Chapter 12 - Intrigue

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Alla mia affermazione, Clyde poggiando una mano sopra la mia spalla, mentre le sue labbra si piegano in un sorriso dichiara:
« Buona fortuna amico, e spero che un giorno o l'altro, i tuoi sogni si realizzino! »
« Grazie Clyde, vi voglio bene amici! »
Ci diamo un abbraccio di gruppo, rinvangando il tempo, a quando eravamo bambini; la nostra amicizia, non si è mai spezzata, siamo sempre stati uniti. Pronti a sostenerci l'uno con l'altro.
Il nostro legame fraterno non morirà mai!

APRIL

Il cielo è nell'imbrunire, tra pochi istanti saprò finalmente, qual'è la "sorpresa" di cui tutti parlano.
" Sono un po' preoccupata e allo stesso tempo ansiosa.
Se dovesse essere qualcosa di spiacevole per me, giuro di andare via da qui e di ritornarmene a Londra.
Dopo aver pranzato e aver preso un caffè, il signor Slyther, è andato via... finalmente!
Non sopportavo più la sua presenza, sinceramente non mi sta affatto simpatico, i suoi modi di fare da "snob", mi danno sui nervi.
Come fa a piacere un tipo del genere, a Roseline?! Comunque poco mi importa, adesso vado a fare un bagno rilassante e dopo di chè, inizio a prepararmi. "
Lesta mi alzo dal divano e dirigo al piano superiore, enunciando a mia madre:
« Mamma, io vado a fare un bagno rilassante. Ci vediamo dopo! »
« D'accordo tesoro! »
Ascendo le scale, portandomi di fronte la porta della stanza da bagno.
Dopo essermi chiusa a chiave, inizio a liberarmi di tutti i miei indumenti, quando all'improvviso una voce a me familiare, mi fa sobbalzare:
« Visto che dovrai fare il bagno, sarebbe il caso che io, me ne andassi... no? »
Ipotizza Castiel.
« Tu sei un angelo, ma pur sempre un uomo, perciò non puoi rimanere! »
Di rimando imbarazzata rispondo.
« Noi angeli, non abbiamo sesso, per noi è tutto normale vederci nudi. Anche perché, in origine lo eravamo! Ma se tu preferisci così, allora va bene! »
Con uno schiocco di dita, si dilegua svanendo attraverso un fascio di luce.

Appena mi accerto, che se ne sia andato, inizio a denudarmi; prima i calzoni, la maglia, mutandine e reggiseno.
Giro la manopola della fontana, lasciando scorrere velocemente il flusso d'acqua.
Getto un po' di bagnoschiuma; essenza di rosa e mi immergo dentro la vasca.
Travolta da quello stato assoluto di relax, inizio a canticchiare man mano che vado ad insaponare il mio corpo.
« 🎶 I hope you find somebody! I hope you find somebody to love! Somebody to love! 🎶»
Senza rendermene conto, non mi sono accorta di stare cantando la canzone "Angel" ( cioè la colonna sonora mia e di Julian, quella sera al ballo di fine anno.)
" Non faceva altro che dirmi, continuamente "sei stupenda, il colore del tuo abito si intona perfettamente con quello dei tuoi occhi! "
Dopo aver pronunciato queste frasi, rimase a fissarmi sorridendo e subito dopo mi bacia.
È inutile, non posso fare a meno di pensarlo... come lui, non credo di trovarne, i suoi modi dolci e teneri, nessun'altro li possiede.
Julian è unico.
A causa di ciò che è accaduto ad Amber, io e lui, abbiamo dovuto troncare la nostra conoscenza.
E adesso non ha più nessunissima intenzione di rivolgermi la parola.
Non avrei dovuto dubitare di lui, dopotutto si è comportato bene con me.
Come ho potuto!?"

Sciacquo il mio corpo, ed esco dalla vasca.
Infilo l'accappatoio, le infradito di spugna, con motivi di fragola sul davanti e mi porto in camera mia.
Mi siedo sul bordo del letto, tampono l'asciugamano sui miei capelli ancora umidi, infilo gli slip e il reggiseno; vado alla ricerca di qualcosa di adatto per questa occasione, all'interno del mio armadio.
Opto per un miniabito bianco, con stampe di fragole.
Dopo aver terminato di vestirmi, truccarmi ed acconciare i capelli; guardandomi allo specchio, continuo a chiedermi moltissime volte " chissà cosa sarà mai questa sorpresa, di cui tutti ne parlano con entusiasmo."

Mi precipito giù per le scale, diretta in sala da pranzo; mentre percorro il corridoio, mi arresto improvvisamente di colpo non appena alle mie orecchie odo una voce a me sconosciuta di uomo.
"Mi chiedo chi mai possa essere, visto che il signor Slyther ha detto che non sarebbe venuto anche a cena. "
Aprendo la porta del salone, mi ritrovo davanti, i miei genitori, mia sorella, il signor Slyther insieme ad un altro ragazzo.
« Oh, April tesoro! Sei splendida! Vorrei avere l'onore di poter presentarti... Piet, nonché figlio maggiore del conte Slyther! »
Mi fa notare mio padre, trascinandomi davanti a loro poggiando una mano sulla mia schiena.
« April! Che piacere, finalmente ti conosco! Io sono Piet! »
Il ragazzo dagli occhi di un blu intenso, e i capelli color ebano, inaspettatamente prende la mia mano, lasciando un candido bacio.
« Piacere mio! Potresti scusarmi un instante, devo dire una cosa a mio padre! »
Con aria furiosa mi avvicino verso di lui, chiedendogli, tenendo entrambe le mani sui fianchi:
« Papà... sarebbe questa la sorpresa di cui tanto parlavate!? »
Confuso in volto, mentre sta sorseggiando un bicchiere di champagne mi domanda:
« Qualche problema tesoro!? »
Mesta in volto, affermo:
« Non credevo che tu e la mamma, vi comportaste in questa maniera. Dopo moltissime ore di viaggio che ho fatto, per arrivare fino a qui, credendo che vi faceva piacere che io fossi qui, per stare un po' insieme. Invece sotto c'è qualcos'altro... sono appena arrivata, e ho già ho a che fare con due estranei!? »
Poggia le mani sopra le mie spalle e innocentemente mi dichiara:
« Vedi tesoro, il figlio del signor Slyther ha insistito molto per conoscerti non appena lui gli ha parlato di te! »
" Perché mai questo tizio, aveva quest'irrefrenabile voglia di conoscermi? Sinceramente non credevo che anche stasera ci fossero estranei in casa, mio padre sta esagerando. "
« Bene, adesso che abbiamo fatto le presentazioni, possiamo finalmente sederci a tavola! »
Conclude mio padre, battendo le mani.
Roseline non fa altro che osservare Piet, da capo a piedi, con fare ammiccante.
« Io sono Roseline, molto lieta di fare la tua conoscenza Piet! »
Lui con atteggiamento da uomo d'altri tempi, delicatamente le afferra la mano baciandola.
« Il piacere è tutto mio... Roseline! »

Nel mentre sto per accomodarmi a tavola, Piet si avvicina verso di me e con un gesto galante, sposta la sedia per farmi accomodare.
Senza proferire parola, lo guardo compiaciuta abbozzando mezzo sorriso, che lui ricambia sin da subito.
" Non mi aspettavo questo gesto, sinceramente, a parte Julian, da Alek non ho mai avuto questo genere di dimostrazioni di galanteria... ma Piet, mi ha sorpreso. Dal suo aspetto e dai suoi modi di fare, si vede che è un uomo gentile, galante e educato."
« Non farti ingannare April... non è quello che vuole farti credere! E un giorno te ne accorgerai»
Afferma contrariato Castiel, continuando a parlare nella mia mente.
E se non si stesse sbagliando, se veramente Piet abbia dei secondi fini... lo scoprirò vivendo.

NEVER ENDING STORY (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora