NEVER ENDING STORY (IN CORSO)

Chapter 51 - The Obsession

Quegli occhi demoniaci, continuano a fissarmi continuamente, senza distogliere neanche per un attimo lo sguardo da me.
"Vorrei urlare, ma non ne ho la forza. Anche stesso, a cosa varrebbero le mie urla!? Nessuno mi può sentire e nessuno verrà a salvarmi! "
La creatura della notte, mi fissa senza proferire parola, celata dall'oscurità.

Stranamente però, non mi sta saltando addosso, o magari risucchiare il mio respiro.
Di questo mi rassicuro un po', ma non completamente.
Tesa come una corda di violino e assediata come fossi un iceberg di ghiaccio, rimango immobile di fronte all'essere misterioso.
" Cosa faccio, dovrei provare a dire qualcosa. O magari è meglio che rimanga in silenzio."

« Tu, cosa preferiresti fare? »
Una voce maschile, roca e profonda, perviene alle mie orecchie, distogliendomi immediatamente dai miei pensieri.
Ritornando con i piedi per terra, realizzo immediatamente che ad aver appena parlato, è stato proprio lo sconosciuto che ho di fronte.
« C- Chi sei!? C- come hai saputo, cosa stavo pensando!? Cosa vuoi da me e cosa ci faccio qui!? Che cosa hai fatto al mio ragazzo?! »
Dico tutto d'un fiato, affannosamente percependo il mio cuore battere all'impazzata e il respiro farsi sempre più intenso.

« Come sei curiosa... Amber! »
Afferma sghignazzando l'uomo, celato dall'oscurità.
« Come puoi conoscere il mio nome!? Io non te l'ho mai detto! »
Sospirando, dichiara con tono annoiato:
« Non avevo bisogno che me lo dicessi tu, lo sapevo già da me! »
Faccio un passo indietro, terrorizzata, ritraendomi bruscamente da questo essere ignoto.
« Piccola, non devi avere paura di me! Non ho intenzione di farti del male! Volevo solamente un po' di compagnia tutto qui e tu fai proprio al caso mio!»

Mano a mano, che avanza verso di me, l'oscurità comincia a dileguarsi e intorno a noi, si crea un muro di fuoco. Le fiamme illuminano tutto l'ambiente circostante. La sua figura, mentre gli amaranti divampano, diviene sempre più chiara e nitida. Dal buio ne esce fuori, un affascinante uomo vestito interamente di bianco, dai capelli biondi, corti sulla fronte. I suoi occhi che fino a pochi istanti fa', sembravano rossi come il sangue, improvvisamente divengono azzurri, come il cielo di una calda mattina d'estate, irradiato dai raggi del sole.
Rimango allibita, senza pronunciare alcuna parola, mentre lo squadro da capo a piedi. Notando che non è un essere mostruoso come pensavo, anzi tutt'altro.

« Ma allora, tu sei... Sei un angelo! Sei il mio angelo custode! »
A quelle parole, scoppiando in una fragorosa risata, ammiccando un sopracciglio esclama divertito:
« Beh, non direi proprio! Io, un angelo!? Sul serio non mi avrai davvero scambiato, per uno di quei pennuti!? Ahahah! »
Lo fisso interdetta, chiedendogli interrogativa:
« Se non sei un angelo, allora... Chi sei? »
Di rimando, con tono tranquillo risponde:
« Lieto di conoscerti, Amber! Mi presento io sono il Re Degli Inferi, sono Lucifer! »

Alla sua dichiarazione, ammutolisco all'istante. Lo fisso diritto negli occhi, continuando a guardarlo da cima a fondo.
« Tu, tu, sei... Non ci posso credere, come potevano descriverti una creatura orribile, se invece non lo sei affatto! Anzi, non sei per niente male!»
Sorride lievemente, senza dire nulla.
« Bene, adesso posso sapere, perché sono finita qui e cosa vuoi da me? »
Gli domando, tenendo entrambe le mani poggiate sui miei fianchi.

« Dovevo vederti Amber, assolutamente. Ti avevo già vista tempo fa', ma mai da vicino, visto che non c'è stata mai occasione a causa di Castiel. Ah, a proposito di lui, lo sapevi che si era innamorato perdutamente della tua amica April? »
Sgrano gli occhi incredula e interrogativa esclamo curiosa:
« Ma perché gli angeli si innamorano?»
Incrocia le braccia sul petto ed annuisce con un cenno della testa.
« Certo, anche noi, angeli e demoni possiamo provare amore, possiamo commuoverci... Possiamo fare sesso! »
All'ultima frase appena pronunciata, intirrizzisco all'istante, voltandomi verso la direzione opposta, per non incontrare nuovamente il suo sguardo.