Chapter 52 - The Fear Of April

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APRIL

Nonostante Castiel, stia cercando in tutti i modi di convincermi a separarmi da Julian, io fingo di non ascoltarlo, imprecando a mandarlo via; trattenendo a stento la voce.
"Non voglio che Julian, si accorga di niente, perciò devo evitare di urlare. Altrimenti accorrerebbe subito."
« Mi hai sentito April!? » serrando i pugni lungo i fianchi, mentre continua a fissarmi in attesa di una mia affermazione.
« Non te lo ripeterò un'altra volta! VATTENE! LASCIAMI IN PACE E ALLONTANATI DA ME, PER SEMPRE! » gli dichiaro, con tono alterato, guardandolo dritto negli occhi, con sguardo esasperato.
L'angelo, china la testa, fissando il basso, stringendo i pugni energicamente.

« D'accordo, ok, ma ricorda... Se dovessi avere bisogno di me, sappi che non accorrerò in tuo aiuto come ho sempre fatto! » dichiara, in preda all'ira, mentre svanisce avvolto da una tempesta di piume nere.
Una volta dopo, essere rimasta finalmente da sola, mi appresto immediatamente a raggiungere il mio amore.

Accosto la porta lentamente, per evitare il cigolìo.
I raggi di luna, che attraversano le vetrate delle finestre, irradiano l'ambiente circostante. Non posso fare a meno di notare i lineamenti ben definiti del suo viso, brillare alla luminescenza dei raggi lunari.
Mi accoccolo accanto a lui, poggiandomi sul suo petto. Sulle mie labbra si forma un sorriso, mentre inizio a distendermi e rilassarmi, fino a quando il sonno vince sulla stanchezza e mi addormento.

Durante la notte, mentre dormo beatamente, subitaneamente mi risveglio di soprassalto, con il cuore che palpita violentemente, come volesse scoppiarmi fuori dal petto.
Mi scosto i capelli incollati dal sudore, dalla fronte, emettendo un gridolino terrorizzato.
« April, amore! Hai avuto un incubo?» asserisce, per tranquillizzarmi, tenendomi stretta sul suo petto.
Il calore che mi trasmette, in ogni abbraccio, mi dà sempre sicurezza e mi infonde la giusta serenità.

« Oh, Julian! Ho paura! Ti prego, non lasciarmi mai! » il mio uomo, a quelle frasi appena proferite da me, mi fissa con sguardo dolce e comprensivo e teneramente prende la mia mano nella sua, fiondandosi sulle mie labbra, mi bacia con trasporto.
« Adesso che ci siamo ritrovati, nessuno si potrà mai intromettere tra di noi e tentare di dividerci. Te lo giuro! » afferma con convinzione.
« E se un giorno dovesse accadere? » enuncio tristemente, mentre una lacrima riga il mio volto.
« No, amore mio, questo non accadrà mai! Comunque, non è il caso oggi di avere questi cattivi pensieri per la testa.
Non parliamone più, ok? » conclude, sorridendomi.

Entrambi ci alziamo dal letto, ci fiondiamo in doccia e subito dopo, aver preso un caffè ci sbrighiamo rapidamente e usciamo di fretta, sul portico.
Julian, si accosta alla vettura e nel mentre mi lancia un bacio soffiato con la mano, e successivamente sale in auto.
Increspa un sorriso, esclamando:
« TI AMO! »
« TI AMO! » di rimando, mentre mi accingo ad aprire lo sportello della mia macchina.

Mi affretto a raggiungere l'abitazione della mia amica Mirna, emozionata che dopo saremmo andate in atelier dalla madre di Josie, per la prova abito da sposa.
"Julian, ha ragione, non c'è tempo per i pensieri tristi. Adesso è tempo di essere felici, come abbiamo sempre sognato sin dall'inizio."
Affermo, piegando le labbra in un raggiante sorriso, senza distogliere lo sguardo dalla strada.

Una volta arrivata, arresto la macchina, sul vialetto e scendo avanzando verso la grande villa.
"Caspita, Alvin, non sapevo avesse anche lui una villa grande quanto quella di Nick e Amber. Anche se comunque, è evidente visto che è un artista famoso in tutto il mondo."
Mi soffermo ad ammirare dall'alto verso il basso, tutte le meraviglie che il grande appartamento concerne, fino a quando Mirna e Alvin, non fanno il loro ingresso.
Entrambi sono di fronte il bordo piscina, mano nella mano, mentre mi sorridono affettuosamente.

