Capitolo 21 (Seconda parte)

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Sam's pov

La suoneria della sveglia interrompe il mio sonno profondo. Alzo il busto ma-ancora troppo debole-poco dopo mi rimetto a letto. Viaggio con la mano lungo il materasso vuoto ed è qui che mi allarmo: Zayn dov'è andato?

Mi giro verso il lato sinistro della piazza e mezza che mi ospita, sperando di trovarlo al mio fianco in tutta la sua bellezza, ma nulla.
La mia attenzione viene attirata da un bigliettino: spero non sia quello a cui sto pensando. Sento il cuore accelerare, tanto da farmi salire una paura pazzesca. Afferro in fretta il pezzo di carta e leggo le poche righe, cercando di pensare il più positivo possibile.

Un respiro di solievo sussegue la lettura e mi maledico, perché non mi fido quanto dovrei di lui. Ultimamente ho un sesto senso che mi dice di tenere gl'occhi aperti: sento che i problemi non sono ancora finiti.

Scuoto la testa, eliminando questi pensieri, e più allegra di prima sollevo il mio peso dal letto, andando in cucina per fare colazione. Preparo in fretta la mia tazza di latte con i cereali e-dopo aver mangiato-corro in camera a vestirmi.

Opto per un abito nero con il colletto bianco tempestato di piccoli diamantini, indosso la calzamaglia dello stesso colore della mia pelle ed infine una treccia per completare il tutto. Trucco il mio viso come al solito e scendo giù a preparare il pranzo per il mio ragazzo.

Ho deciso di cucinare il suo piatto italiano preferito: la carbonara. Parto col dire che non sono un'ottima cuoca, ma ci sto provando.
Prendo tutti gli ingredienti necessari e li metto sul bancone, così con calma e tranquillità comincio a lavorarci sù. D'un tratto, il campanello interrompe il silenzio tombale che regna nel stanza.

Sarà sicuramente Zayn, penso nella mia mente.

Vado ad aprire, ma non trovo nessuno. Mi sporgo in avanti e l'unica cosa che adocchio è un bigliettino ripiegato ben tre volte su se stesso.

<<Quel vestito ti fascia alla perfezione, però senza stai sicuramente meglio.>>

Zayn non mi mandarebbe questi messaggi. Non è mai stato così diretto, sa che quel tipo di linguaggio non è il mio genere. Ora che ci penso solo una persona faceva così, ma non puoi essere lui.

"Chiunque tu sia, fatti vedere subito" sibilo, cercando di mantenere la calma. Le mie mani cominciano a tremare dall'agitazione e sento il mio respiro farsi più pesante.

Non ricevo nessuna risposta, perciò chiudo la porta e continuo a preparare il pranzo. Appena accendo i fornelli ed appoggio le pentole sopra ad essi, qualcuno mi copre la bocca mentre con la mano libera mi accarezza il fianco.

"Shh, non fare rumore." strabuzzo gl'occhi, dopo aver riconosciuto la voce dell'estraneo "Se tolgo la mano mi prometti che non urlerai?" propone vedendomi abbastanza agitata. Annuisco-dato che non posso parlare-e lui in risposta esegue quello che mi ha detto in precedenza.

Mi giro e rimango a bocca aperta a scoprire che è proprio chi temevo "Adam?" domando incredula "In carne ed ossa" ribatte con un fastidioso ghigno in faccia "Cosa vuoi da me?" continuo arrabbiata, allontanandomi leggermente da lui.

"Sono stanco di perdere sempre: la scommessa tra di noi è finita anni fa, ma ho voglia di riprendermi ciò che mi avrebbe reso il vincitore..." mi prende il polso con prepotenza e lo stringe sempre di più, facendomi mancare il fiato

"Adam, così mi fai male" balbetto tra i singhiozzi, che cominciano ad uscire in contemporanea con le mie lacrime "Se ti fa male questo, non immagino dopo" , "Quale dopo e dopo! Tu ora te ne vai!" alzo un pò la voce, cosa che lo fa alterare parecchio.

"Vieni con me: ti faccio vedere io chi dei due comanda" mi prende sotto le sue braccia di peso e mi guida verso una stanza. Passo per il corridoio e man mano che i secondi passano, ci avviciniamo sempre di più alla camera da letto. Mi dimeno il più possibile, ma non ha intenzione di graziarmi sta volta.

Entriamo nella stanza e chiude a chiave la porta, bloccandoci all'interno. Mi butta sul materasso con nonchalance e si accomoda sopra al mio bacino, con le gambe aperte ai lati dei miei fianchi.

"Aiuto!" urlo con le poche forze rimaste nel mio corpo. Adam stringe la mascella ed afferra uno dei nastri decorativi attaccati alla tenda così da bloccarmi e chiudermi la bocca.

"Sai zitta, puttana" sputa acido. Io mi muovo-cercando di liberarmi da lui-ma non riesco a fare più di tanto.
Adam, vedendomi abbastanza agitata, avvolge una corda attorno ai polsi e li blocca alla spalliera del letto. È giunta la mia fine.

"Faremo presto piccola, porta pazienza..." comincia a togliermi il vestito con estrema lentezza, subito dopo la calzamaglia e poi inizia a portare le sue mani su ogni centimetro della mia pelle. Lascia qualche bacio qua e là, cosa che mi fa tremendamente schifo-dato che odio qualsiasi persona lo faccia ad eccetto di Zayn-.

Mi scanso continuamente, ma lui non ha intenzione di smettere e posa le sue mani sui miei fianchi, in modo da farmi stare ferma "Piccola non ti muovere tanto, che poi il mio amichetto si sveglia" sussurra a fior di labbra prima di posare la mano sul bottone dei suoi pantaloni, per poi sfilarseli.

Non lo guardo nemmeno negl'occhi, mi limito a piangere.

"Perché piangi? Sei ancora vergine? Il tuo caro e dolce Zayn non ti ha ancora sistemata per bene?" domanda ironica, prendendosi gioco di bene in malomodo "Non parli, eh?" continua, afferrando la mia bocca tra le mani per poi tirare di poco le labbra "D'accordo, allora ci penso io a prendere la mia risposta."

E così, prosegue con la sua tortura e mi sfila l'intimo scuro che ricopre le zone sensibili del mio corpo e successivamente esegue lo stesso con i suoi capi. Sono completamente nuda davanti ad Adam e non posso nacondere la paura e l'imbarazzo.

"Complimenti, sei cresciuta bene mia piccola Sam" mormora con il suo solito ghigno in faccia. Continuo a piangere come mai prima d'ora, sempre di più. Ormai ho perso quel pizzico di speranza che possedeva fino a qualche minuto fa: Zayn è fuori casa e nulla lo farà arrivare in tempo prima che il ragazzo sopra di me possa compiere ciò che temo.

Amore per caso || Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora