« April, dacché ti sei ritrovata a parlare a Julian, non hai toccato cibo. Mangia qualcosa! »
Asserisce Amber.
« Non ho fame, per il momento sto bene così! »
Le rispondo frettolosamente con aria visibilmente triste.
Le mie amiche comprendendo il mio stato d'animo, non insistono più di tanto.
Lauren si alza da tavola, paga il conto fa incartare le nostre pietanze in un sacchetto; usciamo dal locale, saliamo sulla vettura, Amber si mette alla guida, dirigendosi verso casa.

AMBER

Da quando siamo rincasate, April, non proferisce parola; seduta sul divano con entrambe le braccia poggiate alla testiera bianca del sofà, con lo sguardo perso nel vuoto. A giudicare dalla sua espressione, è pensierosa.
" Chissà cosa le ha detto quello stronzo per ferirla così, e lasciarla con l'amaro nel cuore. Sicuramente non sarà stato di certo, delicato; avrà usato un tono molto duro, e le avrà detto chiaramente che non vuole vederla più. Come ha potuto trattare la mia amica così?! È un insensibile, non si rende conto, che April è una ragazza ingenua e delicata!?
Dovrei proprio dirgliene quattro!
Meglio lasciarla da sola in questo momento... conosco bene la mia amica, e so benissimo che in questi casi lo predilige."

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