Capitolo 20 (Prima parte)

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Sam's pov

Corro per le strade di Bradford senza fermarmi.
Lui, quello che doveva essere mio amico e che ha dichiarato apertamente di amarmi, mi ha spudoratamente mentito.
Mi ha fatto dividere dalla persona che amo per il solo gusto di portarmi a letto e io, da stupida quale sono, stavo per andarci esclusivamente per dimenticarmi di Zayn.

"Sam" la voce del moro distoglie i miei pensieri, ma non mi fermo, anzi continuo a correre il più veloce possibile "Sam!" lo sento avvicinarsi sempre di più, dato che rallento di poco il passo visto che i piedi mi chiedono pietà "Cazzo, Sam fermati!" urla Zayn prima di prendermi per un braccio in modo da bloccarmi.

La mia testa sbatte violentemente contro il suo petto facendomi gemere dal dolore. Mi stringe talmente forte da potermi far sentire il battito del suo cuore. Il mio respiro è molto irregolare, come il suo tra l'altro. Ce ne stiamo così, in silenzio per lunghi minuti, fino a quando delle lacrime amare bagnano involontariamente il mio viso stanco.

"Piccola, perché piangi?" domanda preoccupato mentre si siede sul marciapiede portandomi sulle sulle ginocchia "Sono stanca, sono arrabbiata, sono confusa. Ho troppi pensieri per la testa e ho bisogno di fermarmi e ragionare." confesso, abbassando lo sguardo verso il pavimento "Mi dispiace" mi sussurra, alzando il mio viso per poi appoggiare le nostre fronti.

"Io non volevo farti del male e non lo voglio tutt'ora..." continua prima di accarezzare dolcemente la mano senza staccare il contatto visivo con i miei occhi "Ma l'hai fatto" ricordo con un tono acido, pentendomi nel profondo del mio animo.
"E mi dispiace per questo..." ripete serio.

"Ho capito, ma non possiamo risolvere tutto con un misero 'mi dispiace'...hai perso la mia fiducia." dico, sbattendogli così la realtà in faccia,  cercando di non piangere "Pensaci almeno" mi consiglia in un sussurro poco udibile. Mi limito ad annuire e rivolgo lo sgaurdo verso il basso.
"Vuoi parlare di altro?" propone sbuffando per via del mio silenzio "No" rispondo e successivamente scuoto la testa, nonostante siano infinti i discorsi che potrei cominciare con lui. 

"So chi è tuo fratello" confessa tutto d'un tratto, rovinando il momento di pace che si era creato tra di noi.
A quelle parole strabuzzo gl'occhi e mi giro verso di lui "Tu come fai a saperlo?" si gratta la testa in modo nervoso e dopo di che mi fissa perplesso "Sapevo tutto fin dall'inizio, ma non potevo dirti nulla." inizio a tremare e il respiro inizia a mancarmi "Chi è?" balbetto impaurita, cercando di fermare le lacrime che sono in procinto d'uscire dalle mie iride azzurre.

"Liam. Liam Payne è tuo fratello."
Ed ecco che il mondo mi cade adosso, pezzo dopo pezzo.
"È uno scherzo, vero?" assumo un tono quasi ironico, ma Zayn scuote la testa, staccandosi da me.
Si alza dall'asfalto e lentamente se ne va.
"Dove vai?" chiedo preoccupata, ma non ricevo nessuna risposta.
Rimango lì, immobile a fissarlo, fino a quando la sua figura sparisce dietro l'angolo.

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*Il giorno dopo*

Sono davanti a casa di Liam con la colazione in un sacchetto e ho appena bussato.
Dopo circa due minuti la porta si spalanca e la figura di Liam mi appare all'improvviso: quando i nostri sguardi si incrociano, scoppio a piangere e porto la mano davanti alla bocca.

"Liam" balbetto tra i singhiozzi "Sam perché piangi?" domanda avvicinandosi a me per poi asciugarmi dolcemente le lacrime "Ho saputo che sei mio fratello, non è così?" io cerco di calmarmi e di fargli capire ciò che dico-nonostante la voce rotta dal pianto-ma appena termino la frase strabuzza gl'occhi e comincia a tremare.

"Ti prego, dimmi che è vero..." sussurro mentre passo una mano sulle mie guance bagnate "Non ti lascerò mai più piccola mia. Abbracciami subito e non staccarti più." dice prima di tirarmi verso il suo corpo per abbracciarmi forte.
A quel punto piango di nuovo, sempre poi forte. Zayn aveva ragione.

"Vieni dentro così parliamo un pò" propone dopo essersi ripreso dal pianto. Annuisco e mi prende per mano, chiudendo la porta alle nostre spalle e poi mi fa strada verso il salotto.
"Come lo hai saputo?" domanda curioso con tono calmo mentre unisce le dita delle nostre mani "Me lo ha detto Zayn ieri..." rispondo spostando lo sguardo in basso.

"Mi dispiace averti mentito, ma i tuoi genitori adottivi non volevano farti sapere nulla perché avevano paura di perderti. Non sai quanto i nostri veri genitori hanno sofferto in questi diciassette anni. Non puoi lontanamente immaginare il mio di dolore: avevo una sorellina adorabile e il giorno dopo me l'avevano portata via. È stato lo shock più grande della mia vita, ma ora che ti ho ritrovata non voglio farti scappare." spiega e subito dopo mi abbraccia, ancora una volta
"Grazie. In questo momento non ho parole, sono ancora scioccata da tutto ciò però sappi che ti voglio bene" sussurro all'orecchio, ottenendo una stretta maggiore da parte sua "Anche io sorellina, tanto"

"Su dai, ora andiamo a scuola..." dico, staccarmi dal lungo abbraccio.
Liam annuisce e-in men che non si dica-ci dirigiamo a scuola mentre ci gustiamo la colazione che tenevo tra le mie mani al mio arrivo.

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*Due settimane dopo*

"Sam, sbrigati abbiamo lezione!" esordisce Mary, richiamando la mia attenzione con uno schiocco di dita "Arrivo..." informo mentre alzo gl'occhi al cielo.
La raggiungo e mi butto tra le sue braccia "Come siamo dolci oggi" ecco come si prende gioco di me la mia migliore amica, facendomi ridere di sottecchi.
"Come siamo simpatiche..." canzono in mia difesa divertita, contagiando pure la bionda in una risata.

"Sam" mi giro e vedo Liam davanti a me con una tazza di caffè in mano "Dimmi" , "Vieni subito fuori" abbasso le sopracciglia come per capire che intenzioni ha e-dopo aver annuito-lo seguo.
"Sam, Zayn sta prendendo a calci tutto..." Niall mi mette al corrente delle azioni del moro mentre si precipita di corsa verso di noi.
Mi si blocca il respiro a sentire il suo nome, ma dopo un paio di secondi mi riprendo e inizio a correre da lui.

"Zayn!" lo richiamo con tono basso e per questo motivo non si ferma,  continuando così a distruggere tutto quello che gli capita sotto mano "Zayn!" riprovo preoccupata con tono più serio ed autoritario, dato che le sue nocche stanno cominciando a sanguinare.
Lo vedo fermarsi, mi rivolge lo sguardo e subito noto i suoi occhi lucidi.

"Sono stanco di tutto questo, io ti amo Sam. Perdonami, torna da me." mi supplica mentre con passo lento si avvicina a me. Vedo alcune lacrime bagnare il suo viso, facendomi capire che, forse, è veramente pentito.
"Sam, allora?" mi incita Mary, come per ricordarmi che ha fatto tutta questa scenata solo per me.
Sposto lo sguardo su Liam e poi su Zayn, dopo essermi passata una mano sul volto stanco e perplesso "Io..."

Amore per caso || Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora