Capitolo 5 (Seconda parte)

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Scusate per le numerose notifiche, ma ho ricevuto alcuni messaggi perché il capitolo non è visualizzabile. Non so cosa stia succedendo a wattpad, spero ora si sia risolto tutto....in ogni caso fatemi sapere se riuscire a leggerlo! Buona lettura

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Sam's pov

E ora cosa devo fare? Sono disposta a ricominciare tutto dall'inizio con lui? È la cosa giusta da fare? Un centinaio di domande tartassano il mio cervello, rendendomi più confusa del solito. Una nebbia fitta ingloba la mia mente, impedendomi di ragionare lucidamente.
"Zayn, io..." inizio, ma lui mi blocca subito appena mi vede scuotere il capo "Scusa, hai ragione. Non spiegarmi nulla, sono stato uno stupido solo a sviluppare il pensiero di una possibile riappacificazione tra di noi. Ti ho ferita e ne sono consapevole, solo che mi dispiace. Ti capisco, non giustificarti. Voglio avvisarti che ci vorrà un pò prima di poterti definire solo mia amica, perché io ti amo e non sai qu-" , "Zitto e baciami stupido" rinuncio infine, un'altra volta.

Prendo il suo viso a coppa tra le mani, baciandolo con tutta me stessa. È inutile dilungarsi sulle mie emozioni attuali: è risaputo, un bacio è bello se è voluto da entrambi. In più, se il soggetto in questione è Zayn assume un valore più elevato.
"È un sì?" chiede sorridendo, dopo essersi staccato dalle mie labbra, incastrando la lingua tra i denti "Hai bisogno di un chiarimento?" commento maliziosa, alzando le sopracciglia in alto "E me lo chiedi pure?" a questo punto lo bacio per la seconda volta, come se fosse la prima. Tutto ciò dura pochissimo, a causa di una voce roca alle mie spalle "Non vorrei fare il guastafeste, però ci tengo ad informarvi del fatto che state dando libero spettacolo a tutto il corso" ci riporta la realtà in nostro insegnate, grattandosi la guancia preso dall'imbarazzo.

"Ci scusi, non volevamo..." abbasso lo sguardo verso il basso mentre le mie gote si tingono di un colorito tendente al rosso "A dir la verità, io lo volevo. Anzi, stavo aspettato questo momento da tempo!" strabuzzo gl'occhi all'affermazione del moro che cinge con un braccio i miei fianchi, abbracciandomi possessivamente. Tiro una gomitata che arriva dritta alla sua costola, facendolo piegare leggermente dal dolore "Ben ti sta!" sussurro senza farmi notare dai presenti, dato che si stanno sbellicando dalle risate per la batta di Zayn di poco fa "Piccola, vacci piano..." balbetta, cercando di riprendere fiato.

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Mary's pov

"Quindi questa è la mia idea, che ne dici?" ruoto il capo verso il riccio alla mia destra, che accarezza i miei capelli con le sue dita lunghe e morbide, guardandolo con un'espressione confusa "Scusa, ero assorta tra i miei pensieri" ammetto, non potendo fingere di aver seguito il suo discorso "Cosa c'è che ti turba?" domanda con fare apprensivo, lasciandomi un bacio sulla fronte "So bene che non dovrei pensare al bimbo, ma a me manca. Ho passato mezzo anno ad occuparmi di due persone-me compresa-ed ora che lo stavo aspettando con ansia, il destino me lo strappa via in un battito di ciglia. È difficile, sai? La notte passo gran parte del mio tempo a massaggiarmi il ventre e a parlare all'angelo che ora è voltato in cielo, perché ormai è un'abitudine per me. Tutto questo fa male." alcune lacrime rigano il mio volto, che copro con entrambe le mie mani.

"Mi si spezza il cuore a vederti così, non puoi immaginare quanto. Sapere che tutto questo è successo per colpa mia mi rende un mostro. Tu sei forte e non devi abbatterti: saremo in due, per sempre, e vedrai che le cose andranno sempre meglio. Mi dispiace che in tutto questo disastro creato da me, la vittima sia stato quell'innocente creatura e, fidati, non me lo perdonerò mai. Ho fatto del male a mio figlio, merito di soffrire e soprattutto non ti merito..." esordisce, abbassando la voce sempre di più verso la fine "Non sono ottima nel rassicurare le persone, proprio perché di natura non sono serena di mio...l'unica cosa che ti propongo è di aiutarmi a continuare a vivere, anche quel pezzo di vita che sarebbe toccata a nostro figlio. Noi vivremo per lui, mentre lui risiederà nei nostri cuori e nel cielo per proteggerci da tutto e tutti" spiego, abbracciandolo con forza. Per la prima volta nelle mia vita sento farsi presenti i singhiozzi da parte di Harry, che risuonano per tutta la stanza. Lo stringo ancora più forte, cercando di calmare sia me che il riccio.
Un messaggio attira la nostra attenzione, dal momento che la vibrazione scuote leggermente il cellulare. Mi stacco dalla sua presa e con una mano afferro l'oggetto in questione, ripulendo i miei occhi arrossati con l'altra libera.

<<Ciao piccola di papà, come sta il bimbo? È ancora vivo? Un bacio××>>

Sbianco totalmente, perdendo la capacità di replicare. Harry sposta i miei capelli sulla spalla opposta al suo viso, così da poter leggere ciò che sto visualizzando sullo schermo.
"Cazzo Mary, è tutta colpa sua! Io ora vado a denunciarlo, te lo assicuro. Mi dispiace se si tratta di tuo padre, ma ha ucciso mio figlio-anzi nostro-e non posso perdonarglielo" dice con tono duro, alzandosi dal divano per prendere il cappotto. Prima che se ne vada, lo fermo dal polso "Harry, ascoltami un secondo: devi calmarti. Non è detto che sia stato lui...magari lo ha saputo in giro" tento, usando una scusa molto banale e poco credibile
"Hai anche il coraggio di difenderlo?" domanda sbigottito, innervosendosi ancora più di prima.

"Punto primo, non usare questo tono con me" ribatto, ricevendo un cenno da parte sua con le braccia come per sottomettersi alla mia volontà "Si tratta solo di agire usando la ragionare. Io voglio avere le prove prima di poterlo denunciare, perché-in fondo-è comunque mio padre. Non significa che lo perdonerò, in caso si rivelerà lui l'artefice di tutto..." lo vedo annuire per poi tornare a sedersi comodo affianco a me "Allora dici di aspettare?" conclude, tirando le fila alla nostra discussione "Aspettiamo."

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Sam's pov

Entro nella stanza e trovo il moro ancora sotto alle coperte,-sicuramente sveglio-perché ha il vizio di passare gran parte della mattina a letto di domenica. Non cambierà mai! Con calma mi avvicino e lo sveglio, dopo aver appoggiato il vassoio con la colazione sul comodino.
"Zayn, ho preparato la colazione..." sussurro per poi lasciargli qualche bacio qua e là sulle sue guance, successivamente sul collo e per finire sulle clavicole. Un lamento esce dalle sue labbra, prima di aprire gl'occhi "Nessun bacio vero?" chiede accigliandosi, spostando il suo ciuffo indomabile di lato "Sai che non mi piace baciare di prima mattina se prima non mi sono lavata i denti, questione di igiene" ricordo, appoggiando una mano sul suo viso per accarezzare il suo zigomo "D'accordo. Comunque, sei stata gentilissima a prepararmi la colazione" dice per poi abbracciarmi. Mi sedio sul letto con lui, prendo il vassoio con il cibo ma sobbalzo appena noto di aver dimenticato lo zucchero.

"Oh che sbadata, mi sono dimenticata l'ingrediente più importante che diluisci col latte. Torno subito" dico alzandomi "Stai tranquilla, posso fare a meno per sta volta" , "So quanto ami accompagnare il latte con lo zucchero, quindi non se ne parla! Arrivo subito, promesso..." mi sorride dolcemente prima di lanciarmi un bacio volante con la mano, che afferro al volo per poi portarlo al cuore. Scendo velocemente le scale per dirigermi in cucina, ma una busta bianca-posta davanti alla porta d'entrata-blocca ogni mio movimento. Mi avvicino e l'afferro saldamente: la giro e mi accorgo che il destinatario è Zayn, però quello che mi incuriosisce di più è il mittente, ovvero Gigi.

Amore per caso || Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora