Capitolo 19 (Seconda parte)

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Zayn's pov

Io e mio padre usciamo nel giardino e ci sediamo sulla panchina.
"Allora, chi ti ha dato il permesso di fidanzarti con una ragazza?" chiede innervosito, mente comincia a torturare le dita delle sue mani "La vita è mia, perciò scelgo io la donna che voglio al mio fianco. In questo caso è lei..." , "Non hai capito nulla, allora. Siamo io e tua madre le persone che sceglieranno quella giusta e sarà sicuramente una della tua stessa religiosa, non una come quella."

A sentire l'ultima parola, la rabbia si impossessa di me "Quella ha un nome, non azzardarti a chiamarla così. So benissimo che sei mio padre e il resto delle cazzate inerenti alla religione, ma a me non importa nulla. Amo lei, mettitelo in testa" spiego civilmente, nonostante la tentazione di mettergli le mani addosso sia alta.

"Se vorrai stare con lei, dovrai dire addio alla tua famiglia; al contrario, saluterai lei. A te la scelta" commenta con sguardo severo "Mi dispiace, ma Sam non la lascerò. Ne abbiamo passate tante e non posso permettermelo. Papà, ti prego, pensaci..." dico con le lacrime agl'occhi, cercando di calmarmi in modo da convincerlo.

"Quando dico no è no!" sbotta nervoso "Perfetto, è finita qui!" decido, prima di alzarmi ed entrare per l'ultima volta nella mia casa. Noto mia madre preoccuparsi appena mi vede rosso dalla rabbia con alcune gocce sui zigomo "Zayn, che succede?" chiede "Mio padre non vuole la nostra relazione." dico guardando negl'occhi. Mi dispiace se ti sto facendo soffrire, amore.


Sam's pov

Dentro di me provo solo vuoto, nessun altro sentimento.
Come può una persona, o meglio un padre, volere così male al proprio figlio?
Io senza Zayn non sono nessuno e questo Yaser lo deve capire, con le buone o con le cattive.

"Scusatemi, arrivo subito" mormoro con gl'occhi lucidi, visto che la notizia mi ha sconvolta parecchio "No Sam, asp-" Zayn mi blocca dal polso ma lo fermo di colpo "Devo solo chiarire" lo rassicuro prima di staccare la presa.

Esco velocemente e raggiungo il signor Malik.
"Scusi, possiamo parlare?" chiedo gentilmente interrompendo il suo momento di riflessione "Noi due non abbiamo nulla di cui discutere: non voglio avere niente a che fare con te. Allontanati da me e da mio figlio." scandisce bene le parole, con estrema durezza, cosa che fa aumentare la voglia di piangere "Mi può dire cosa ho fatto di male per meritarmi questo trattamento?" , "Mi hai rovinato i piani."

"E quali sarebbero stati?" ribatto innervosito "Mio figlio doveva continuare le mie tradizioni, ovvero ricevere in sposa una donna scelta dai genitori. All'età di due anni-quando abitavamo ancora in Pakistan -io avevo contrattato con un'altra famiglia in modo da far sposare i nostri rispettivi figli e Zayn avrebbe dovuto partire a breve, perché è arrivato il momento. Lui non sa nulla di questa storia, ma gliene avrei parlato sicuramente oggi" lo guardo a bocca aperta, senza riuscire a mandare fuori le parole dalla mia bocca.

"Che cazzo hai detto? Chi ti ha dato il permesso di fare questi patti che stabiliscono la mia vita? Sono maggiorenne ormai e non hai più diritto di scegliere per me." mi afferra dalla vita per poi avvicinarmi a lui, ribadendo un'alta volta ciò che desidera.

"D'accordo figliolo, io posso annullare l'accordo. Sappi una cosa: tu hai fatto la tua scelta, giusto? Bene.
Da oggi in poi non metterai più piede in questa casa fino a quando non lascerai questa ragazza." annuncia con sguardo serio Yaser "Cascasse il mondo intero, io resterò con lei fino al momento in cui i miei occhi si chiuderanno e il mio cuore smetterà di battere. Ho sofferto abbastanza senza di lei e ora che sono felice non voglio rovinarmi la vita, perciò addio." il moro afferra la mia mano e mi fa strada verso il salotto, nel quale il resto della famiglia ha ascoltato la conversazione.

Io non riesco a dire nulla, mi limito a piangere.
Le quattro donne ci raggiungono in lacrime "Zayn, ti prego! Non andartene! Tuo padre è stanco, non sa cosa dice..." pronuncia la madre disperata "Ha preso la sua decisione ed io la mia." sbotta impassibile.

"Fratellone, come farò senza di te?" domanda Safaa piangendo, facendo perdere un battito al mio cuore "Piccola, ci vedremo ogni volta che vorrai...ma non qui" spiega staccandosi da me per abbracciarla "Ora noi andiamo, perché non siamo i benvenuti. Ci sentiamo donne mie!" Zayn le saluta una ad una, lasciando a tutte un soffice bacio sulla fronte.

"Grazie mille per avermi accolta bene, almeno voi quattro. Mi dispiace per i problemi che sto causando nella vostra famiglia, ma vi giuro non era mia intenzione..." balbetto tra le braccia confortevoli di Trisha, mentre lacrime amare solcano i miei zigomi "Cara, tu non hai fatto nulla. C'era dietro una vecchia storia che ha scombussolato mio marito...lasciamo passare un pò di tempo e poi vedrai che torneremo come prima. Promettimi una cosa: giurami che non sentirti in colpa" , "Farò il possibile. Grazie mille, veramente." dopo averla stretta tra le mie braccia, saluto le altre ragazze per poi dirigermi verso la porta dove si trova il mio ragazzo.

...

"Zayn, possiamo parlare?" domando lentamente, mentre faccio irruzione nella stanza "Sam, non sono in vena" esordisce con tono triste. Non lo ascolto e mi cambio velocemente, indossando il pigiama appeso dietro alla porta. Mi infilo sotto le coperte di fianco a lui in modo da essere a faccia a faccia con il moro "Testarda" specifica, cercando di sorridere "Sempre stata."

"Di cosa vuoi parlare?" domanda abbastanza stanco mentre si gira si gira meglio verso di me "Di quello che è appena successo" , "Non c'è molto da dire, oltre al fatto che non ne sapevo nulla. La cosa che più mi fa arrabbiare è che l'ha fatto alle mie spalle: sono il suo unico figlio e mi tratta in questa maniera, come un oggetto? Non glielo perdonerò mai, parola mia. Mi dispiace per te, perché ci sta scombussolando un'altra volta...ma io ti amo da impazzire ed anche se mio padre farà di tutto per farti allontanare da te, io non me ne andrò."

"Amore, stai tranquillo: nessuna parola potrà farmi dubitare di te e dei tuoi sentimenti. Non posso negare che il suo comportamento mi abbia ferito, ma infondo me lo sentivo...non posso piacere a tutti" dico alzando il suo viso per asciugare le lacrime e per poi fissare i suoi occhi tremendamente tristi "Tu piaci a me, a mia madre e alle mie sorelle e questo basta" , "Ma tuo padre..." sussurro "Se non ti vuole accettare non è un nostro problema. Io ho le idee chiare e sono sicuro che non cambieranno, perciò se ne farà una ragione prima o poi" afferma sicuro.

"Speriamo faccia in fretta, perché io non voglio vederti star male" commento, accarezzando il suo viso "Ma io non sto male..." mente spudoratamente "Allora perché piangevi prima?" si gratta la nuca, guardandosi intorno per non far cedere la sua corazza da duro.

"Passerà anche questa, vedrai. Dobbiamo solo essere forti e sicuramente insieme riusciremo ad andare avanti. Tuo padre sarà un altro ostacolo che la nostra storia incontrerà, ma sono sicura che c'è la faremo." lo attiro a me, abbracciandolo fortissimo "Tu sei la mia forza." rivela dopo aver rilasciato un sospiro pesante.
E non c'è cosa più meravigliosa di lui.

Amore per caso || Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora