Le ultime parole proferite da Harmony, continuano a riecheggiare alle mie orecchie, come il continuo suono dell'infrangersi delle onde del mare sugli scogli.
Per un attimo rimango immobile, ancora perplesso da ciò che mi è appena accaduto. L'apparizione di quella Dea, mi ha lasciato incredibilmente sconcertato e allo stesso tempo sorpreso.
Alzo gli occhi al cielo, sospirando rumorosamente, appoggiando entrambe le mani sul volante, portando la testa all'indietro.
"Perché a noi, tutto questo?! Perché il destino è stato nefasto?! Cosa abbiamo fatto di così tanto grave per meritare una simile sofferenza?! "Professo con me stesso, osservando la mia immagine riflessa sullo specchietto retrovisore, noto i miei occhi scuri, arrossati e colmi di lacrime. Un timido raggio di luna oltrepassa dal finestrino della mia auto illuminando la mia figura, prima avvolta dall'oscurità.
Mi distoglie dai miei pensieri malinconici, l'insistente squillare del cellulare. Afferro il dispositivo tra le mani e leggo, posando lo sguardo sul display, il nome del mio amico Sly, apparire sullo schermo.
Scorro sull'icona per rispondere e d'acchito odo la sua voce; mi domanda con tono interrogativo:
« Clyde, finalmente! Ma si può sapere dove diavolo sei finito!? Tutti qui, stiamo aspettando solo te, per iniziare. Robert è impaziente! » mi comunica.
« Hai ragione Sly, ma credimi, non era mia intenzione prolungare l'attesa ancora per molto. Purtroppo mi sono ritrovato imbottigliato nel traffico come sempre. Poi questa sera, pare che le strade di Londra siano più affollate del solito! » concludo frettolosamente, chiarendo sulla questione del mio ritardo.
« D'accordo, non metterci tanto, va bene! » afferma sornione, per poi riattaccare.Senza perdere un minuto di più, mi accingo ad avviare il motore e dirigermi sul luogo predestinato.
Imbocco una stradina secondaria, per giungere al più presto possibile, sul posto.
Dopo circa venti minuti di tragitto, finalmente, raggiungo il locale. Accosto la vettura sul vialetto, scendo dall'auto e accedo all'interno, dirigendomi al tavolo dove mi attendevano i miei amici. Subito dopo avermi avvistato, Robert, si avvicina a me, cingendo il collo con un braccio in gesto amichevole, con un sorriso smagliante stampato in viso mi invita a sedermi al tavolo e iniziamo la nostra serata, per il tanto aspirato addio al celibato.1 Settimana dopo
AMBER
Il giorno è finalmente arrivato. Oggi io e Nick e i nostri amici Julian, April e Alvin e Mirna, coroneremo il sogno di sposarci e vivere felicemente.
Osservo il mio aspetto, ponendomi dinnanzi al grande specchio posizionato sopra il comò, rimirando ogni minimo dettaglio realizzato alla perfezione.
Un lieve sorriso si dipinge sulle mie labbra, mentre un raggio di sole, che filtra dalle fessure, abbaglia la mia immagine. I miei occhi si posano sull'abito bianco, che copre sinuosamente la a dolce protuberanza. Nonostante sia a sei mesi di gravidanza, è un pancino poco visibile.
April, si volta verso di me, regalandomi uno dei suoi affettuosi sorrisi, esclamando gioiosamente, riferendosi al mio aspetto:
« Amber, sei radiosa! » i suoi occhi azzurro cielo, mi scrutano.
« Anche tu lo sei "confettino"! Anzi, forse tu più di me. Io mi sento proprio una mongolfiera!» bofonchio, sbuffando rumorosamente.
« Ma che mongolfiera, stai benissimo invece! » mi rassicura Mirna, mentre è intenta ad indossare gli orecchini.
« Forse avete ragione voi, ragazze. Vi voglio bene, e il vostro sostegno è molto importante per me! Ci siamo sempre sostenute l'una con l'altra e lo faremo sempre! La nostra amicizia non morirà mai! » dichiaro, avanzando verso di loro, mentre ci accogliamo tutte quante in un caloroso abbraccio. I nostri occhi si colmano di lacrime di gioia, per il lieto evento che attende ognuna di noi.Successivamente, esserci distaccate dal nostro abbraccio, ci accingiamo ad ultimare gli altri preparativi e subito dopo, mio padre che appare improvvisamente davanti alla soglia della porta, battendo un "toc toc", enuncia;
« Amber, sei pro... » si arresta di colpo, volgendo uno sguardo verso la mia direzione, squadrandomi da capo a piedi, con gli occhi lucidi dichiara con una nota di nostalgia:
« Mi ricordi tanto tua madre, il giorno del nostro matrimonio, quando aspettava Bryan. Era raggiante, esattamente come lo sei tu adesso! Sei bellissima figlia mia! »
Mi dà un dolce bacio sulla fronte, e in quel frangente anche mia madre fa' il suo ingresso.
Tiene un fazzoletto davanti agli occhi, per asciugarsi le lacrime mentre anche lei, mi si avvicina, esortandomi di fare un giro su me stessa, per mostrarmi in tutto il mio splendore:
« Sei un incanto figliola! Sei una principessa! » mi prende per entrambe le mani, facendomi volteggiare.Le mie amiche, assistono al dolce momento in silenzio, limitandosi soltanto a sorridere.
Subito dopo, anche le mie sorelle fanno capolino dall'entrata della mia camera e anche loro come mia madre si precipitano ad abbracciarmi e a salutare le mie amiche.« Va bene, sei pronta tesoro? » mi domanda papà.
« Sì, andiamo! »
I genitori di Mirna, fanno anche il loro ingresso, ma i genitori di April, non si vedono arrivare purtroppo. Dopo l'accaduto del matrimonio forzato, April ha deciso di ripudiare la sua famiglia per sempre, e ha giurato di non volerci avere più niente a che fare, soprattutto con il padre e la sorella.
"Sinceramente questo pensiero un po' mi rattrista, perché i genitori dovrebbero sempre assistere al matrimonio dei propri figli. Ma lei, a quanto pare, non la pensa come me o come le altre. Se ha preso questa decisione non possiamo fare niente per farle cambiare idea.
Oltretutto non possiamo biasimarla, visto che i genitori le avevano teso un tranello del genere."Caccio via questi pensieri tristi dalla mia mente, alzo le spalle, prendendo un lungo respiro e salgo in auto, insieme a mia madre e mia sorella Flare.
« Amber, che ti succede, sorellina, a cosa stai pensando? » domanda mia sorella, fissandomi con sguardo interrogatorio, i suoi occhi blu oltremare, mi scrutano insistenti.
Sistema una ciocca dei suoi capelli grigio, con shatush arcobaleno dietro l'orecchio, mentre depone delicatamente la sua borsetta sulle sue gambe.
« Niente, Flare, tranquilla, stavo solo pensando tutto qui. Non è niente di preoccupante! » affermo evasivamente.
"Nonostante siamo sorelle, non voglio parlarle dei nostri trascorsi. "JULIAN
Io, Nick e Alvin, ci troviamo già davanti all'altare ad attendere le nostre spose con trepidanza.
Nick, non fa altro che avanzare ininterrottamente, sbuffando rumorosamente, mentre Alvin continua a ripetergli di calmarsi che tra non molto sarebbero apparse davanti all'ingresso della chiesa.
Anch'io come loro due, sono impaziente di vederla arrivare, e non sto più nella pelle.
Dentro di me tremo dall'emozione e i battiti del mio cuore pervengono sin dentro le mie orecchie.
Volgo uno sguardo verso il basso, battendo un piede nervosamente al suolo.
Il prete dà disposizioni ai chierichetti di iniziare la cerimonia, con il sottofondo della marcia nuziale, non appena le spose avrebbero fatto il loro ingresso.« Julian, non credi, che si stiano facendo attendere un po' troppo!? » dichiara Nick, ammiccando un sopracciglio, impaziente dall'attesa.
« Le spose si fanno attendere, lo sai! » affermo.
« Julian ha ragione Nick, vedrai che tra non molto appariranno le nostre meravigliose future mogli! » dichiara sicuro Alvin, fissando davanti a sé.
I suoi occhi verde smeraldo vengono irradiati da un raggio di sole e sulle sue labbra si forma un sereno sorriso.Improvvisamente dall'esterno si ode il forte rumore di rombo d'auto e subito dopo, in lontananza si possono scorgere le loro esili figure appropinquarsi verso di noi.
I raggi di sole, che attraversano le vetrate colorate della cattedrale, ricadono leggermente su di loro. I loro abiti sfavillano in tutto il loro splendore.
Mentre procedono ad approssimarsi, a ritmo di marcia nuziale, non posso fare a meno di notare la mia April.
"Bellissima da mozzare il respiro in petto, come la prima volta che la conobbi. I suoi occhi azzurri si incontrano con i miei profondi e le sue piccole labbra si piegano in un timido sorriso. "Ad ogni movenza il suo vestito risplende ai raggi del sole, in ogni tenue sfumatura di colore, provocata dai riflessi che deflettono dai finestrini della vetrata a mosaico.
« Sei un incanto amore mio! » esclamo, mi si avvicina, porgendomi delicatamente la mano.
« Julian, non sai da quanto tempo ho atteso questo magico momento. È finalmente quel giorno è arrivato! »
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NEVER ENDING STORY (IN CORSO)
FantasyQuesto sembra essere l'introduzione o la descrizione di un romanzo o di una serie di racconti. Si tratta di una storia di amicizia tra cinque ragazze che si stanno preparando per il loro ballo di fine anno dopo aver appena completato il loro diploma...