Chapter 40 - The Truth ( part 2

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Decisa a mandarlo via e a farlo arrestare, per aver mentito sulla sua vera identità, cerco di distanziarmi da lui, ma improvvisamente quel pensiero si dissolve dalla mia mente.
« Pàmela, ti prego, concedimi un' altra possibilità! Credimi, non avevo alcuna intenzione di mentirti! »
Lo afferro con entrambe le mani dalla nuca, mentre lentamente lo attiro verso di me.
« Prova a comprendermi Jeff, ovviamente questa notizia mi ha un po' lasciata perplessa e confusa. Il fatto che tu mi abbia mentito e ti sei spacciato per il "nipote del Conte Nippen," non è stata una piacevole azione nei miei confronti. Ma... »

Mi arresto di getto, non appena in lontananza, volgendo uno sguardo verso l'entrata della villa, noto appropinquarsi una figura.
Dal buio che sovrasta, mi impedisce di chiarire la visuale e accertarmi di chi fosse.
La fioca luce della luna, con il chiarore dei suoi raggi argentei, lumeggia la figura.
Si tratta di mio padre.
« Pàmela, Jeffrey, vi pregherei di tornare dentro adesso! C'è una sorpresa per te tesoro! »
Afferma, rivolgendosi subito dopo a me. Stranamente non parla dell'accaduto di pochi minuti fa'.
"Forse, ha compreso il motivo per il quale io, fossi scappata frettolosamente. Ha capito che ero in imbarazzo e perciò non vuole chiedermi nulla, che riguarda questo."
« Una sorpresa? Che sorpresa? »
Domando interrogativa, curiosa di sapere cosa hanno in serbo per me.
« Vieni dentro e lo scoprirai!»

Enuncia, per poi allontanarsi da noi, attendendo che ci alzassimo dal bordo piscina.
Jeff, ritrae le sue mani dalle mie delicatamente, senza distogliere il suo sguardo dolce da me.
« Perché, non hai detto niente a tuo padre? »
Chiedo, mentre lo osservo distanziarsi fino a svanire tra le grandi porte dell'entrata.
« Se glielo dicessi, questo significherebbe che ti sbatterebbe fuori da qui e ti allontanerebbe da me. E io, non voglio che questo accada! »
Confesso, poggiando entrambe le mani sui suoi pettorali.

Mentre lui, avvolge le braccia intorno alla vita, premendo il mio corpo contro il suo. E dolcemente mi afferra il viso, avvicinandomi a sé, baciandomi con passione.

LUPIN

"Bene! Il momento è giunto! Questa è l'ora di agire! Manca poco."
Farfuglio, mentre volgo uno sguardo al mio orologio da polso sinistro, notando che si son fatte l'una e quaranta.
« Perfetto! Aspettiamo la festeggiata! »
Afferma Fujiko, mentre i suoi occhi dorati, colmi di avarizia luccicano intensamente.
La ragazza, mano nella mano insieme a Jeff, avanza verso l'entrata, sorpassando gli ospiti.

« Adesso devi chiudere gli occhi, tesoro! »
Le raccomanda la madre, mentre rimane accanto a lui, proseguendo a camminare.
Subitaneamente le luci che prima, irradiavano l'intera sala e illuminava l'ambiente circostante, lentamente va ad oscurarsi.
Nell'istante in cui il diamante, sta per essere mostrato ai presenti, accade tutto in un attimo.
"Jigen, aveva previsto tutto!"
Nell'immediato un frastuono improvviso, di un fragore del botto di una pistola fa sussultare l'intera folla di abitanti, creando il panico più assoluto e a seguito, sopraggiunge lo scattare di un allarme incessante.
Fujiko, lestamente, liberandosi del travestimento adottato, si avvicina al diamante. Lo afferra tra le mani, lasciandolo scivolare all'interno della sua profonda scollatura della tuta nera attillata che indossa.
« Bravissima Fujiko, adesso possiamo finalmente andarcene. Approfittiamone per sgattaiolare. VIA! »
Esclamo, per poi aggrapparmi dalla scaletta dell'elicottero, pilotato da Jigen.
« Bene, adesso che ho ottenuto il diamante... Ti saluto Lupin, Adieú! »
Afferma per poi mandare un bacio soffiato, con la mano e montare in sella alla sua Harley Davidson, sfrecciando velocemente.

"Avrei dovuto dare retta, ai miei amici! Non avrei dovuto fidarmi di lei! Dannata Fujiko! "
Con aria mesta, assalgo la lunga scalinata dell'elicottero e abbordo sopra il velivolo.
« Lupin, cosa è succ... No, aspetta non dirmelo! QUELLA MALEDETTA DONNA, TI HA FREGATO UN'ALTRA VOLTA?! »
Adirato affermo, tuonando all'interno del mezzo di trasporto:
« Maledetta! LA PAGHERÀ MOLTO CARA! COME HA POTUTO INGANNARMI, DI NUOVO!? »
Jigen, esalando un profondo sbuffo, conclude:
« Intanto, allontaniamoci da qui, a Fujiko ci penseremo dopo! »

JEFF

Nell'istante in cui, Lupin e la sua banda, stavano per rubare il diamante, in quel momento si è andato a creare un panico incontrollato.
Pàmela, è rimasta per tutto il tempo insieme a me, senza allontanarsi neanche per un istante.
Mentre i genitori, non riuscendo a comprendere cosa stesse accadendo in quel momento, sono rimasti immobili, finché non hanno realizzato che il diamante, il quale sarebbe dovuto essere un regalo per lei, era scomparso.
Dopo aver udito l'allarme e avveduto le luci a intermittenza che emettevano, i segnali di furto.
« LA ROSA DEL DESERTO! È... È SPARITO! COME È POSSIBILE!? »
Prorompe Alan, con gli occhi fissi sulla teca ormai frantumata in mille pezzi.
« C- CHI HA FATTO UNA COSA DEL GENERE?! »
Latra la madre, tenendo poggiata una mano sulla bocca.
Alan, si approssima alla propria figlia, chinando lo sguardo verso il basso e con voce amareggiata enuncia, continuando a guardarsi intorno:
« Tesoro, il diamante che sarebbe dovuto essere il tuo regalo di compleanno... Purtroppo, qualcuno lo ha rubato! Non so come abbia fatto, ma intanto "la rosa del deserto," è sparita!»
« Signor Wilson, stia tranquillo! Ritroverò io, personalmente quel gioiello e il colpevole, che ha osato impossessarsene! »
Lo rassereno, increspando le labbra in un modico sorriso.
« Grazie Jeffrey! »
Notando, che i miei "fantomatici nonni" non siano più nei dintorni, scrutando l'ambiente circostante con fare indagatorio domanda:
« Dove sono finiti i signori Conti? »

NEVER ENDING STORY (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora