Capitolo 23 (Prima parte)

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Mary's pov

Mi incammino verso il parco con le cuffie nelle orecchie. Mi piace un sacco ascoltare la musica e me la cavo a cantare.
Da piccola oltre a sognare di diventare una cantante volevo fare la modella: non posso dire di non avere un bel fisico, ma ho sempre la paura di non essere abbastanza.

Ora, però, ho ben altro a cui pensare: Harry.
Lui è qualcosa di bellissimo e unico, ogni attimo che passiamo insieme diventa più bello con un suo sorriso, con i suoi occhi verdi che ti danno  speranza e con quelle fossette che vorrei consumare a forza di baci.
La canzone finisce e mi accorgo di essere arrivata a destinazione.
Guardo a destra e a sinistra per trovare il riccio, ma di Harry non c'è nessuna traccia.

Sposto la felpa poco più sopra del mio polso e noto dall'orologio di essere in anticipo di circa dieci minuti.
I maschi si fanno sempre aspettare quando vogliono!
Mi siedo sulla panchina e-per ammazzare il tempo-afferro una foglia secca, cominciando a romperla in mille pezzi.

...

È passata mezz'ora.
Si è dimenticato, ci scommetterei la mia stessa vita.
Come biasimarlo, chi vorrebbe passare un pomeriggio con Mary? Nessuno.
Mi alzo buttando a terra tutti i brandelli delle foglie che rappresentano lo stato attuale del mio cuore.
In effetti, ci sono tante altre ragazze più belle e sono stata una stupida a credere che qualcuno possa lontanamente interessarsi a me. Inizio a piangere e nello stesso momento delle goccioline di pioggia mi bagnano i capelli, tanto per cambiare.

*INIZIO FLASHBACK*

"Piccolina, che fai?" chiede curiosa mia mamma mentre si avvicina al mio orecchio "Nulla mami, sono qui che guardo la gente fuori dalla finestra...ma come mai quella ragazza piange?" domando, indicando una ragazza più grande di me che si dispera sotto la pioggia.
"Devi sapere che i bimbi grandi hanno molti problemi e alcuni adirittura aspettano la pioggia per poter piangere e sfogarsi in compagnia" mi spiega mentre mi accarezza dolcemente i capelli.
"Io da grande non piangerò mai mami, io sono forte...sono una guerriera!"

*FINE FLASHBACK*

Mi abbandono ad un piccolo ricordo di una conversazione con la mia cara mamma-mentre delle lacrime amare continuano a bagnare il mio viso-e tristemente torno a casa.

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Harry's pov

Sento un rumore fastidioso proveniente della finestra della camera.
Socchiudo le palpebre e appena mi accorgo che la pioggia è entrata, bagnando tutto il pavimento e i dintorni, mi alzo di fretta.
Corro a chiuderla e appena finisco mi precipito direttamente dentro le coperte, dato che sono ancora assonnato.
Un pensiero mi fa sbarrare gl'occhi: Mary.

Controllo velocemente l'orario e noto che sono le sei e mezza.
Ditemi che è un sogno.
Assicuratemi che è solo un brutto scherzo e che non mi sono addormentato.
Porto la mano sulla faccia in modo da svegliarmi da questo incubo, ma nulla...è la pura realtà.
Balzo giù dal letto e mi vesto velocemente, prendo il telefono e mi precipito a casa di Mary.

L'ho combinata grossa.

Corro per le strade di Bradford e finalmente raggiungo casa sua.
Busso per circa venti volte, ma non mi viene ad aprire nessuno.
Mi appoggio alla porta con l'orecchio e sento dei singhiozzi provenire dall'interno e-dio-mi fa così male sentirla piangere, mi si spezza il cuore.

"Mary, ti prego, non è come pensi.
Mi sono addormentato e a causa di questa stupida pioggia sono riuscito a svegliarmi. Non pensare che sia stato chissà dove a divertirmi mentre tu eri là ad aspettarmi. Scusami ti prego..." sento il suo pianto aumentare sempre di più e a quel punto la mia mente viene sopraffatta da un piccolo e vecchio episodio.

*INIZIO FLASHBACK*

Passeggio per le strade di Holmes Chapel in compagnia del mio pacco di caramelle, che mi sono aggiudicato con il compito di matematica di sta mattina, nel quale ho preso il massimo dei voti.
Ad un tratto, vedo una coppia litigare tanto da fare un gran trambusto sulla via: la ragazza se ne va, disperata più che mai, e il ragazzo rimane lì, immobile, a piangere.

Con passo felpato decido di avvicinarmi "Ragazzo, come mai piangi?" lui mi guarda strano e soprattutto con un'espressione interrogativa, ma poi decide di rispondermi "Ricordati una cosa piccolino: finché non perderai la persona più cara della tua vita non potrai capire quanto è importante per te." detto quello si alza e dopo un pò la sua figura scompare dietro l'angolo, lasciandomi senza parole.

*FINE FLASHBACK*

Solo ora capisco veramente il senso della frase detta da quel ragazzo.
È affrettato da parte mia ammetterlo ora ma si, sono interessato a Mary in una maniera esagerata.
Inizio a piangere silenziosamente e-piano piano-mi alzo per andarmene.
Improvvisamente, vengo fermato da qualcuno che mi tira il polso.
Ruoto il busto di scatto e trovo Mary lì, davanti a me, con tutto il trucco colato.

Senza lasciarmi il tempo di pensare mi bacia.
Esito un pò all'inizio, ma ricambio appena collego ciò che ha fatto. L'afferro dalla vita, facendole allacciare le gambe intorno al mio bacino così da stare più uniti.
Picchietto la lingua sul suo labbro inferiore-come per chiedere l'accesso-e in risposta schiude le labbra rosee e screpolate, dando vita ad una danza passionale tra le nostre lingue. Il calore della sua bocca entra in contato con la mia, mandandomi completare in tilt il cervello.

Ci stacchiamo entrambi esausti e senza fiato "Sei un coglione" sussurra appoggiando la sua fronte sulla mia, facendomi ridere di sottecchi "Scusa Mary, ti giuro che sto dicendo solo la verità. Non ti avrei mai dato buca, te lo assicuro..." le spiego dolcemente prima di portare i capelli dietro alle spalle, dato che durante il bacio si sono scompigliati.

"Posso confidarti un segreto?" continuo, senza lasciare il tempo di rispondere.
La vedo annuire, perciò mi avvicino pericolosamente al suo orecchio "Penso di amarti..." sussurro prima di lasciare un bacio appena sotto la mascella, facendola rabbrividire.
Unisce le nostre labbra in un altro dolce bacio e, dopo ciò, posiziona lo sguardo sul mio "Forse, sto cominciando ad amarti anche io..." ribatte prima di allacciare la braccia attorno al mio collo.

"Da cosa lo deduci?" le domando d'un tratto, cercando di capire ciò che frulla nella sua testa "Dal fatto che ho pianto per circa due ore solo perché non ti sei presentato. E poi, beh, a me sei sempre piaciuto..." confessa mentre le sue guance si arrossiscono sempre di più, per poi abbassare lo sguardo "Mi fa piacere sentirti dire queste cose" affermo mentre le alzo il mento con un dito.
"Te invece, perché lo pensi?" , "Non c'è un motivo preciso...ti basta sapere che appena penso a te il cuore mi batte forte e non vedo l'ora di vederti?" nasconde il viso nell'incavo del mio collo-presa dall'imbarazzo-facendomi scappare una risata e successivamente attira di nuovo le mie labbra sulle sue.

È qui che voglio stare, solo con lei, tra le sue braccia.

Amore per caso || Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora