Capitolo 34 (Prima parte)

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Zayn's pov

Devo staccare la spina: ho bisogno di liberare la mente, subito.
Mi sto dirigendo in un locale, The Night, nel quale-molto probabilmente-passerò tutta la notte. So bene di risultare immaturo facendo così visto che sto per avere un figlio, ma la vita è una-e prima di diventare adulto-voglio godermela al massimo. L'edificio che si innalza davanti ai miei occhi fa risalire alcuni ricordi nel mio animo, facendomi sorridere leggermente. 

*Flashback*

Sono nel mio pub preferito con Harry e Liam: abbiamo intenzione di bere e-chissà-spassarcela un pò.
Ci dirigiamo tutti e tre al bancone dei drink e ordino subito una vodka. In lontananza noto una ragazza bionda, con indosso un abito semplice, diversamente dalle altre, che mi osserva da una manciata di minuti.
C'è qualcosa che mi attira, magari il suo aspetto da ragazza semplice.
Si avvicina a me-accompagnata dalle sue due amichette-senza staccami gl'occhi di dosso.

"Ma ciao ragazzi" saluta per prima quella mora,  con voce acuta e insopportabile "Bamboline, come vi chiamate?" chiede Harry come un avvoltoio appena trova la sua prima vittima, appoggiando il calice sul tavolino "Jade" dice la più coraggiosa e l'unica che finora ha parlato "Nina" risponde quella dai capelli rosso fuoco "Perrie" sussurra la bionda...non ha nemmeno visto i ragazzi in faccia, è concentrata a guardare sempre e solo me.

"Vi va di ballare?" chiede Jade rompendo il silenzio tra di noi "Certo" e così-dopo aver preso coraggio-mi dirigo da Perrie, prendendole il braccio per poi cominciare a ballare. Poi abbiamo usato la matematica: abbiamo aggiunto il letto, tolto i vestiti, diviso le gambe e abbiamo cercato di non moltiplicarci.

*Fine flashback*

Se ve lo state chiedendo sì, Perrie all'inizio era timida e riservata ma da quella notte è cambiata. Anzi mi ha cambiato.
Interrompo i miei pensieri perché noto di essere arrivato al parcheggio, così mi avvio al bar.
Ci sarà da divertirsi.

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Sam's pov

Ed eccomi qui, un altro giorno in questo lurido ospedale.
Ieri ho avuto la conversazione più brutta della mia vita ed ho preso una decisione: per un bel pò rimarrò da sola, senza maschi tra i piedi intendo.
Siamo a febbraio e ho avuto a che fare con già due ragazzi nuovi e per di più con Adam...ho bisogno di una tregua. Da quando è iniziato il nuovo anno una sola data me la ricorderò per sempre: 17 Febbraio-ovvero ieri-perché mi ha parlato della paternità.
Nonostante ciò, c'è un lato positivo: ora sono tornata, ma più forte di prima. Certo, il passato sarà difficile da cancellare, ma non è quello che voglio fare. Voglio ricordarmi ogni singola cosa di quello che ho vissuto con lui-bella o brutta che sia-ma devo andare avanti al più presto.

Vedo mio fratello irrompere nella mia stanza con il fiatone, facendomi preoccupare "Liam, che succede?" , "Sam..." dice mettendosi una mano sul petto come per prendere aria "Stai calmo e respira" gli consiglio, mentre mi alzo dal letto sul quale ero coricata fino a poco fa "Sam, Zayn è all'ospedale" sbotta di colpo guardandomi negl'occhi.
E bastano quelle poche perole per farmi morire dentro.
"Prego?" sento le lacrime appannare lentamente i miei e successivamente una scorre giù, finendo lungo il mio zigomo.
"Hai capito bene. Ieri, dopo aver parlato con te, è andato in un pub e si è ubriacato di brutto: alle quattro del mattino ho ricevuto una telefonata da uno sconosciuto che mi informa della presenza di quel bambino irresponsabile in centro a Bradford, aggiungendo delle sue condizioni critiche" mi spiega velocemente.

"Santo cielo, un minuto di tregua l'avremmo mai? Non è possibile una cosa del genere! Ormai l'ospedale è diventata la nostra seconda casa. Ma dimmi, ora dov'è?" gratto la testa presa dal panico e dal nervosismo, cercando di tenere a bada la paura e la voglia prenderlo a mazzate per ciò che ha fatto.
Il bello è che ora mi sento in colpa, dato che-come ha detto Liam-si è andato a far de male appena dopo la telefonata con me.

"L'hanno appena ricoverato qui..." , "Non me ne va bene una. Te lo giuro, non ce la faccio più..." cerco di asciugarmi un'altra lacrima traditrice e nell'estate momento Liam corre ad abbracciarmi, facendomi sentire subito un pò meglio "Sì risolverà tutto, devi stare tranquilla..." mi sussurra mentre mi accarezza dolcemente i capelli "Lo spero davvero tanto..." commento mentre fisso un punto indefinito dietro alle sue spalle.

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"Grazie, era una settimana che non sorrideva" esordisce alzando le braccia verso il soffito come per invocare qualcuno lassù "Smettila, scemo!" dico scoppiando a ridere, seguita da mio fratello. Ad un tratto, veniamo interrotti dai medici che aprono la porta e portano un paziente "Scusi, chi è?" chiede Liam, sfamando allo stesso tempo pure la mia curiosità "Oh, lui è il signorino Malik...è in coma etilico." ci informa l'infermiere dai capelli grigi. Coma etilico. Mi alzo-nonostante il tentativo fallito da parte di Liam di impedirmi il passaggio, trattenendomi ancorata al letto-, raggiungo il moro e lo fisso, trattenendo dei singhiozzi con il palmo della mano.
"Beh, noi ce ne andiamo..." suggerisce mio fratello prima di uscire insieme al responsabile "A dopo" dico e poi mi avvicino amcira di più a Zayn.

"Ehi, come stai? Sai, è la cosa più brutta al mondo vedere la persona che ami più della tua vita stasa su un lettino binco e fissare i battiti del suo cuore sullo schermo. Se io fossi al tuo posto il mio battito sarebbe nullo, dal momento che non ha smesso di farlo da quando ci siamo lasciati. Mi hai ferito, ma non mi pento di averti conosciuto e soprattutto di averti amato...spero solo che lei e il bambino ti facciano sorridere, visto che io non ci sono riuscita." dico, ormai in lacrime "Sei una persona meravigliosa e-infondo-ti ringrazio per avermi fatta sorridere, per avermi amata come mai nessuno aveva fatto prima d'ora e pure per avermi fatta piangere...strano da dire, vero? Ne sono consapevole, ma sono dell'idea che in un percorso ci sono siano sia momenti di gioia, che di infelicità. Ora però il destino, o il caso, ci ha divisi e dobbiamo accettare la situazione: tu per la tua strada e io per la mia. Siamo stati qualcosa, anche se per poco. Ricordati di me, per la cosa migliore o peggiore che sia, ma fallo. Io farò lo stesso." confesso annegata dalle mie stesse emozioni.

Appoggio il viso sulla sua mano ferma che ha una flebo stampata sulla superficie e mi abbandono ad un pianto silenzioso, calmato da un semplice suono d'effetto "BIP, BIP, BIP..."

Amore per caso || Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora