Capitolo 2 (Seconda parte)

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Mary's pov

Perché tutto a me? Sono tornata per lui, gli avrei perdonato tutto-veramente tutto-eppure ha deciso di non cambiare. Bene, è arrivato il mio momento di andare avanti. Trattengo le lacrime, ritenendo inutile scoppiare a piangere per un individuo del genere, e vengo raggiunta da qualcuno che bussa con insistenza alla mia porta. Spero sia Sam, ho bisogno della mia migliore amica.

"Avanti" dico cercando allontanare i capelli dal viso e successivamente mi alzo, in modo da stare seduta sul letto per vedere chi è "Sono io" quella voce. Alzo di scatto lo sguardo, fulminando il riccio davanti a me per essersi ripresentato "Francamente, sei l'ultima persona che vorrei vedere o sentire in questo momento, perciò tornatene da dove sei venuto" ribatto scontrosa, alterandomi ancora di più "Io voglio riconquistarti" ammette per poi entrare nella stanza "Ma davvero? Quindi nel tuo piano fa parte pure la scenetta del bacio con Kendall, giusto? Guarda, risparmiami delle tue enormi scuse. Risulterai solo ridicolo. E se prima potevamo riprovare, ora no." sbotto acida, mentre tengo lo sguardo fisso sul suo.

"Ti prego Mary, ascoltami. Con Kendall non è andata come pensi: è venuta qui per chiedermi un consiglio su come agire con un ragazzo che le piace ed io, da buon amico quale sono, la stavo aiutando. Poi, quando ho visto sentito la tua voce riecheggiare dal piano inferiore, mi sono allontanato da lei in modo da raggiungerti, ma è saltata tra le mie braccia incollando le mie labbra alle sue." spiega lentamente, gesticolando con le mani proprio come fa quando è molto agitato.
"Sai qual'è la cosa che più mi fa arrabbiare? Il fatto che io dopo tutto ti credo, anche se non dovrei." dico più a me stessa che a lui, afferrando il capo tra le mani per massaggiare le tempie doloranti per via dei troppi pensieri "Allora fallo" risponde schietto e tranquillo, avvicinandosi sempre di più a me "Non posso" commento, cercando di non fargli capire che sto per piangere.

"Ti prego, pr-" , "Basta con le promesse! Devo ricordati l'ultima? Non sei capace di mantere la tua parola, perciò evita." lo blocco, alzando la mano verso la sua direzione "Ti ho spiegato come sono andate le cose..." sussurra, prendendo il mio viso tra le mani e avvicinandolo al suo. Capendo le sue intenzioni, giro la testa in modo da non toccare più neanche i suoi palmi e mi allontano "Vattene." affermo senza lasciar trasparire nessuna emozione "Perché?" , "Mi hai fatto troppo male e di certo non posso continuare a soffrire" porta lo sguardo alle sue scarpe, senza ribattere "Okay, me ne vado" detto questo volta le spalle ed esce dalla stanza. Ben tornata Mary, ben tornata.

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Sam's pov

"E te che ci fai qui?" domando confusa, fissando la figura snella di Kendall passeggiare per casa mia "Sono qui per Harry, non per te" ribatte con tono da superiore.
Sto per rispondere, ma il riccio irrompe nel soggiorno con lo sguardo basso. Ha combinato qualcosa, me lo sento.
"Dal momento che sei venuta qui per lui, andatevene via insieme: dalla sua faccia posso intendere che avrà sicuramente combinato qualcosa con la mia migliore amica" dico arrabbiata indicando la porta con l'indice "Sam, scusa se ti interrompo, ma li ho invitati a cena stasera" s'intromette Liam mentre passa la mano tra i capelli "Ah, allora rimanete. Io vado a vedere come sta Mary..." così, senza soffermarmi di più, me ne vado in camera. L'arrivo di Kendall non è di certo un buon segno.

Busso alla porta e la mia amica l'apre subito, buttandosi tra le mie braccia per poi scoppiare a piangere "Tesoro, stai tranquilla. Va tutto bene...." canzono dolcemente cullandola tra le mie braccia "Sam, mi ha ferita di nuovo" mi mette al corrente delle azioni di Harry, piangendo sempre più forte "Ti vuoi per caso arrendere? Devi andare avanti con la tua vita e non rimanere ad aspettare quel cretino per sempre. Esci e trova altra gente!" propongo, asciugando il suo viso innondate da alcune lacrime amare.
Annuisce e d'un tratto si tocca la gola "Ho proprio tanta sete, mi prepari un tè?" chiede gentilmente cambiando discorso "Certo, qualsiasi cosa" dico, stampandole un bacio sulla guancia.

Scendo le scale, dirigendomi in cucina. Mi stupisco quando trovo Kendall che si prepara una tisana ai fornelli "Oh, quale onore" annuncio, alzando gl'occhi al cielo "Sam, mi voglio scusare per prima: non volevo risponderti in quel modo. Ci tengo ad avere un buon rapporto sia con te, che con Mary..." le sue parole mi stupiscono positivamente, tanto da farmi convincere "Tranquilla. Ora, già che ci sei, prepareresti pure un tè per la mia amica?" , "Certo e poi glielo porto, così colgo l'occasione di scusarmi anche con lei. Tu rilassati pure con gl'altri, è da un sacco che non li vedi!" mi accarezza la spalla con movimenti verticali della mano, mostrandomi un sorriso rasserenante.

"Grazie mille. Non ti pensavo così, visto che sei una delle migliori amiche di Gigi...credevo fossi antipatica e superficiale, invece ti sei dimostrata il contrario" valuto, sorridendo a mia volta "Mi fa piacere" dice, girandosi poi verso i fornelli per continuare la preparazione degli infusi.

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Mary's pov

Sono sdraiata a letto in attesa dell'arrivo di Sam ed intanto leggo un libro. Inaspettatamente, quando la porta si apre, mi si presenta davanti Kendall mentre sostiene tra le mani il vassoio con la mia tazza fumante "Perché?" chiedo scontrosa, andando dritta al sodo "Sam mi ha incaricata di prepararne uno anche per te..." informa, abbattuta "Voglio scusarmi per tutta quella scenata di prima, non volevo. Non era mia intenzione baciare Harry davanti ai tuoi occhi, mi sono lasciata trasportare dai sentimenti. Spero di poter ottenere la sua simpatia, perché odio andare contro alle persone" dice porgendomi il vassoio con la tazzina annessa.

"Guarda, con Harry ha il via libera. Con lui ho chiuso. In ogni caso, ti ringrazio per questo" indico il tè e le sorrido dolcemente "Comincio a berlo, altrimenti si raffredda..." prendo la tazza fumante e l'avvicino alle mie labbra. Soffio prima di berne un sorso, ma quando arrivo circa a metà sento la testa girare e di conseguenza un dolore alla pancia allucinante mi colpisce improvvisamente.
"Ah!" urlo, attirando l'attenzione della ragazza dai capelli scuri che mi mostra un ghigno soddisfatto  "Il mio lavoro è compiuto: ora stai qui e soffri, puttana" sputa acida prima di uscire da camera mia. Comincio a non capire più nulla, la vista si offusca sempre di più fino al momento in cui vengo avvolta dal buio.

Amore per caso || Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora