Capitolo 10 (Prima parte)

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Sam's pov

Abbiamo deciso di andare in un ristorante italiano, cosa che mi ha resa felice visto che mi ricorda le mie origini.

Un signore in giacca e in cravatta ci fa accomodare al tavolo ordinato dal Zayn: il moro, da gentil'uomo, mi fa sedere trascinando la sedia dallo schienale e poi si posiziona davanti a me.

"Cosa vuoi ordinare?" chiede interrompendo il silenzio che si era creato tra di noi, a causa del mio sguardo perso a guardare tutto ciò che ci circonda.

"Penso di prendermi una pizza margherita... tu?" annuncio prima di appoggiare il menù sul tavolo.

Lui mi fissa continuamente da quando siamo entrati in questo ristorante e la cosa sta diventando parecchio inquetante.

"Puoi smetterla? Così mi metti in imbarazzo" sussurro mettendo le mani sul mio viso, coprendo le mie gote arrossate.

"Sei bellissima stasera" confessa con voce roca e sensuale, passandosi la lingua sulle labbra.

"Grazie, anche tu non scherzi però" dico cercando di rigirare la frase su di lu. Sposto lo sguardo sulle mie scarpe che sono diventate di colpo interessantissime, scaricando l'ansia.

"Sam, guardarmi. Non cercare di nascondere quel tuo bel visino, non ce n'è motivo" mi spiega il mio ragazzo prima di afferrare la mia mano con la sua, decisamente più grande.

"Tutto questo è strano per me, non so che dire o che fare. Solo, cerca di mettermi a mio agio perché finora i tuoi complimenti - per quanto siano dolci e mi abbiano fatto piacere - hanno fatto tutt'altro" spiego velocemente con tono dolce, ottenendo un cenno con il capo da parte sua.

"Però, siamo proprio nel posto sbagliato. Insomma, guarda quei pinguini!" scatta divertito indicando i camerieri, vestiti di tutto punto, cambiando discorso "Mi hai portato tu qui, perciò la prossima volta pensaci due volte prima di ideare queste uscite" gli ricordo, prima di scoppiare a ridere mantenendo comunque un atteggiamento educato.

"E chi glielo dice che io vorrò uscire di nuovo con lei, signorina Rawer?" canzona il moro, sfidandomi con sguardo diffidente "Se fosse per me, non sarei venuta nemmeno oggi" slancio questa piccola bomba, alzando le sopraccigliaverso l'alto.

"Oh, allora perché è seduta in questo tavolo con me?"

"Mi faceva pena signor Malik, tutto qui" spiego con tono calmo, nascondendo il velo di ironia delle mie parole.

"Quindi, se io ora mi mi avvicino per baciarla, lei si allontanerà giusto?" domanda conferma dandomi del lei, facendo aumentare quella strana sensazione nel mio ventre.

"Tentar non nuoce" ribatto tenendo uno sguardo da sfida.

In realtà, ho una voglia matta di baciarlo.

Lo vedo avvicinarsi e - nonostante le posate e i bicchieri presenti - si ferma appena a pochissimi centimetri dal mio viso.

"E se facessi così?" con uno scatto veloce passa la lingua sul mio labbro inferiore.

In risposta mi mordo le mie stesse labbra, ottenendo uno sbuffo da parte sua.

"Okay, non posso resistere" detto questo attira il mio viso con le mani e ci perdiamo in un bacio dolce, ma intenso.

Cos'ho fatto per meritarmi un ragazzo del genere?

...

Durante il tragitto di ritorno nessuno parla.
Mi perdo tra i miei pensieri, sopratutto su un particolare: non ci siamo ancora detto "ti amo".

Amore per caso || Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora