Capitolo 18 (Prima parte)

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Sam's pov

In questo momento sono debole.
La mia mente viaggia in mondi assurdi tra le labbra di Harry e si bea del contatto con le sue mani, che lentamente strisciano verso l'orlo della maglia per alzarla.
Scuoto la testa in segno di disapprovazione della sua mossa e mi stacco da lui velocemente.

"Cosa stai pe-" mi interrompe velocemente, posizionando l'indice sopra alle mie labbra "Scusa, non so cosa mi sia preso. Giuro, perdonami..." si passa la mano tra i capelli, segno che è abbastanza nervoso e sposta lo sguardo qua e là per la stanza poco illuminata.
Io sono imbarazzata per la situazione ma anche molto confusa, maledicendomi per non averlo fermato e per non essere riuscita a placare me stessa in primis.

"È che sono fottutamente innamorato di te!" sbotta di colpo, prima di alzare il capo verso di me, incastrando le sue iridi verdi con i miei occhi azzurri.
A quell'affermazione rimango sorpresa e senza parole.
Abbasso lo sguardo e cerco di trovare qualcosa da dire, ma nulla.
"Harry io-" provo a parlare almeno un pò, però vengo interrotta proprio da lui che prende il mio viso tra le sue mani calde.

"Appena ti ho visto sono rimasto stupito dalla tua bellezza. Quel giorno mi ero imposto l'obiettivo di far colpo su di te. Volevo farti innamorare di me, insomma.
Invece, tutte sono attratte da Zayn.
Lui è sempre stato il migliore del gruppo, quello che sapeva come far star bene una ragazza, non come me. Io vado con le ragazze per puro divertimento, anzi andavo, perché da quando ti ho conosciuto ho smesso con tutta quella roba." confessa rimanendo senza fiato. Noto i suoi occhi sempre più ludici e mi si stringe il cuore a questa visione.

"Harry, io non so che dirti...il bacio che c'è stato tra di noi mi è piaciuto, certo, ma nonostante tutto amo Zayn." si stacca da me, senza degnarmi di uno sguardo, e prende il giubotto dal divano.
Si incammina verso la porta, infuriato come non mai, tenendo la testa rivolta verso il pavimento.
"Dove vai?" chiedo tirando il suo braccio, in modo da riportarlo di fronte a me.

"Ovunque! Di certo, non me ne sto qui a sentire i discorsi smielati su Zayn" strattona il polso e si libera della mia presa, per poi uscire sbattendo la porta di casa violentemente.
Tutti se ne vanno da me, sempre.
La mia vita è tutta incasinata, tutto di me lo è.
"Tanti auguri Sam!" canzono a me stessa prima di uscire dall'abitazione del riccio.

Non me ne va bene neanche una!

....

Inizio a scaldarmi facendo qualche esercizio di stretching così da evitare quache strappo muscolare.
Successivamente, passo al sacco: tiro pugni leggeri che man mano si fanno più forti e rendono il mio respiro sempre più irregolare.
Ruoto la mia spalla-dato che ultimamente mi sta dando dei problemi-e riprendo le mie azioni poco dopo.

Ad un tratto, una persona dietro di me interrompe i miei movimenti "Sei Sam Rawer?" mi giro con calma, cercando di regolarizzare il mio battito, e annuisco debolmente mentre mi asciugo con la maglia la fronte.
"Si, lei chi è?" chiedo, squadrandolo con sguardo investigatore.
"Piacere sono Scott Rivor e alleno boxe ad Amsterdam. Mi hanno detto che qui c'è una ragazza davvero tosta e brava. È cosi?" il signore dai capelli grigi e maglia blu mi guarda cercando di sentire una risposta da parte mia che non tarda ad arrivare.

"Posso dire di cavarmela abbastanza bene" mi tolgo i guantoni-dopo aver rimosso lo strappo di lato-e prendo una bottiglietta d'acqua per poi iniziare a bere, senza staccare lo sguardo dal suo.
"Ti andrebbe di fare qualche incontro ad Amsterdam? Mi serve una ragazza dalle tue stesse qualità..." domanda gentilmente sorridendo, mostrando infine i suoi denti perfettamente bianchi "Naturalmente verrai pagata se vinci." aggiunge prima di avvicinarsi a me. In effetti dei soldi mi risulterebbero utili, però dovrei lasciare la scuola in secondo piano e studiare per conto mio per un tempo indeterminato.

"Va bene, quando?" dicendo così, gli faccio intuire la mia risposta affermativa, aumentando il sorriso sulle sue labbra "Tra due settimane ci sarà la partenza. Verrò a darti tutti i dettagli prossimamente, non ti preoccupare. Ricorda: sono incontri veri dove non si scherza, non prenderla sotto gamba!" annuisco svariate volte decisa e dopo di che mi saluta con una stretta di mano, prima di andarsene.

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Spalanco la porta d'entrata e butto il borsone a terra, scappando a farmi una bella doccia calda.
I muscoli a contatto con l'acqua si distendono dopo una lunghissima giornata faticosa. Sono talmente stanca che non riesco a stare un minuto in più sotto la doccia, perciò mi dirigo in camera a vestirmi. Fatto ciò, mi preparo la cena in pochi minuti, ma appena mordo il mio panino il cellulare squilla sul tavolo.

Lo prendo senza guardare il nome sul display e rispondo.
"Pront-" non finisco la frase che una voce femminile mi interrompe bruscamente, facendomi morire le parole in bocca "Emily non sai cos'e successo" strabuzzo gl'occhi appena sento il nome pronunciato dalla ragazza "Scus-" scuoto la testa, contrariata, prima di parlare ma vengo bloccata un'altra volta.

"Fammi parlare" sbuffa rumorosamente e poi continua "Allora, stavo dicendo...Perrie si è rimessa con Zayn. Sono senza parole!" sento il cellulare scivolare  dalle mani, finendo così sul pavimento. Non collego più e l'unica cosa che faccio è cominciare piangere. Le lacrime iniziano ad uscire senza fine, e sento l'irrefrenabile bisogno di una persona.

Harry.

Esco di casa-senza preoccuparmi di mettere fine alla chiamata o prendere chiudere rigorosamente tutte le porte-e mi avvio da lui, sperando che ci sia.
Appena arrivo, suono molteplici volte il campanello ma lui non dà nessun segno di volersi velocizzare.

Appena mi vede, spalanca gl'occhi e-quando apre bocca per parlare-io mi butto sulle sue labbra, spingendolo  dentro casa e mettendolo con le spalle al muro.
"Aspetta Sam, che stai facendo ?" domanda confuso, staccandosi da me per prendere aria "La cosa giusta" ribatto decisa, lasciandolo senza parole. A quel punto annullo le distanze un'altra volta e approfitto del fatto che non si sta tirando indietro.

In poco tempo, tra baci pssionali ed ansimi profondi, saliamo in camera sua. Mi adagia delicatamente sul letto, cominciando a sfilarmi gli indumenti.
"Sei sicura?" chiede-con il respiro affannato-tra un bacio e l'altro "Si" e gli riprendo il viso a coppa per avvicinarlo a me, ancora una volta.

Deve andare così, per forza.

Amore per caso || Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora