NEVER ENDING STORY (IN CORSO)

Chapter 34 - Explanation

AMBER

Sono trascorse più di quattro settimane da quando April e Julian hanno deciso di sposarsi e dall'ultima volta che ho visto Taiki.
"Il suo comportamento decisamente anomalo, mi lascia confusa e allo stesso tempo con molti dubbi che possiedono la mia mente.
Da quella volta non ci siamo più rivisti.
È andato via di corsa, con la sola affermazione di non potermi rivelare il reale mistero da cosa derivassero i suoi poteri soprannaturali, asserendo che se fossero venuti a saperlo i suoi fratelli, entrambi saremmo incappati in serie conseguenze.
Non ha neanche provato a chiamarmi oppure mandare un messaggio su Instagram o su WhatsApp.
Forse sarà stato impegnato con il lavoro, visto che giorni prima mi aveva comunicato di dover partire in tour per qualche tempo."

Mentre questi pensieri sovrastano per la mia mente, mi distoglie immediatamente il suono insistente del mio cellulare (posto sul tavolino della cucina).
Dalla schermata del cellulare scorro una cifra numerica a me sconosciuta.
Corrugando la fronte, osservo attentamente il numero che mi sta chiamando pensando chi potesse essere e subito dopo rispondo:
« Pronto, chi parla?»
Domando curiosa e subitaneamente, dopo pochi minuti dall'altra parte dell'interlocutore odo una voce tremante a me familiare:
« A- Amber, come stai? Sono Nick, avevo bisogno di parlare con te! »
Sto per arrestare la telefonata, quando improvvisamente la voce di Nick mi implora:
« Mi rendo conto di averti fatto del male e che sicuramente non vorrai più parlarmi... Ma io ho da dirti una cosa davvero importante! »
Esalo un profondo respiro, roteando gli occhi con espressione prettamente infastidita.
« Fai in fretta, non ho tempo da perdere... Vai subito dritto al sodo! Che cazzo vuoi!? »
Subito dopo afferma spazientito:
« Tu, stai aspettando un figlio da me! »
Sgrano gli occhi incredula, cominciando a sudare freddo, deglutisco a fatica.
"Come avrà fatto a saperlo? Se le mie amiche non sono andate a trovarlo e nemmeno mio fratello si azzarderebbe a rivelarglielo... Come è possibile che lo abbia saputo!? "

« Sì, è vero sto aspettando un bambino... Ma ciò non significa che debba essere il tuo, oppure che debba prendertene le responsabilità! »
L'uomo immediatamente si ammutolisce di botto non professando parola.
« Posso sapere come o da chi lo hai saputo?! »
Sgrano gli occhi, digrignando i denti latrandogli contro.
« È stato Julian... Se sono io il padre è giusto che lo sappia. Non puoi tenermelo nascosto! »
Alla sua affermazione, serrando i pugni lungo i fianchi, mi mordo il labbro inferiore assalita dalla rabbia.
"Perché mai, Julian è venuto a farglielo sapere!? Quando sentirò April, glielo chiederò. Lui non sarebbe dovuto venire a conoscenza della mia gravidanza. Dopo il male che mi ha procurato, non pensavo minimamente di dirglielo.
Julian mi sentirà! "

« Oggi, ne parleremo personalmente. Non mi sembra il caso discutere di certe questioni delicate adesso. Ci vediamo dopo Nick!»
Sta per pronunciare altra frase, quando immediatamente lo sento richiamare dalla voce di un agente:
« Kershaw! Il tuo tempo è scaduto! Devi tornare dentro! »
Prima di riattaccare afferma:
« Ok, Amber ne riparleremo più tardi! Adesso vado! »

Subito dopo aver terminato la chiamata, mi accingo a prepararmi per recarmi alla casa circondariale dove è tenuto prigioniero Nick.
Salgo in macchina e avvio il motore, proseguendo verso la direzione predestinata.
Durante il tragitto, senza staccare gli occhi dal percorso ripenso alla telefonata appena ricevuta e il perché io, stia andando da lui e dirglielo.
"Visto che Julian, ormai glielo ha detto non posso più nasconderglielo. Devo confermaglielo per forza. Sono costretta a farlo.
Se Julian avesse tenuto la bocca chiusa, sicuramente lui non sarebbe mai venuto a saperlo. "

Per scaricare un po' la tensione, accendo della musica da me preferita;
"Ariana Grande Breathin".
Alle mie orecchie arrivano le note della mia canzone favorita, ma ugualmente non posso far altro che pensarlo.
"Ma perché adesso lui, appare nei miei pensieri? Ricordo il momento in cui ci siamo scambiati il primo bacio, sotto le luci psichedeliche della sala da ballo.
Era tutto così magico, sentivo l'emozione vibrare in ogni centimetro del mio corpo.
Invece, d'improvviso, tutto si è dissolto come neve al sole.
Forse anche se voglio negarlo a me stessa, provo qualcosa per lui.
Ma mi domando, come possa essere possibile visto che lui mi ha fatto del male.
Però, devo anche rendermi conto che non ha colpa per tutto ciò che è accaduto, magari in parte. Era ubriaco, non riusciva a rendersi conto delle sue azioni.
Probabilmente qualcuno, si sarà azzardato a mettere qualche tipo di droga dentro il suo bicchiere.
Voglio chiarire questa questione, scoprire cosa è veramente accaduto quella sera.
Per il momento, comunque devo pensare alle giuste parole da trovare per parlare insieme a lui. A questo ci penseremo in seguito."