MIRNA
È mattina, il sole è già alto. Lentamente apro gli occhi; non appena mi volto dalla parte opposta, mi ritrovo di essere in un letto, accanto ad Alvin.
Gli lancio uno sguardo assassino, scuotendolo ripetutamente mentre gli urlo:
« Che cosa ci faccio nel tuo letto!?»
Ancora intontito, stropicciandosi gli occhi con voce impastata dal sonno risponde:
« Amore, non urlare in questo modo! Mi sono appena svegliato. Calmati! »
« Smettila di chiamarmi amore, solo perché sei uno famoso non crederai di prenderti certe libertà... dove sono i miei vestiti?! »
Lui molto tranquillamente mi comunica:
« Se ti calmi, posso spiegarti tutto! Stanotte io e te, siamo stati insieme! »
«Che!? Stai scherzando vero!? »
Gli asserisco, sconvolta.
« Ma davvero non ricordi nulla!? »
« Tu hai approfittato di me!»
Innocentemente risponde:
« No, non è esatto! »
Improvvisamente bussano alla porta ed entra uno dei membri del suo gruppo, (il più piccolo, dai capelli castani shatushati di blu e gli occhi cerulei) che gli annuncia:
« Alvin dobbiamo... ma che cazzo è successo qui!? »
Di rimando lui:
« Niente, ci vediamo sotto Dannis, a dopo! »
Lui lo guarda stranito, chiudendo lentamente la porta.
« Mirna, per favore ascoltami! »
« Accompagnami a casa, anzi no, vado a piedi! »
Lui risponde frettolosamente:
« Dammi il tempo di fare una doccia e ti accompagno! Mirna! »
Alle mie orecchie giungono le sue urla, ma io senza badare minimamente, esco fuori da quel luogo.Nel momento che sto per scorrere le ante degli sportelli, odo alle mie orecchie i passi e la voce di Alvin giungere sempre vicini.
Corre verso di me, a piedi nudi con indosso solamente dei jeans bianchi, e con espressione dolce in volto mi intima di fermarmi:
« Mirna, aspetta ti prego non andartene! »
Gli lancio un occhiataccia e dopo non pronunciando più alcuna parola, mi porto via da quel luogo, lasciandolo come uno stronzo.La strada è invasa dal traffico, come al solito. Proprio in quel momento scorgo la figura di un taxi; mi faccio accompagnare presso l'abitazione della mia amica.
ALVIN
Dacché Mirna se ne è andata, mi sono diretto in camera mia. Decido di rifare il letto e proprio in quel momento, mi accorgo; di alcune goccioline di sangue.
"Questo può significare solamente una cosa, Mirna... non è come le solite ragazze che sono capitate nel mio cammino, lei è speciale! Era vergine! No, non posso lasciarmela sfuggire! Devo farmi perdonare.
Tutto questo è assurdo, non mi sono mai comportato così! Ma credo di... essermi innamorato. So che sembra strano, ma è così. Sì, io la amo! Sarebbe ancora troppo presto per parlare di amore, ma io non posso negare quello che sento.
Afferro il cellulare tentando disperatamente di chiamarla. Sfortunatamente neanche una risposta da parte sua.Sto per rientrare in casa, quando improvvisamente mi squilla il telefono; si tratta di Dannis.
Sconsolato rispondo:
« Pronto? »
« Alvin, che stai facendo?! Devi venire immediatamente qui allo studio registrazioni. Blackely è furiosa, sbrigati! »
Mi comunica impensierito.
Prontamente affermo:
« D'accordo, arrivo »Mi appresto a darmi una rinvigorita sotto il getto dell'acqua, e recarmi agli studi di registrazione, dove mi sta aspettando la mia band.
Mi introduco dentro l'abitacolo, avvio il motore e parto.
Raggiungo il luogo stabilito, scendo dalla vettura, mi porto all'entrata di un edificio alto venti piani.
Mi dirigo per l'antro; con lunghe scalinate che portano a diversi piani,
e una cupola a vetri, come ascensore.
Il dispositivo di sollevamento, mi conduce al piano prefissato.
Esco, mi ritrovo davanti la porta dello studio di registrazione.
Suono il campanello e viene ad aprirmi Dannis, che declama:
« Finalmente, aspettavamo solo te per iniziare... ma dov'eri finito?! »
« Sono qui adesso, non c'è bisogno che sbraiti! »
Improvvisamente il nostro artist manager, Blackely una bella donna, di ventisette anni, capelli nerissimi e occhi verdi come la giada; con tono irritato chiede:
« E questa l'ora di arrivare?»
Ribatte.
« Scusami, ma ho avuto un contrattempo! »
« Bene, non perdiamoci in chiacchere»
Si siede accavallando le gambe, ( anche il suo modo di vestire la distingue, impeccabile nel suo abito blazer a doppio petto, rigorosamente nero.)
Ci osserva da capo a piedi, intimandoci:
« Potete iniziare, non perdiamo altro tempo»
Ognuno dei componenti della mia band, si prepara ad accordare i propri strumenti.
Indosso le cuffie, accosto il microfono vicino alla bocca e inizio a cantare.
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NEVER ENDING STORY (IN CORSO)
FantasyQuesto sembra essere l'introduzione o la descrizione di un romanzo o di una serie di racconti. Si tratta di una storia di amicizia tra cinque ragazze che si stanno preparando per il loro ballo di fine anno dopo aver appena completato il loro diploma...