Capitolo 9 (Seconda parte)

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Sam's pov

"Cosa?" domando sbalordita, con fare poco tranquillo. Non può essere successo di nuovo.
"Hai capito bene" sussurra Harry, tenendo lo sguardo basso mentre continua a disperarsi "Ma com'è accaduto precisamente?" sono talmente ansiosa e preoccupata che continuo a sparare domande a raffica "Mettiti comoda, devo spiegarti tutto dal principio..."
Nella mia faccia scorrono varie lacrime amare, non potendo credere a ciò che il riccio mi sta confessando con rammarico. Sento dalla sua voce la disperazione, ma allo stesso tempo la voglia di partire e cercare Mary, per poi uccidere quell'essere catalogato come suo padre.

"Hai sentito qualche lamento da parte sua in chiamata?" asciugo velocemente le mie guance dopo che Zayn mi protegge tra le sue braccia possenti. Non mi sono di certo dimenticata della nostra ennesima rottura, solo che in questo momento ci conviene accantonare quel discorso e pensare alla vita della mia amica. Durante tutto il racconto sono rimasta appoggiata sulle sue ginocchia, perché sa che quando si parla di Mary non scherzo di certo.

"Sì, sta soffrendo molto. Il pazzo emetteva di continuo alcuni gemiti di piacere-visto che la stava distruggendo in diretta-però di sottofondo ho udito il dolore della mia ragazza. E ti assicuro, cosa più brutta di ascoltare la persona che ami marcire in quel modo non esiste." il suo tono si affievolisce alla fine, mostrando la sua fragilità "Oddio, è proprio senza cuore. Non so voi, ma io non posso-e non voglio, soprattutto-rimanere qui a braccia conserte ad aspettare che la situazione peggiori. Devo andare da lei, subito." detto questo mi alzo dalle ginocchia di Zayn, sistemo la maglia-visto che si era leggermente alzata-e mi dirigo verso la porta. Come sempre, le mie iniziative vengono fermate dal moro, che mi blocca dal polso "Zayn, che fai?" fulmino con lo sguardo la sua mano, provando a strattonarla via dalla mia.

"Prima ti calmi e poi andiamo da lei" consiglia con tono calmo, facendomi arrabbiare ancora di più "Stai capendo come siamo messi oppure hai bisogno di un disegno illustrativo? La mia migliore amica è in pericolo e tu hai la faccia tosta di chiedermi di calmarmi?" mi dispero, scuotendo le braccia per aria "Cosa avresti fatto se al suo posto ci fossi stata io? Saresti rimasto così calmo? Guarda Harry, sta soffrendo come non mai! Se non vuoi dare una mano a me, almeno fallo per il tuo amico..." ribatto rossa dalla rabbia, vedendo il diretto interessato abbassare l'attenzione verso le sue scarpe.
"Intanto mettiti in testa che io per te scalerei le cime delle montagne più alte, perciò non dare vita a film mentali inutili. Penso che pure i muri l'abbiano capito. Sto solo cercando di dirti che sei parecchio agitata e questo non va bene per nessuno, tanto meno per Harry che sta passando la situazione peggiore del mondo. Dobbiamo darci una mano a vicenda così almeno possiamo incastrare quel coglione di suo padre e metterlo dietro alle sbarre. "

Si avvicina di nuovo, afferrando il mio viso a coppa tra le sue mani. Sento il suo respiro andare a tempo con il mio ed il suo tocco delicato sulla mia mascella tesa mi rilassa di poco "Hai ragione, scusa." sussurro, appoggiando la fronte sul suo petto, facendo mente locale su cosa fare in questo momento "Ho trovato!" urlo euforica, dopo che l'idea della idee ha bussato alla porta del mio cervello.
I due ragazzi balzano in aria dallo spavento, portandosi poi una mano al cuore "Certo che le tue maniere sono le migliori" ribatte Harry, infilando una mano tra i capelli. Alzo gl'occhi al cielo e sorvolo la sua battuta "Dicevo, so dove si trova Mary." affermo convinta.

"Come fai a saperlo?" chiede il riccio raggiungendo me e Zayn, distanti circa un metro dalla sua posizione "Quando mi ha raccontato la sua storia è entrata nei particolari, indicandomi quindi esattamente la zona del terrore, così la chiama. Da quel che ricordo non è tanto distante da qui..." esordisco prima di afferrare il cappotto, riposto precedente sull'attaccapanno "Va bene allora andiamo" dice Zayn, ripetendo la mia stessa azione "Ragazzi, aspettate" Harry si ferma, controllando il display del suo cellulare che si illumina all'istante.

Harry's pov

<<Non azzardarti a venire qui per riprendertela, altrimenti la ucciderò davanti ai tuoi occhi. Ah, e lo stesso discorso vale per la polizia. Così facendo, farò fuori pure te e la tua banda di amici.>>

"Che succede?" la voce di Sam viene catturata dalle mie orecchie, rendendo quel suono una specie di eco infinito nella mia mente "Leggete" mi limito a dire, passando ai miei amici il cellulare. Attentamente, i due davanti a me leggono, mostrandomi poi una faccia sconvolta.
"Non si fa nulla, almeno non oggi. Non voglio che nessuno ci rimetta la vita" decide Sam, cogliendo a pieno la mia volontà "Quindi cosa facciamo?" fisso Zayn, alzando le spalle all'aria.

"Si torna a casa, aspettando il momento giusto..." dice Sam "...che arriverà al più presto." concludo la frase, pensando che comunque la mia ragazza è nelle mani di quel verme schifoso "Andate pure a risolvere i vostri problemi, per ogni aggiornamento o prossimo messaggio vi avviserò al piu presto..." sforzo un sorriso falso, che viene subito ricambiato "Va bene, andiamo Zayn" Sam si avvia alla porta con il mio migliore amico, dopo avermi lasciato un ultimo abbraccio.

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Sam's pov

"Allora sono passati ormai due giorni da quando Mary è rinchiusa con suo padre in quella maledetta casa e noi non possiamo fare nulla, giusto? Bene. Mi sono veramente stancato.
Quell'uomo è malato e potrebbe farle di tutto, ed io non posso starmene qui impalato a non fare nulla,  mentre magari lei sta soffrendo" si esprime Harry, mentre alcune lacrime ricoprono i suoi occhi color smeraldo "Hai ragione, infatti volevo parlarti proprio di questo. Ho preparato un piano: verso le cinque e mezza-insieme alla polizia-li raggiungeremo. Noi tre entreremo dentro alla casa e ci prenderemo Mary con le buone...in caso lui non deciderà di mollarla, facciamo entrare i rinforzi. Il lavoro è fatto!" spiego frettolosamente.
"Penso che vada bene come piano, o no Zayn?" chiede approvazione Harry al moro "Sì sì, sono d'accordo. Ora ci conviene raggiungere lo stabilimento della polizia, così per l'orario stabilito ci troveremo pronti." annuiamo entrambi e seguiamo le istruzione del moro.

...

"Salve" saluto per la seconda volta i poliziotti che ora risiedono ne sedili posteriori e prendo posto al fianco di uno di loro "Siete pronti?" alla mia domanda tutti scuotono la testa affermativamente "Noi staremo qui ed usciremo solo in caso estremo, speriamo bene" mi risponde l'uomo dai capelli corvini con il distintivo al petto.
Dopo circa dieci minuti di viaggio, arriviamo davanti alla baracca dove si trova la mia amica. Scendo dall'auto seguita da Zayn ed Harry, dirigendoci verso la porta. Bussiamo varie volte, dal momento che nessuno si fa coraggio a venire ad aprirci. Un uomo poco curato si fa spazio lungo la nostra visuale alcuni attimi dopo "Prego?" chiede guardandoci male, quasi infastidito dalla nostra presenza "Siamo gli amici di Mary e siamo qui per risolvere questa storia per sempre. Può fare una scelta: Mary può tornare a casa con le buone maniere, oppure passiamo a quelle forzate" commenta Harry, cercando di mantenere la calma.

"Con 'forzate' cosa intendi?" il padre di Mary sfida il riccio, avanzando verso il mio amico "Se è tanto curioso di saperlo, può scegliere questa opzione" consiglia dal canto suo, stringendo le mani in un pugno ben saldo "Fatemi vedere di che pasta siete fatti voi giovani" , "Mark, Andy, Ryan!" grida Harry, richiamando i nostri amici speciali. Di colpo dall'auto scendono i tre poliziotti, che corrono a catturare il padre di Mary. Lui strabuzza gl'occhi meravigliato e corre dentro casa seguito da tutti noi. Lo lascio perdere e mi dirigo piuttosto a cercare la mia amica.

Appena spalanco la porta della camera da letto, la trovo distesa a terra quasi del tutto spoglia. L'aria nella stanza è quasi irrespirabile, perciò mi levo la felpa e la avvolgono attorno al suo esile corpo ferito e ricoperto da numerose cicatrici per poi portarla all'aperto.
"Mary, oddio come ti ha ridotta..." di rimando, la mia amica alza lo sguardo verso di me e comincia a piangere. Si irrigidisce di colpo appena le mie braccia la cullano dolcemente, ma cerco di calmarla "Tesoro, è tutto finito. Siamo arrivati io, Zayn ed Harry a salvarti. Sei al sicuro ora. Non ti succederà più nulla..." , "Harry dov'è?" la sua domanda non tarda ad arrivare e mi rasserena sapere che voglia vederlo al più presto "Sta rinchiudendo tuo padre in prigione insieme ai poliziotti. Dovrebbe raggiungerci a momenti..." informo, spostando alcune ciocche di capelli dal suo viso ancora umido per via delle lacrime.
"Grazie mille" sussurra prima di scoppiare in un altro pianto liberatorio, che dura fino a quando i due ragazzi fanno la loro apparizione trionfale alle nostre spalle "Oh, eccoli!" appena il suo sguardo si fonde con quello di Harry, la ragazza prende le forze e si alza, correndo dal suo ragazzo. E così, le loro anime si riuniscono velocemente in un dolce abbraccio, segno dell'eccessiva mancanza provata da entrambi in questo lasso di tempo.

Amore per caso || Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora