Capitolo 6 (Seconda parte)

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Sam's pov

<<Caro Zayn,
ho deciso di scriverti questa lettera dal momento che non rispondi mai ai miei messaggi o alle mie chiamate ed ho paura che tu abbia cambiato numero, o-peggio-che non voglia calcolarmi. Ci tengo ad avvisarti che ho fatto fare a nostro figlio il test del dna e, confrontadolo con il tuo, risulti il padre biologico. Ora sta a te decidere come farlo sapere a Sam, perché io ti voglio presente nella vita mia e di nostro figlio, con le buone o con le cattive. Con amore, Gigi.>>

Con le lacrime agl'occhi concludo di leggere la lettera che tengo tra le mie mani tremanti. Mi appoggio con le spalle al muro, chiudendo le mie iridi arrossate in una linea dritta.
Possibile che non ce ne vada bene neanche una? Ed e io che pensavo che i problemi fossero finiti!
"Sam, hai bisogno di u-che succede?" chiede preoccupato appena mi scorge. Subito cerco di ricompormi, asciugando il viso "Questa è per te" affermo, passando l'oggetto al moro che fissa preoccupato.
"Prima però, vorrei dirti alcune cose..." dico fermando il suo polso, così che non possa aprire la busta "Mi dispiace aver violato la tua privacy aprendola, ma poco fa non pensavo fosse una questione importante. Seconda cosa, vorrei sapere se tu sei a conoscenza-anche in minima parte-di tutto questo..." commento.

Curioso più che mai, estrae la lettera e comincia la lettura, facendomi salire una voglia di scappare da questa casa senza dare spiegazioni o sentire una giustificazione da parte sua "Te lo assicuro, non ne sapevo nulla" dice lanciando la lettera a terra, per poi avvicinarsi "Fermati dove sei, ti prego." affermo decisa, puntando una mano davanti al suo petto "Non devi crederle, so io la verità. Ho visto con i miei stessi occhi un messaggio sul cellulare di Gigi, il giorno della tua partenza, che mi ha fatto aprire gl'occhi sulla gravidanza, assicurandomi che il padre non sono io. La bionda è un'attrice nata, quindi non trarre conclusioni affrettate" , "Ha fatto un test, non può campare dal nulla dei documenti medici!" ricordo, alzando le braccia in alto.

"Perciò tu le credi?" domanda incredulo, fingendosi quasi offeso da questo mio comportamento "Non posso fare altrimenti. Io ho provato a far funzionare la relazione tra di noi, ma non siamo fatti per stare insieme" sbotto nervosa, trattenendo al massimo le lacrime che minacciano di sgorgare dai miei occhi "Stai facendo sul serio? Te ne vuoi andare?" continua, appoggiandosi alla colonna che sta al suo fianco "Mi dispiace..." sussuro con tono balbuziente. Porta le mani tra i capelli e successivamente con una grande falcata mi raggiunge, appoggiando le sue labbra sulle mie. In questo momento tutte le barriere crollano, lasciando spazio alle emozioni e al mio stato d'animo ferito. Mi stacco dopo poco, spostando il viso sulla sua spalla, limitandomi a meditare il silenzio senza spiccicare alcuna parola "Resta, non posso farcela..." la sua voce mi spezza il cuore, ma siamo giunti al capolinea "Lo faccio per entrambi, hai una famiglia da mantenere. Sta volta sul serio..." dico, con voce rotta dal pianto "Me ne vado, prendo le mie cose" finisco di esprimere la mia decisione, aumentando la distanza-in tutti sensi-tra me e lui.

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"Sam!" un richiamo squillante attira la mia attenzione, dominata da una serie di pensieri negativi "Luke, quanto tempo!" il biondo mi raggiunge e mi accoglie tra le sue braccia, salutandomi affettuosamente "Come sei cambiato" noto mentre tocco i suoi capelli biondo cenere che ormai non creano più un ciuffo, dal momento che ricadono morbidi sulla fronte "Anche tu, ti sei fatta ancora più bella!" , "La galanteria è sempre stata una dei tuoi pregi, ti ringrazio" arrossisco leggermente e ci accomodiamo in uno dei tavolini del bar "Come stai?" chiedo, appendendo la mia borsa sullo schienale della sedia "Bene e te?" , "Ho avuto giorni migliori" ammetto, scrollando le spalle "Perché, cos'è successo negl'ultimi mesi? Ne sono passati circa otto, o sbaglio?" annuisco energicamente, pensando a come scorre in fretta il tempo "Sì, ma ti avviso: è una lunga storia, preparati..." , "Sono nato pronto" detto questo comincio a sfogarmi. Racconto per filo e per segno il periodo trascorso Wolverhampton, il ritorno a Bradford ed infine l'episodio di qualche ora fa con il moro-che ha di certo abbattuto ogni mia piccola sicurezza-mentre sorseggiamo entrambi una cioccolata calda.

"Mamma mia, non ci voleva proprio..." dice Luke, mettendosi le mani nel capo "Te l'avevo detto: non siamo destinati a stare insieme..." gli ricordo, con tono triste "Secondo me, dovresti indagare su questa storia: personalmente io non ci credo. Qui qualcuno nasconde qualcosa" pensa Luke, ragionando bene su ciò che ha sentito "Dici?" , "Ne sono più che sicuro." esordisce appoggiando la testa sul palmo della sua mano "In ogni caso, ti ringrazio per avermi sopportata. Sono noiosa e ne sono consapevole, ma avevo bisogno di parlarne con qualcuno. La cosa che più mi rasserena è avere ancora te a disposizione per qualsiasi cosa dopo tutti questi mesi...è fantastico!" sorrido dolcemente, stringendo la sua mano con la mia "Di nulla Sam, sarò a tua disposizione ogni volta che avrai bisogno."

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Zayn's pov

"Pronto, Zayn?" il tono squillante e delle volte stridulo di Gigi perfora le mie orecchie "Ciao..." proferisco calmo, tenendomi pronto all'assalto per tra poco "Grazie per avermi risposto, hai ricevuto la mia lettera?" continua, beccando il punto cruciale che mi ha fatto rispondere "Sì, l'ho ricevuta e al riguardo ho da dirti alcune cose..." mi schiarisco la voce, sedendomi sulla poltrona "Punto primo sei stata ingiusta, perché hai sempre il bisogno di mettere il bastone fra le ruote tra me e Sam, proprio come ora. Potevi venire qui e farmi vedere le carte: non era necessario spedirmi questa notizia per posta, visto che abitiamo nella stessa città. Ultima cosa-ma non meno importante-io amo Sam quindi, in caso il bambino fosse mio, starò comunque con lei." sbotto rosso dalla rabbia ed in quel preciso momento entra Sam dalla porta di casa, fissandomi negl'occhi "Ora devo andare, buona serata..." metto fine alla conversazione telefonica con la bionda, appoggiando il cellulare sul tavolino.

"Sam, come mai quella faccia?" mi avvicino a lei, appoggiando le braccia attorno alle sue spalle "Il bambino è tuo, allora..." sussurra piangendo "Non ne sono sicuro" enuncio, afferrando il suo volto tra le mani "Non posso permetterti di abbandonare tuo figlio, perché al posto di Gigi soffrirei tantissimo. Sono venuta qui solo per prendere la mia felpa, ancora accantonata sulla scrivania dalla scorsa serata, e poi me ne andrò..." conclude, scansandosi dalla mia presa "Non fa-" , "Ho già deciso."

Amore per caso || Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora