Sam's pov
Ho passato tutto il mio tempo con lui in ospedale-perché mi sentivo in colpa per come si era ridotto a causa mia-e lui mi ripaga in questo modo? Sono scioccata.
Corro tra i vicoli isolati in cerca della mia auto, o meglio di quella di Liam.
Sono quasi arrivata alla mia destinazione, ma due mani si posizionano sui miei fianchi e mi bloccano. O meglio dire, quelle mani.
"Sam..." sussurra a stretto contatto con il mio collo, che rabbrividisce sentendo la sua voce "Cosa vuoi da me? Umiliarmi?" chiedo con le lacrime agl'occhi "No, voglio solo parlare..." mi giro, in modo da avere il suo sguardo colpevole sul mio, alquanto deluso e amareggiato."Di cosa? Del fatto che non possiamo tornare come prima? Io ti avrei perdonato tutto-sia con Perrie, che con Gigi-perché sono convinta che tu sei la mia felicità. Ma hai pensato bene di creare un problema dopo l'altro, arrivando ad averne un sacco: da questi escludo il bambino-sono dell'idea che il dono più bello che vita possa darti è un figlio-ma ci tengo a dirti che hai azzardato, considerata la tua giovane età." dico cercando di calmarmi "Del bambino non giungerei a conclusioni affrettate dal momento che Gigi ha un sacco di storie alle spalle e nulla può assicurarmi che io sia il padre, se non il test del dna che farò sicuramente alla nascita..." , "Quindi, dovrei stare con le mani in mano ad aspettarti?" domando confusa.
"Sì, poi sarò di nuovo tuo per sempre" spiega prendendo il mio viso tra le mani "Tu sei pazzo, te lo giuro! Ti rendi conto di ciò che mi hai appena chiesto?" mi stacco e agito le mani in alto, presa dalla rabbia "Sei solo un egoista, vuoi avere tutti attorno a te così da poter scegliere chi vuoi quando ti fa più comodo!" continuo.
Vedo che scuote la testa e avanza verso di me "Quando tu tornerai, non so come e perché, ma sta volta forse non mi troverai..." dico mentre noto che la vista si appanna sempre di più, costringendomi a chiudere gl'occhi per un attimo.
"Cosa? " balbetta per poi schairsici la voce, portando una mano sulla fronte accaldata "Zayn, non posso stare altri sette mesi a deprimermi vedendoti insieme Gigi. E se alla fine il bambino è tuo? A quel punto cosa farò? Devo andare avanti, al massimo dovrai riprendermi...""Fai come credi. Ma sappi che se il bimbo non sarà mio, io tornerò. E solo in quel momento staremo in pace, insieme" dice prima di lasciare un bacio sulla mia fronte "Okay?" chiede, accarezandomi dolcemente i capelli "Okay" sotto il suo tocco mi rilasso, scordando tutto per un paio di secondi.
"Che ne dici di tornare dagl'altri?" , "Ci sto, ma guai a te se ci provi con quella davanti a me" gli punto il dito contro facendolo scoppiare in una fragorosa risata "Sono ai suoi ordini, capitano" afferma divertito.
"Ma fammi capire, siamo amici ora?" chiede cambiando totalmente discorso, facendomi bloccare di punto in bianco "Sì, penso..." rispondo con sguardo basso. Annuisce svariate e continua a camminare in direzione dei nostri amici affiancato da me.
In lontananza sento le risate degl'altri e-quando alzo lo sguardo-scorgo tra la folla Niall salutarmi. Ricambio sorridente con un gesto veloce della mano, però mi fermo quando noto Zayn avvicinarsi a me."Amici, per ora..." sussurra con voce roca, stampandomi un bacio appena sotto l'orecchio. Lo guardo e ridacchio leggermente, pensando a quanto sarebbe bello tornare a qualche mese fa, quando tutto andava bene tra di noi.
"Oh, per fortuna sorridi ora!" commenta Niall, facendomi scappare un altro sorriso "Smettila, così mi metti in imbarazzo" dico spingendolo in modo scherzoso.
"Dai, andiamo..." ribatte Liam mentre mi raggiunge, avvolgendo il suo braccio attorno alle mie spalle, per poi ripartire verso una meta a me sconosciuta "Dove precisamente?" , "In cerca di cibo" informa il biondo tinto, battendo le mani tra di loro preso dall'entusiasmo.----
"Niall, sei l'unico a volere le patatine oltre alla cioccolata calda?" domanda mio fratello, ricapitolando tutto "Esatto. Sapete benissimo che non posso fermare la fame, perciò prendetemi del cibo" alzo gl'occhi al cielo, invidiandolo un sacco visto che non ingrassa nemmeno di un grammo nonostante siano smisurate le quantità di calorie che ingurgita al giorno. Un cameriere biondo, con un piercing al labbro si avvicina al nostro tavolo "Buon pomeriggio, come posso esservi d'aiuto?" decora il suo volto con un sorriso dolcissimo che farebbe sciogliere chiunque, la sottoscritta in primis "Vorremmo otto cioccolate calde e delle patatine" segna tutto ciò che dico nel suo quadernino nero per poi posizionarlo nella tasca laterale del grembiule "Apposto così?" annuisco energicamente, portando le braccia al petto "Perfetto" detto questo gira su se stesso e si avvia verso il bancone, così da preparare la nostra ordinazione.
Resto con la testa rivolta al ragazzo biondo che ha catturato la mia attenzione, sorvolando i discorsi che tengono legati i miei amici "Sam, ci sei?" la voce roca e profonda di Zayn mi fa ruotare con tutto il busto verso il gruppo che circonda il mio stesso tavolo "Dicevi?" domando confusa, scuotendo la testa per tornare con i piedi a terra "Qualcuno ha colpito nel segno..." canzona Louis, riferendosi al cameriere "Fai silezio!" ribatto mentre le mie guance si tingono di un leggero strato di imbarazzo.
...
"Il conto, per favore" esordisco mentre batto le unghie sulla superficie di legno che si trova davanti a me "Prego, da questo parte..." il cameriere biondo di prima mi fa spostare poco più a destra, raggiungendo la cassa "Ecco a lei lo scontrino..." mi porge il pezzetto di carta e-dopo aver letto la cifra totale-estraggo dal portafoglio una banconota per poi passargliela.
Mi da il resto mentre sorride dolcemente, mettendomi a disagio "Beh, arrivederci e grazie!" sto per andarmene, ma la sua voce fa sì che ogni mio movimento venga annullato "Signorina, lo scontrino" mi richiama, confondendomi abbastanza."Ehm-non vorrei risultare sgarbata-ma me l'ha già dato..." commento, svolazzando il pezzetto di carta tra le dita "Tenga questo per sicurezza, ne varrà la pena" esito qualche secondo prima di avvicinarmi al biondo che mi tende il biglietto ripiegato almeno due volte.
Lo afferro saldamente e lo ringrazio inutilmente un'altra volta "Beh, allora ciao..." , "Luke, questo è il mio nome" rimango stupita da questo suo passo in avanti volontario, perciò decido di dirgli il mio "Sam, piacere" detto questo, esco fuori dalla caffetteria.
Sfoglio il bigliettino e sorrido involontariamente: dopo tutto, ho finalmente trovato qualcun altro che mi rende felice.
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Amore per caso || Zayn Malik
FanfictionIl passato non definisce chi sei: Sam e Zayn, questo lo sanno bene. L'apparenza inganna delle volte e-come si suol dire-non tutti i mali vengono per nuocere. A prima vista potrebbero risultare due persone diverse, talmente tanto da non andare d'acco...