« April, tesoro! Che gioia rivederti! Anche se non sei stata molto tempo lontana da Londra, ma per noi sembra essere stata un eternità! Come ha potuto tuo padre, farti una cosa simile!? » esclama, assumendo un espressione prettamente adirata in viso.
Alvin, mi regala un sorriso, abbracciandomi amichevolmente, chiedendomi:
« Ciao April, come stai? »
Di rimando:
« Ragazzi, anch'io sono felicissima di vedervi! Riguardo a mio padre, ho deciso di non rivederlo più né lui e benché meno mia madre, e stessa cosa vale per mia sorella! Comunque, non me ne importa niente... IO NON HO PIÙ UNA FAMIGLIA, TANTO! Gli unici che contano sono soltanto Julian e tutti i miei amici! »
Alvin, irrompe improvvisamente domandandomi curioso:
« Scusa se posso chiederti, April... Ma perché tuo padre ha deciso di comportarsi come "padre padrone"nei tempi del 1700? »
« Perché, aveva dei debiti di gioco con il padre di Piet. Perciò per saldare il debito, aveva pensato di dare me in sposa al figlio. Comunque, se non vi dispiace non voglio parlare di questo adesso! Ho un importante prova abito che mi attende! » enuncio, mentre un nuovo sorriso, si forma sul mio viso.

« Hai ragione, ok, allora, raggiungiamo le altre al negozio di Grace! »
Subito dopo, rivolgendosi al suo uomo, gli schiocca un sonoro bacio sulla guancia e insieme avanziamo verso l'uscita.
« Ciao amore, a più tardi! » esclama il rosso.

Durante il tragitto, mi ritorna alla mente l'incubo avuto questa notte. Mirna, non può fare a meno di accorgersi, che sul mio viso traspare un velo di preoccupazione, per il quale mi chiede:
« April, tutto bene? »
Scuoto la testa silenziosamente, facendogli cenno di no.
« Cosa c'è che ti turba? »
Decido di raccontarle l'incubo, che ho avuto stanotte e anche dell'apparizione di Castiel.

Mirna, rimane sbigottita esclamando:
« Un angelo!? C- cosa!? Non posso credere a ciò che sto sentendo! E perché mai ti è apparso questo "angelo" cosa vuole da te? » domanda interrogativa, aggrottando le sopracciglia.
« Vedi Mirna, io non ho avuto occasione per raccontarvi tante cose. Ma adesso, credo sia arrivato il momento di farlo... Castiel ed io, abbiamo fatto l'amore. E da quella notte, o forse anche da prima, lui è ossessionato da me! E vorrebbe allontanarmi da Julian a tutti i costi! E stanotte ho sognato, che Julian, stava partendo, senza di me! » la mia amica scombussolata dal mio racconto, rimane interdetta e silente per qualche minuto.

« FERMATE IL MONDO! VOGLIO SCENDERE! Ma April, scusami, per quale motivo hai fatto l'amore con quell'angelo, se sei innamorata di Julian!? Cosa ti passa per la testa?! Perché hai tradito Julian?! » Mirna, comincia ad andare un po' in confusione, mentre mille dubbi albergano i suoi pensieri.
« Infatti, me lo sono chiesta anch'io, com'è potuto accadere, visto che io sono profondamente innamorata di Julian e non avrei mai osato fare una carognata del genere! Anzi, mi sento pure in colpa, anche se in parte credo non averne. Sono sicura, che tutto è stato architettato da Castiel. Ero sotto il suo influsso magico! »

Alza gli occhi al cielo, sospirando, annunciandomi:
« In effetti, non è da te questo genere di comportamento! Comunque, ci vedremo più chiaro meglio e continueremo ad indagare più a fondo! Intanto, non pensarci più e concentrati a scegliere il tuo abito! » conclude, abbozzando un sorriso ed entrambe scendiamo dalla macchina.

All'ingresso del negozio, ci attendono Amber, Lauren e Josie, che subito dopo, essersi accorte delle nostre presenze ci vengono incontro.
« April, che gioia riaverti qui con noi! » asserisce Lauren.
Ci immettiamo all'interno del locale, e insieme andiamo a dare un occhiata a tutti gli abiti da sposa, messi in esposizione.

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